"Ravvedetevi dunque
e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati e perché vengano dei
tempi di refrigerio dalla presenza del Signore" (Atti 3:19).
Dopo il sorprendente
miracolo della guarigione dell'uomo zoppo, essendosi meravigliate, le persone
si stringevano in circolo attorno a Pietro e Giovanni, poiché per loro era una
cosa inusitata dover abbandonare un argomento su cui erano soliti soffermarsi.
Quegli uomini santi erano ripieni dello Spirito Santo e perciò loro avevano il
compito di ripercorrere spontaneamente l'avvenimento, parlando di quel tema che
era il più vicino ai loro cuori. Al ministro cristiano non dovrebbe essere mai
difficile parlare di Cristo; e in qualunque situazione egli si dovesse trovare,
non se lo dovrebbe neppure chiedere: "Qual è un argomento adatto per
queste persone?" Perché il Vangelo è sempre in stagione, sempre
appropriato, sempre pronto ad essere comunicato al cuore e sarà sicuro che
questo è il modo di lavorare. Rivolto alla moltitudine che aveva attorno,
Pietro subito cominciò a predicare loro il vangelo senza esitare un solo
secondo.
Oh! prontezza benedetta di un'anima infuocata dallo Spirito e il Signore sempre
in accordo con noi! Osserva come sinceramente Pietro storna la loro attenzione
da lui e da suo fratello Giovanni al Signore Gesù Cristo. "perché fissate
su di noi gli occhi come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo
fatto camminare costui? L'oggetto del diacono cristiano sarebbe sempre quello
di togliere l'attenzione da lui per darla al suo argomento, così che non
sarebbe detto: "Come lui ha parlato bene!" ma "Su che questioni
pesanti lui ha trattato!" Lo so erano sacerdoti di Baal che, coi loro
vestiti fastosi e le loro pretese di possedere un potere misterioso, avrebbero
fatto in modo da far guardare a loro stessi come canali di grazia, come se
dalla loro capacità sacerdotale e non dalla loro santità, potessero compiere
miracoli; ma loro erano i veri messaggeri di Dio che continuamente dicevano:
"Non guardare a noi come se potessimo fare qualsiasi cosa: Tutto il potere
per benedirvi riposa in Gesù Cristo e nell'Evangelo della sua
salvezza."
È degno di nota il fatto
che Pietro, nell'indirizzare questa folla, venne subito alla vera essenza e al
nòcciolo della comunicazione. Lui non colpì il cespuglio a casaccio; lui non
scoccò lontano e a vuoto la sua freccia, ma colpì il vero centro
dell'obiettivo. Non prese a predicare soltanto l'Evangelo delle buona notizie,
ma Cristo, la persona di Cristo; Cristo crocifisso e crocifisso per loro,
Cristo risorto, Cristo glorificato da Suo Padre.
Dipendi su ciò, questa è la molta forza del diacono cristiano, quando è reso
ripieno col nome e la persona e la gloria del Signore Gesù Cristo. Togli Cristo
e tu privi di spiritualità l'Evangelo, perché tu offri solo la buccia esterna
come il maiale è abituato a mangiare, mentre la polpa preziosa è rimossa
vedendo che tu hai tolto la persona del Signore Gesù Cristo.
