"UNO PIÙ GRANDE DI SALOMONE"
(Matteo 12:41,42)

Il primo Vangelo è stato redatto da un giudeo, ovvero Matteo. Egli scrisse il primo dei tre Sinottici, rivolgendosi proprio ai Giudei, con uno scopo ben preciso: "Presentare Cristo come Re", quel Re atteso e promesso e che era venuto ad adempie completamente le Scritture. Questo Re è Cristo Gesù. Contrariamente a quello che la gente pensava, Gesù non venne con lo splendore e la magnificenza del più grande re che la storia di Israele annoveri, ovvero Davide, non venne a liberare Israele dalla schiavitù dei Romani, ma avrebbe operato un altro tipo di liberazione di gran lunga migliore: ovvero una liberazione di tipo spirituale. Sappiamo molto bene che Israele rifiutò il Re per eccellenza, ed ancora oggi il suo rifiuto permane, perché per loro era improponibile che un re potesse morire in modo così ignobile e scandaloso qual era la croce, simbolo di maledizione. 
Il capitolo 12 di Matteo descrive appunto il popolo che per l'ennesima volta rifiuta Gesù. Addirittura definiscono Gesù un indemoniato, un uomo al servizio di Satana, solo perché aveva liberato un demone. Non comprendevano che questa era la vera liberazione di cui l'uomo necessita, perché Cristo, come dirà Paolo è venuto per liberarci dall'abbraccio mortale di Satana: "...affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati". 
Ancora Paolo dice in Colossesi 1:13: "Gesù ci ha riscossi dalla podestà delle tenebre, e ci ha trasportati nel regno del Figliuolo dell'amor suo".
Ma quel giorno tutta la folla stupiva e diceva: "Non è questi il Figlio di Davide?" Ma i farisei, udendo ciò, dissero: "Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni". Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: "Ogni regno diviso contro sé stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro sé stessa non potrà reggere. Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro sé stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? E se io scaccio i demòni con l'aiuto di Belzebù, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. Come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. "Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero". 
Cosa accade subito dopo? "Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: "Maestro, noi vorremmo vederti fare un segno". Ma egli rispose loro: "Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona! La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone!" 
Il tema della predica è proprio questo: "Gesù è più grande di Salomone". Chi era Salomone? Il nome Salomone che significa "pacifico", era figlio del re Davide. Poco dopo la nascita di Salomone, il profeta Natan ricevette da Dio l'ordine d'imporgli in nome di Iedidia cioè "amato da Dio". Verso la fine della vita di Davide, fu scoperta una congiura intesa a mettere Adonia sul trono. Per stabilire il governo, secondo i disegni di Dio, Davide fece rivestire Salomone delle vesti reali e gli pose in mano lo scettro, impartendogli solenni consigli riflettenti il governo del popolo. Morto Davide, Salomone si ritrovò a governare da solo. Quella notte Dio apparve a Salomone, e gli disse: "Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia". Salomone rispose a Dio: "Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai fatto regnare al suo posto. Ora, o Signore, Dio, si avveri la promessa da te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra! Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?" Dio disse a Salomone: "Poiché questo è ciò che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale ti ho fatto re, la saggezza e l'intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria, come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori". 
Il primo periodo del suo regno prospero e segnato da vari atti pubblici che dimostrarono la sua sapienza. La sua corte fu famosa per magnificenza; vasti erano i suoi domini, abbondanti i guadagni, lodato il suo carattere, proverbiale la sua sapienza e celebre la sua capitale per ricchezza e splendore. Ma Gesù dice di se stesso che era più grande di Salomone. In che cosa è più grande?

