Vittoria sul peccato
Molti cristiani
professanti mi scrivono per problemi con qualche peccato ricorrente, in
particolare quello della concupiscenza. Alcuni mi hanno parlato del loro dolore
per una loro condizione di sconfitta in cui non riescono a vincere il peccato,
di cui si sentono ancora schiavi.
Gesù è venuto a liberare dalla potenza del peccato. Quando
una persona continua a peccare, non è da biasimare la potenza di Dio, ma
piuttosto la disubbidienza della persona verso la Sua volontà.
Questo messaggio non è
per i non credenti - senza Gesù Cristo, essi non potranno mai conoscere la libertà
dal peccato e dalla colpa, e hanno bisogno di andare a Lui e nascere di nuovo. Se sei un credente professante, e continui ad abbandonarti al
peccato, come prima cosa esamina te stesso per vedere se sei in Cristo. Se riconosci di non essere nella fede, accetta il messaggio
del vangelo oggi.
Desidero condividere
con voi dei princìpi molto pratici (e biblici) riguardanti la vittoria sul
peccato.
Punto 1: Quando
pecchi, lo fai perché sei tu a volerlo.
Si sente spesso dire,
"il diavolo me l'ha fatto fare", ma ciò è
falso. L'unica cosa che Satana può fare è tentarti per sollecitare la
concupiscenza che è già presente nel tuo cuore. Molte persone oggi giustificano
i loro atti affermando di "seguire il cuore". Geremia 17:9 dice:
Il cuore è ingannevole più di ogni altra
cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?
Gesù stesso parla del
cuore in Matteo 15:19:
Dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri,
fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.
Devi chiedere a Gesù
di scrutare il tuo cuore e di purificarti da ogni iniquità. Anche allora, devi
ricordare che sei chiamato a camminare per lo Spirito (leggi Galati 5:16-25), e che la carne avendo desideri contrari allo
Spirito cercherà sempre di averla vinta (Galati 5:17, Giacomo 4:5).
È vero che ho le stesse mani che avevo quando ero un peccatore, ma gloria a
Dio, oggi non le adopero più per compiere le stesse opere. Lo Spirito Santo mi
convince di peccato e di ingiustizia e mi consente di
camminare secondo la volontà di Dio; non obbedisco più alla carne e alle sue
concupiscenze.
Qualcuno potrà dire,
"ma io odio il mio peccato, non lo faccio perché mi piace". Allora
consideriamo un esempio. Non ti fa piacere bruciarti le mani, vero? Dunque non metteresti mai le tue mani in una fiamma. Se odi davvero fare una cosa, non la fai. Lo stesso vale per
il peccato, qualunque esso sia - concupiscenza,
ingordigia, ecc. Puoi sentirti colpevole senza però odiare il tuo peccato.
Questo perché c'è del piacere nel peccato - la Bibbia
lo afferma, e dice che è un piacere che dura solo per un periodo, un periodo
veramente breve. Hai bisogno, dunque, di umiliarti davanti a Dio, confessandoGli il tuo peccato e cercando sinceramente il Suo
aiuto per abbandonarlo.
Punto
2: Ogni
volta che pecchi, tu prendi una decisione.
Quali sono le scelte che hai davanti?
La decisione spetta proprio
a te! Nessuna persona e nessun diavolo ti FA peccare.
Nessuno ti costringe. È la tua concupiscenza che ti spinge a commettere il
peccato. La concupiscenza non è soltanto la passione carnale
- è qualunque piacere deviato, propensione al male o desiderio carnale
disordinato o contro natura. È soprattutto un intenso desiderio per la
gratificazione degli appetiti carnali.
Il solo momento in cui
hai la possibilità di scegliere è il momento in cui la
tentazione si affaccia al tuo cuore. Purtroppo spesso le persone anziché
abbandonare subito certi pensieri, tendono a indulgere
in essi; presumono di essere in grado di non cadere, e non si accorgono di
essere già schiavizzati per l'atto stesso di bramare.
I versi di Giacomo 1:13-15 spiegano molto bene il modo in cui la tentazione
porta al peccato vero e proprio. È l'essere umano che porta stoltamente se
stesso verso il peccato. Tentazione non significa soccombere ad essa. Gesù stesso è stato tentato, senza mai peccare, e può
venire in aiuto di quanti sono tentati (Ebrei 4:15).
I seguenti punti sono
molto importanti, e si trovano nel primo capitolo di Giacomo:
Allora, quando arriva
la tentazione, devi prendere una decisione. Non sei
inerme. Gesù morì per liberarti dalla maledizione del peccato! C'è vittoria in
Lui! Non continuare a peccare e poi a chiedere a Dio di
liberarti. ChiediGli perdono e aiuto nel nome di Gesù. Quando ti trovi
di fronte alla tentazione rispondi con decisione
"no!", e vai al Signore!
Punto
3: Chiedi
la benedizione di Dio in tutto ciò che fai.
Questo punto è estremamente importante. Abituati a
chiedere a Dio la sua benedizione in tutto ciò che fai nella tua vita.
Quando ti senti tentato a peccare, dici:
"Signore, sii TU esaltato!" e comportati di conseguenza. Molto spesso
la tua carne ti spingerà a tacere perché ciò che vorresti fare è sbagliato, ma
se sei un Cristiano e se chiedi la benedizione di Dio sulle tue azioni, non
vedo come puoi andare avanti e peccare.