Caso mai ci fosse stata un'occasione, in cui un predicatore dell'evangelo
avrebbe potuto dimenticare di parlare di Cristo, quella era certamente
l'occasione in cui Pietro parlò così audacemente di Lui. Perché, non avrebbero
potuto dire, "non parlare di Gesù; loro l'hanno condotto proprio ora alla
morte: le persone sono arrabbiate contro di lui; predica la verità, ma non
menzionare il Suo Nome; consegna la Sua dottrina, ma trattieniti dal fare
menzione della Sua Persona, perché tu li inciterai a compiere altre pazzie; tu
metterai la tua propria vita a repentaglio; tu farai scarsamente qualcosa di
buono mentre invece loro sono così prevenuti e tu puoi fare molto danno? Ma,
invece di questo, lascia che loro vadano su tutte le furie come sono capaci,
Pietro avrebbe parlato intorno a Gesù Cristo e su nient'altro se non su Gesù
Cristo. Lui sapeva che questo era la potere di Dio per la salvezza e lui non si
sarebbe ritirato da ciò; così a loro, anche a loro, lui consegnò l'Evangelo del
nostro Signore Gesù Cristo, con una precisione tanto buona quanto semplice che
a mala pena può essere uguagliata. Questa è l'avvertenza che lui mette:
"Voi" l'avete ucciso; Voi l'avete crocifisso; voi avete preferito un
assassino. Lui non ha paura di essere personale; lui non evita di toccare le coscienze
degli uomini; lui ficca piuttosto la sua mano nei loro cuori e fa che loro
sentano il loro peccato; lui lavora nell'aprire una finestra nell'oscurità dei
loro spiriti, per permettere che entri la luce dello splendore dello Spirito
Santo nella loro anima. Anche noi, fratelli miei, quando predichiamo
l'Evangelo, dobbiamo fare così: affettuosamente, ma graziosamente dobbiamo
trattare con gli uomini. Siano allontanati perciò tutti gli accomodamenti e le
dispute.
Sia maledetto colui che
allontana dall'Evangelo di Gesù Cristo, che può ottenere applausi dal popolo, o
chi abbassa il tono della sua voce e smorza la sua lingua in modo tale da poter
far piacere alla folla empia.
Un tale uomo può avere per un momento l'approvazione degli sciocchi, ma, come
il Signore suo Dio vive, lui sarà messo come un obiettivo per le frecce di
vendetta nel giorno in cui il Signore tornerà a giudicare le nazioni. Pietro,
poi predicò audacemente e sinceramente l'Evangelo, predicò il Cristo
dell'Evangelo, lo predicò personalmente e direttamente alla folla che si
raggruppò intorno a lui. Né Pietro fece alcun errore, quando lui aveva
annunciato l'Evangelo, nel fare la personale applicazione mediante la
prescrizione di suoi particolari comandamenti.
È prosperata fra noi una scuola di uomini che dicono che loro predicano
esattamente l'Evangelo ai peccatori soltanto quando loro consegnano statuti di
quello che è l'Evangelo e del risultato di quelli che muoiono non salvati, ma
loro diventano furiosi e dicono che sia poco ortodosso qualsiasi azzardo dire
al peccatore: "Credi", o "Pentiti." A questa scuola Pietro
non appartenne. Nel segreto di quelle persone che lo attorniavano pensavano nel
segreto dei loro pensieri che il Cristo non era mai venuto, ma ora, in mezzo
alla loro assemblea, Lui era presente e vivente, ma non ne avrebbero avvertito
la comunione. Allora, avendo ai suoi ascoltatori prima parlato di Cristo, della
Sua vita, della Sua morte e risurrezione, l'apostolo procede nell'immergere
nelle loro coscienze la spada, che sarebbe Gesù Cristo stesso e fino in fondo
all'elsa, dicendo, "Sì! Pentiti dunque e convertiti, affinché i tuoi
peccati possano essere cancellati."
Là, io dico, in quella
folla promiscua, raggruppata insieme dalla curiosità, attirata dal miracolo che
lui aveva compiuto, Pietro non sentì esitazione e non fece domande; lui predicò
lo stesso vangelo come Lui ce lo avrebbe predicato oggi se lui fosse qui e lo
predicò nello stile più fervente e serio, predicò gli angoli e gli spigoli di
lui e poi predicò la parte pratica di lui e rivolgendosi col cuore, anima ed
energia, a ognuno di quella folla, disse: "Sì, pentiti perciò e convertiti
e i tuoi peccati possono essere cancellati.
Ora ci sono quattro commenti che costituiranno la dissertazione di questa predicazione
e adesso li esamineremo dettagliatamente.
I. Il primo aspetto è
questo e cioè che l'APOSTOLO PIETRO FECE UN'OFFERTA AGLI UOMINI: "PENTITI
E CONVERTITI".