PIÙ GRANDE PER CIÒ CHE HA FATTO
Cosa fece Salomone? Quando parliamo di quest'uomo, la nostra mente va alla costruzione del tempio. Sappiamo che dal Tabernacolo, si passò ad una struttura in mattoni. Salomone costruì una delle meraviglie di quel tempo (detto perciò tempio di Salomone), impiegando poco più di sette anni. Se consideriamo le informazioni che la Bibbia ci da intorno a questa costruzione, possiamo comprendere la vastità dell'impresa compiuta da Salomone. Per la costruzione del tempio furono impiegati centottantatremilaseicento uomini, trentamila ebrei lavoravano nel Libano per tagliare il legno pregiato, settantamila schiavi scolpivano le pietre, ottantamila di loro erano addetti al trasporto e tremilaseicento erano quelli che prendevano cura dell'organizzazione del cantiere di costruzione. Ogni pietra e ogni pezzo di legno erano tagliati così perfettamente che nella costruzione del Tempio non fu usato né martello né scalpello. Il costo dell'opera risultò inestimabile! Alla dedicazione del Tempio vi partecipò tutta la nazione d'Israele. Vi erano quattromila uomini di servizio, quattromila musicisti e un grande coro di Leviti che cantava; quando Salomone terminò la sua preghiera dì consacrazione, la gloria del Signore riempì il Tempio, al punto che neanche i sacerdoti vi poterono entrare. Indubbiamente Salomone è stato un grande costruttore! Ma dov'è oggi questo tempio? I nostri occhi possono vederlo? Possiamo ammirarne la sua maestà, la sua bellezza, la sua gloria? Possiamo prendere l'aereo ed andare a vedere l'immenso tempio di Salomone? No, cari fratelli e care sorelle: il grande tempio di Salomone, è solo un ammasso d macerie. Ma c'è un tempio che è ancora in costruzione, un tempio di un valore inestimabile, un tempio che è costato sangue, e gloria a Dio, questo tempio è la Chiesa, che Gesù stesso sta edificando. Quest'opera è vasta!
Gesù sta costruendo un Tempio non di pietre morte, ma di pietre viventi. Io e te siamo una di quelle pietre! Pietro scrisse: "Voi, come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per essere un sacerdozio santo per offrire sacrifici spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo". 
Voglio farvi notare la vastità dell'impresa compiuta da Gesù, facendovi meditare sul fatto che mentre Salomone ha preso quintali e quintali di oro per costruire il suo tempio, Gesù ha preso il peggior materiale che c'era in circolazione, ha preso me e te. Ha preso l'argilla piena d'impurità. Come scrive l'apostolo Paolo: "Fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio. Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, ossia giustizia, santificazione e redenzione; affinché com'è scritto: "Chi si vanta, si vanti nel Signore". 
Quale artefice prenderebbe mai le parti di un essere umano devastato e perduto per trasformarlo in un'opera d'arte, in un vaso meraviglioso, "nobile, santificato, atto al servizio del padrone". Noi siamo come quelle ossa che Ezechiele vide nella valle: "La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi trasportò in spirito e mi depose in mezzo a una valle piena d'ossa. Mi fece passare presso di esse, tutt'attorno; ecco erano numerosissime sulla superficie della valle, ed erano anche molto secche. Mi disse: "Figlio d'uomo, queste ossa potrebbero rivivere?" E io risposi: "Signore, Dio, tu lo sai". Egli mi disse: "Profetizza su queste ossa, e di' loro: "Ossa secche, ascoltate la parola del Signore! Così dice Dio, il Signore, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete; metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che io sono il Signore"". Io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. Io guardai, ed ecco venire su di esse dei muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non c'era in esse nessuno spirito. Allora egli mi disse: "Profetizza allo spirito, profetizza figlio d'uomo, e di' allo spirito: "Così parla Dio, il Signore: Vieni dai quattro venti, o spirito, soffia su questi uccisi, e fa' che rivivano!"" Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo spirito entrò in essi: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo". 
Tali eravamo noi, ma oggi, per grazia di Dio siamo il Suo tempio. Siamo il tabernacolo, la tenda, la dimora che Dio si è scelta fra uomini e donne di ogni nazione, tribù, razza e lingua. La gloria scendeva nella tenda ed ora scende nella nostra vita. La gloria scendeva nel Tempio di Salomone ed ora scende in noi. Come lo stesso apostolo Paolo scrive: "Voi siete il tempio di Dio e lo Spirito Santo dimora in voi". Per questo l'opera di Cristo è più grande. 
Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?" Essi risposero: "Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti". Ed egli disse loro: "E voi, chi dite che io sia?" Simon Pietro rispose: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Gesù, replicando, disse: "Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno del morti non la potranno vincere". Tutta le potenze malefiche, tutti i demoni, Satana in persona, non può vincere la Chiesa, perché il Suo architetto l'ha costruita su un fondamento eterno, ovvero su se stesso. Considerate che il tempio di Salomone non c'è più, non esiste più, è stato distrutto, ma la Chiesa vive perché Gesù vive. Possiamo dirlo con fede: "Gesù è più grande di Salomone!"