Punto 4: Se ami
le stesse cose che ama il mondo, porterai lo stesso
frutto del mondo.
Se ad esempio adori la
televisione e il cinema, o se ti concedi qualche libro o film spinto o volgare,
o se fai un uso sbagliato della tua immaginazione, stai riempiendoti il cuore
di spazzatura. Questa può essere una delle cause per cui
non riesci ad avere quel frutto dello Spirito che è l'autocontrollo.
Se sei una moglie, lo stesso vale per lo "spirito
indipendente" del femminismo che il mondo diffonde. Il termine biblico per
quel tipo di spirito è RIBELLIONE, che per il Signore è come il peccato della
stregoneria (1 Sam. 15:23). Lo Spirito che Dio
richiede a noi è umile e mite.
Credente, non sai che
l'amicizia con il mondo è inimicizia verso Dio? Se sei
carnale, se segui il suo andazzo, sei amico del mondo. Quando pensiamo
alle cose del mondo i nostri cuori si allontanano da
Cristo. Infatti è scritto che la mente carnale non è
soggetta alla legge di Dio, e neppure può esserlo. La lotta qui non è quella
per un peccato in particolare. La lotta tra carne e spirito è quella per il
controllo del tuo cuore.
La Scrittura ne elenca diversi tipi: cuori puri (2
Pietro 3:1), cuori corrotti (1 Tim. 6:5 e 2 Tim 3:8, 2
Cor. 11:3), cuori stanchi (Ebr. 12:3),
cuori guardati da Dio (Fil. 4:7), cuori accecati dal maligno (2 Cor. 4:4), e cuori che sono stati resi malvagi da uomini empi
(Atti 14:2).
Come puoi cambiare il
tuo cuore?
"Demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva
orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero
fino a renderlo ubbidiente a Cristo" (2 Corinzi 10:5)
Molti giovani
chiedono, "ma come posso sapere qual è la volontà del Signore?". C'è
un solo modo - la Bibbia. Leggila ogni giorno e con diligenza. Essa può
insegnarti, guidarti, ammonirti, consolarti, e renderti santo. Ascolta gli
ammonimenti che Spirito Santo ti dà quando punta il
dito su qualche area della tua vita che non è conforme alla volontà di Dio. Se Egli ti guida, non ignorarlo, poiché lo fa per amore tuo.
Punto
5:
Lìberati di tutto ciò che ti porta alla tentazione.
Gesù disse, se il
tuo occhio ti è causa di peccato, cavalo e gettalo
via! In altre parole, togli dalla tua vita ogni cosa che ti è causa di
peccato. Qualche esempio:
Temperanza,
disciplina, e mortificazione delle opere della carne: queste
cose non solo sono possibili, ma possono essere fatte con gioia quando
lasciamo che i nostri cuori siano rinnovati in santità dal Signore.
Punto
6: Se la
tentazione ti coglie all'improvviso, hai ancora delle scelte.
Evitare quelle cose,
persone e abitudini che ci portano alla tentazione significa
essere già a buon punto. Ma quando la tentazione arriva all'improvviso, non
dobbiamo starcene lì seduti in attesa di cadere in
trappola. Come Giuseppe fuggì davanti alla tentazione, puoi
lasciare la stanza e parlare con altre persone, ad esempio con dei fratelli. Inoltre puoi:
Punto
7:
Condividi il vangelo e servi il Signore.
La vita cristiana non
consiste nel riscaldare le panche di chiesa la domenica, ma nel servire il
Signore. Molti cristiani professanti NON servono il Signore, e così hanno
parecchio tempo libero che, nell'ozio, riempiono con le cose del mondo. Questo
è inaccettabile per il Signore. Non è possibile amare entrambi: o serviamo il
Signore oppure il mondo.
Punto
8: Abbiamo
la vittoria in Gesù Cristo.
Non dimenticare mai
che al nostro Signore Gesù Cristo è possibile ogni
cosa. Se Egli potè resuscitare i morti, far udire i sordi, guarire i ciechi e i
lebbrosi, Egli può prendersi cura di tutti i nostri bisogni.
Letture consigliate: 1 Corinzi 15:57, 1 Giovanni 5:4.
Punto
9:
Dobbiamo disciplinare noi stessi.
Gesù disse che se
vogliamo essere Suoi discepoli dobbiamo rinunciare a noi stessi:
"Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda
la sua croce e mi segua" (Matteo 16:24).
Per lo Spirito Santo,
l'apostolo Paolo disse che dobbiamo avere disciplina
verso il nostro corpo, sottomettendolo alla volontà di Dio. Non si tratta di
una forma di ascetismo, ma di obbedienza.
Quando lo Spirito Santo ti esorta in qualcosa, ascolti
Lui o Satana? Se la risposta è Satana, allora non
meravigliarti delle conseguenze nella tua vita.
Punto
10:
Memorizza le Scritture.
Un buon inizio può
essere il Salmo 1, o degli altri versi che ti incoraggino
e ti esortino a camminare in santità.
Conclusione
Lo scopo della nostra
vita è adorare ed esaltare il nome di Cristo Gesù e vivere in amore e
obbedienza a Dio nostro Padre.
Lo scopo non ha a che fare con noi. Ha a che fare con Gesù. Capire questo è un
primo passo per avere pace, scopo, sapienza e intendimento. Allora vedrai la
tua vita realmente nascosta in Cristo. Non solo nelle parole,
ma nei fatti.