Di questo il nostro testo è prova abbastanza senza il nostro sul campo bene
avviato per altri esempi. Pentirsi significa, nel suo significato costante,
cambiare l'idea di un persona. È stato tradotto, cambiare intelligenza, o
cambiare saggezza; è l'uomo sta scoprendo che lui aveva torto e sta
rettificando il suo giudizio. Ma sebbene quello sia il significato della
radice, la parola è entrata in un uso scritturale volere dire più una quantità
grande. C'è forse nessuna migliore definizione di pentimento di quella che è
data negli innari per bambini: "Pentimento è mandare via i peccati che noi
amammo e mostrare che noi possediamo la caparra; facendo così, non ne avremo
più nessuno."
Pentimento è una scoperta
del male del peccato, un lutto che noi abbiamo commesso e una decisione di
abbandonarlo. È, infatti, un cambiamento della mente di un carattere molto
profondo e pratico che permette all'uomo di amare quello che una volta lui
odiava e di odiare quello che una volta lui amava. Conversione, se tradotto in
altre parole, significa fare una giravolta, girando dal peccato, verso la
santità, girando dalla spensieratezza ad un pensiero, dal mondo al cielo, da se
stessi a Gesù, facendo un giro completo. La parola qui usata, sebbene tradotta
in inglese, Pentiti e convertiti, non è così nel greco; realmente è, sì mi
pento e agisco di conseguenza. Pentirsi e girare. è un verbo attivo, solo come
l'altro era. Pentirsi e girare. Quando all'indemoniato Gesù cacciò i diavoli,
posso paragonare quello come un pentimento; infatti quando lui aveva deposto i
suoi indumenti, era nudo e sporco, ma dopo accettò di vestirsi e nella sua
mente aggiustata, posso paragonare questo come una conversione. Quando il
figliol prodigo stava dando da mangiare ai porci, poi all'improvviso cominciò a
considerare la sua situazione e di tornare indietro: quello era pentimento.
Quando lui uscì fuori e girò verso il lontano paese e andò alla casa di suo
padre, quella era conversione. Pentimento è un aspetto della conversione. È,
forse, posso dire, il cancello o la porta di esso. È quella Giordania
attraverso la quale noi passiamo quando noi usciamo dal deserto di peccato per
cercare la terra di Canaan della conversione. Rigenerazione è l'impianto di una
nuova natura e è uno dei primi segnali di ciò che è una fede in Cristo e un
pentimento di peccato e un conseguente passaggio da ciò che è male a quello che
è buono.
L'apostolo Pietro
rivolgendosi alle persone che lo affollavano, disse loro: "Cambia le tue
idee; sii spiacente per quello che tu hai fatto; abbandona i tuoi vecchi modi;
girati a 180 gradi; divieni un uomo nuovo. Quella era la sua comunicazione,
anche se ora l'ho messa in altre parole.
Ora, fratelli, è stato
detto e molto giustamente è stato detto che, quel pentimento e quella
conversione sono lavori dello Spirito Santo di Dio. Tu non hai bisogno di
mettere alla prova questa dottrina. Noi ve lo abbiamo predicato mille volte e
noi siamo preparati a provare che se qualsiasi cosa è stata insegnata nelle
Sacre Scritture, ciò è la verità. Non ci sarebbe mai stato qualsiasi pentimento
genuino in questo mondo se non ci fosse stato il lavoro dello Spirito Santo.
Per questo scopo il nostro Signore Gesù è salito in alto: "Lui è salito in
alto per dare il pentimento e la remissione di peccati". Ogni vera
conversione è il lavoro dello Spirito Santo. Puoi pregare esattamente nelle
parole del profeta: "Cambiaci e noi saremo cambiati"; perché fino a
che Dio non ci cambia, noi non possiamo cambiarci mai; e a meno che lui non ci
converta, la nostra conversione è un errore. "Pentiti e convertiti!"