PIÙ GRANDE NELLA POTENZA
Coloro che ascoltarono Gesù dire che era più grande di Salomone, sicuramente fecero delle riflessioni. Come può essere Gesù più grande di Salomone nella potenza?
"Salomone era figlio di un re, ma tu vieni soltanto da una famiglia di falegnami; 
Salomone è nato in un palazzo, mentre tu sei nato in una stalla; 
Salomone è cresciuto nella famosa Gerusalemme, tu soltanto in un piccolo villaggio;
Salomone aveva molti servitori, tu non ne hai alcuno. 
Salomone aveva un potente esercito e tu hai dei pescatori e delle donne. 
Salomone ha regnato sul trono per quarant'anni tu non sei mai stato sovrano di nulla.
Salomone beveva in calici d'oro, tu hai chiesto da bere ad una donna di dubbia moralità.
Salomone aveva dei letti splendidi e dorati e tu dormi su una barca. 
Salomone aveva grandi ricchezze, tu invece sei un povero. 
Salomone ha costruito delle grandi città, tu hai fabbricato forse soltanto tavoli e sgabelli.
Salomone possedeva una flotta che solcava i mari, tu non hai neanche una barca.
Salomone aveva millequattrocento carri, dodicimila cavalieri e stalle per quarantamila cavalli e viaggiava con grande comodità, tu invece cammini a piedi e ti stanchi ogni giorno.
Salomone teneva banchetti con i grandi della terra, tu invece mangi con i pubblicani e con i peccatori. Come puoi essere più grande di Salomone?". 
Da questa carrellata, potremmo dire che Gesù impallidisce di fronte a Salomone. Eppure Gesù è più grande nella potenza manifestata. I demoni gli sono stati sottoposti. Quando Gesù nel paese dei Geraseni..."appena scese dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti e a gran voce disse: "Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi". Gesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?" Egli rispose: "Il mio nome è Legione perché siamo molti". E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. C'era là un gran branco di porci che pascolava sul monte. I demòni lo pregarono dicendo: "Mandaci nei porci, perché entriamo in essi". Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. E quelli che li custodivano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna; la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. Vennero da Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e in buon senno, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono". 
Vi domando: Salomone con tutta la sua potenza, poteva riuscire a liberare un uomo dall'incubo di un demone? E che dire dei ciechi, dei sordi, dei muti e dei lebbrosi che Gesù ha guarito? Salomone con tutta la sua potenza, ha mai potuto dare ad un cieco nato la vista? Con la sua potenza, Salomone, è mai riuscito a far udire un sordo? Salomone è mai riuscito a guarire un lebbroso o a far camminare uno storpio? 
E se ciò non bastasse, la potenza di Gesù si è manifestata anche di fronte alla morte. Nella città di Nain, ad una povera vedova era morto il suo unico figlio. "Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: "Non piangere!" E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: "Ragazzo, dico a te, àlzati!" Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: "Un grande profeta è sorto tra di noi"; e: "Dio ha visitato il suo popolo". Poteva Salomone con tutta la sua potenza fare la stessa cosa?
Il capo della sinagoga, di nome Iairo, che aveva unica figlia che si era gravemente ammalata, con fiducia si rivolse a Gesù, il Quale si diresse verso casa sua; vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: "Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?" Ma Gesù, udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: "Non temere; soltanto continua ad aver fede!" E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina. E, presala per mano, le disse: "Talità cum!" che tradotto vuol dire: "Ragazza, ti dico: àlzati!" Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore". Salomone avrebbe potuto fare una cosa del genere? 
Come non ricordare Lazzaro, morto ormai da tre giorni. Gesù disse: "Togliete la pietra!" Marta, la sorella del morto, gli disse: "Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno". Gesù le disse: "Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?" Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato". Detto questo, gridò ad alta voce: "Lazzaro, vieni fuori!" e Lazzaro tornò in vita. Neppure cento uomini del calibro di Salomone, avrebbero potuto fare quello che ha fatto Gesù, Colui che è più grande nell'opera compiuta e nella potenza. 
Se ciò non bastasse, Gesù ha il potere di perdonare: "Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando modo d'introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e, fatta un'apertura fra le tegole, lo calarono giù con il suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù. Ed egli, veduta la loro fede, disse: "Uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati". Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: "Chi è costui che bestemmia? Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?" Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: "Che cosa pensate nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati e cammina?" Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati, "Io ti dico", disse al paralitico, "àlzati, prendi il tuo lettuccio, e va' a casa tua"". E subito il paralitico si alzò in presenza loro, prese il suo giaciglio e se ne andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e, pieni di spavento, dicevano: "Oggi abbiamo visto cose straordinarie". Gesù è più grande di Salomone.

PIÙ GRANDE NELLA SAPIENZA E NELLA CONOSCENZA
La Scrittura c'informa che Salomone aveva una sapienza unica. Un giorno due prostitute vennero a presentarsi davanti al re. Una delle due disse: "Permetti, mio signore! Io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii mentre lei stava in casa. Il terzo giorno dopo il mio parto, partorì anche questa donna. Noi stavamo insieme, e non c'erano estranei; non c'eravamo che noi due in casa. Poi, durante la notte, il figlio di questa donna morì, perché lei gli si era coricata sopra. Lei, alzatasi nel cuore della notte, prese mio figlio dal mio fianco, mentre la tua serva dormiva, e lo adagiò sul suo seno, e sul mio seno mise il figlio suo morto. Quando mi sono alzata al mattino per allattare mio figlio, egli era morto; ma, guardandolo meglio a giorno chiaro, mi accorsi che non era il figlio che io avevo partorito". L'altra donna disse: "No, il figlio vivo è il mio, e il morto è il tuo". Ma la prima replicò: "No, invece, il morto è il figlio tuo, e il vivo è il mio". Così litigavano in presenza del re. Allora il re disse: "Una dice: Questo che è vivo è mio figlio, e quello che è morto è il tuo; e l'altra dice: No, invece, il morto è il figlio tuo, e il vivo è il mio". Il re ordinò: "Portatemi una spada!" E portarono una spada davanti al re. Il re disse: "Dividete il bambino vivo in due parti, e datene la metà all'una, e la metà all'altra". Allora la donna, a cui apparteneva il bambino vivo, sentendosi commuovere le viscere per suo figlio, disse al re: "Mio signore, date a lei il bambino vivo, e non uccidetelo, no!" Ma l'altra diceva: "Non sia mio né tuo; si divida!" Allora il re rispose: "Date a quella il bambino vivo, e non uccidetelo; lei è sua madre!" Tutto Israele udì parlare del giudizio che il re aveva pronunziato, ed ebbero rispetto per il re perché vedevano che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia". 
Salomone era grande nella conoscenza. La regina di Seba udì la fama che circondava Salomone a motivo del nome del Signore, e venne a metterlo alla prova con degli enigmi. Giunse a Gerusalemme con un numerosissimo séguito, con cammelli carichi di aromi, d'oro in gran quantità, e di pietre preziose. Andò da Salomone e gli disse tutto quello che aveva nel suo cuore. Salomone rispose a tutte le domande della regina, e non ci fu nulla che fosse oscuro per il re e che egli non sapesse spiegare. La regina di Seba vide tutta la saggezza di Salomone e la casa che egli aveva costruita, i cibi della sua mensa, gli alloggi dei suoi servitori, l'organizzazione dei suoi ufficiali e le loro uniformi, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nella casa del Signore. Rimase senza fiato. E disse al re: "Quello che avevo sentito dire nel mio paese della tua situazione e della tua saggezza era dunque vero. Ma non ci ho creduto finché non sono venuta io stessa e non ho visto con i miei occhi. Ebbene, non me n'era stata riferita neppure la metà! La tua saggezza e la tua prosperità sorpassano la fama che me n'era giunta! Beata la tua gente, beati questi tuoi servitori che stanno sempre davanti a te, e ascoltano la tua sapienza!" 
Salomone sapeva tutto. Poteva conoscere tutto, ma la conoscenza di Gesù è più grande. Quando Filippo trovò Natanaele e gli disse: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe". Natanaele gli disse: "Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?" Filippo gli rispose: "Vieni a vedere". Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: "Ecco un vero Israelita in cui non c'è frode". Natanaele gli chiese: "Da che cosa mi conosci?" Gesù gli rispose: "Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto". Natanaele gli rispose: "Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele". Gesù rispose e gli disse: "Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste". Poteva Salomone con tutta la sua conoscenza arrivare a tanto?
Gesù vide dei ricchi che mettevano i loro doni nella cassa delle offerte. Vide anche una vedova poveretta che vi metteva due spiccioli; e disse: "In verità vi dico che questa povera vedova ha messo più di tutti; perché tutti costoro hanno messo nelle offerte del loro superfluo; ma lei vi ha messo del suo necessario, tutto quello che aveva per vivere". Quello che conosce Gesù non lo conosceva Salomone e non lo conosce nessuno, perché Gesù è Dio!
Soltanto Gesù può conoscere nei particolari i fatti personali nascosti a tutti. Che dire della Samaritana che Gesù incontrò al pozzo. Gesù sapeva tutto di lei e allo stesso modo conosce tutto di me e di te. Sette sono le Chiese dell'Apocalisse e per sette volte Gesù dice: "Io conosco". 
Salomone conosceva la fauna ittica, ma Gesù, che è più grande di Salomone, poteva comandare ai discepoli senza danaro di gettare l'amo e pescare un pesce che avesse in bocca una moneta per pagare la tassa del Tempio. 
Salomone conosceva la botanica, ma con tutta la sua conoscenza non riuscì mai a seccare un fico con una parola. 
Salomone conosceva la forza del vento, ma non aveva alcuna autorità per sottometterlo egli poteva soltanto sentirlo soffiare, ma Uno più grande di Salomone poteva dire al vento: "Calmati"! "E il vento cessò e si fece gran bonaccia" (Marco 4:39). 
Salomone conosceva la forza delle onde del mare, ma Gesù le ha placate e ha camminato sulle acque. Gesù è più grande di Salomone.

PIÙ GRANDE NELLA PROVVIDENZA
Salomone provvide per migliaia di persone lavoro, soldi e cibo. Ho letto in un nostro commentario che durante il suo regno, per la prima ed unica volta, vi fu in Giudea un florido commercio. Salomone provvide a dare uno splendore unico a Gerusalemme e a tutto Israele. Pensate che è scritto che l'oro era un metallo comune. Sì, Salomone è stato un re potente e provvido, ma Gesù è più grande nella provvidenza. Egli disse: "Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno": 
Dio provvede per noi. Se Salomone ha provveduto per un regno, Gesù invece provvede per tutti i Suoi figli sparsi per il mondo intero. Gesù è più grande di Salomone. 
Gesù con cinque pani e i due pesci, e, alzati gli occhi verso il cielo, benedisse e spezzò i pani, e li dava ai discepoli, affinché li distribuissero alla gente; e divise pure i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono e furono sazi, e si portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti dei pesci. Gesù con "Sette, e pochi pesciolini". Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra. Poi prese i sette pani e i pesci; e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. E tutti mangiarono e furono saziati; e, dei pezzi avanzati, si raccolsero sette panieri pieni". Non abbiamo dubbi: "Gesù è uno più grande di Salomone

PIÙ GRANDE DOPO LA MORTE
Dov'è la tomba di Salomone? Non si sa. Si suppone che sia in un determinato luogo, ma ancora nessuno sa con certezza se veramente è quella la tomba di Salomone. Ci sono i resti ossei, ma saranno proprio di Salomone? Ammettiamo che la tomba sia proprio quella e che i resti ossei siano proprio quelli di Salomone. Ora trasferiamoci alla tomba di Gesù. È vuota. In quella tomba non troveranno mai le ossa di Gesù, perché Egli è risorto. Quella domenica mattina, le donne si avviarono ad imbalsamare un corpo privo di vita e si domandavano: "Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?" Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. Ma egli disse loro: "Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l'avevano messo. Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto". Gesù è risorto. L'unico rimasto incredulo era Tommaso. Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!" Poi disse a Tommaso: "Porgi qua il dito e vedi le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente". Tommaso gli rispose: "Signor mio e Dio mio!" Nessuno ha mai potuto dichiarare: "Salomone è risorto". Ma i discepoli di Cristo poterono correre ad annunciare al mondo intero: "Gesù è vivente, è risorto". Gesù è più grande di Salomone! 
Molti hanno visto le mani forate di Gesù dopo la Sua morte, ma nessuno ha visto mai Salomone dopo la sepoltura. Avete mai visto Salomone? Ma noi vediamo Gesù per fede, proprio oggi. Sentiamo il Suo amore e la Sua presenza. Nessuno ha mai detto: "Vieni presto Salomone!" La Chiesa di Gesù Cristo, invece, insieme allo Spirito Santo dice: "Vieni Signor Gesù!" Gesù è più grande di Salomone. Più grande nella vastità dell'impresa compiuta. Più grande nella potenza. Più grande nella sapienza e nella conoscenza. Più grande nella provvidenza. Più grande dopo la morte. Rifletti su questo verso: "Qui vi è uno più grande di Salomone".