Cioè, tu ci dici con un fiato, che queste cose sono il dono dello Spirito Santo
e poi col prossimo fiato tu hai letto il testo, "Pentiti e
convertiti." Va bene, lo faccio, lo faccio e Grazie a Dio ho imparato a
fare così. Ma tu dirai, "Come concili queste due cose?" Rispondo, esso
è nessuna parte è del mio compito per conciliare le parole del mio Padrone: il
mio compito è predicare la verità come la trovo, consegnarla a te fresca dalla
Sua mano. Io non solo credo che queste cose siano piacevoli l'uno all'altra, ma
penso di vedere in che cosa loro sono d'accordo, ma dispero improvvisamente di
fare più di quello che è scritto nelle Sacre Scritture e accettarlo tutti, se
noi possiamo vedere l'accordo delle due collezioni di verità o nessuna, per
accettarle entrambe perché loro sono entrambe rivelate.
Con questa mano tengo così fermamente come un qualsiasi uomo vivente, che
pentimento e conversione sono lavori dello Spirito Santo, ma perderei più
presto questa mano, ed entrambe se rinunciassi a predicare che è dovere degli
uomini pentirsi e credere e dovere dei ministri cristiani dire loro:
"Pentiti e convertiti, affinché i tuoi peccati siano cancellati." Se
gli uomini non riceveranno la verità finché loro la capiscano, ci saranno molte
cose che non riceveranno mai.
Sì, ci sono molti fatti,
fatti normali in natura, che nessuno negherebbe salvo uno sciocco, che ancora
non potremmo negarli e vi dovremmo credere anche se non li capiamo. Prendiamo
il fatto del pesce fresco preso dal mare: tu lo porti dal cuoco per servirlo in
tavola. Mangi il sale del mare insieme a lui, forse? Lo troverai salato? Non è
vissuto sempre in un mare salato? Perché allora non sa di sale marino? Esso
invece è così fresco che sembra che sia stato allevato nei trasparenti ruscelli
di montagna (non una particella di sale intorno a lui) eppure è vissuto immerso
in un mare salato! Lo capisci? No, non puoi capirlo. Ma esso è così, è un pesce
fresco in un mare salato! La stessa cosa avviene per un bue e una pecora; loro
stanno mangiando nello stesso prato, alimentandosi esattamente dello stesso
cibo e l'erba nel primo caso diventa carne di manzo, nell'altro caso carne di
montone e sul primo ci sono peli e sull'altro la lana. Perché? Lo capisci? Ci
possono essere così due grandi verità nelle Sacre Scritture che sono entrambe
vere ma per le quali comunque tutti gli uomini saggi nel mondo sarebbero
confusi nel conciliarle insieme. Non capisco, devo confessare, perché Mosè
disse di tagliare un albero e gettarlo nelle acque amare di Mara; Non riesco a
vedere un collegamento tra l'albero e l'acqua, cosicché l'albero la rese
potabile, eppure credo fermamente che quando Mosé mise l'albero nell'acqua
l'amarezza delle acque di Mara sparì e il ruscello era potabile. Non so perché
è Eliseo, quando andò a Gerico e trovò l'acqua velenosa, disse: "Portatemi
una tazza di sale"; Non so perché mettendo il sale nel ruscello lo
renderebbe dolce (mi sembra come se si riferisse a qualcos'altro) ma credo al
miracolo, vale a dire che il sale fu immesso e che il ruscello fu
addolcito.
Alla stessa maniera non
capisco come avviene che la mia offerta permetta che i peccatori impenitenti si
pentano in qualsiasi modo o che possano pentirsi, ma so che lo fanno, perché lo
vedo ogni giorno. Non so perché una debole e povera creatura, dicendo agli
uomini che la seguono: "Credi" li spinge a credere, ma così facendo,
lo Spirito Santo benedice ciò e loro credono e sono salvati; e se noi non
possiamo vedere come, se vediamo il fatto, saremo contenti e benediciamo Dio
per ciò. Peraltro tu devi sapere ingegnosi predicatori hanno compiuto un
tentativo al fine di riuscire a sbarazzarsi della forza di questo testo. Alcuni
dei nostri amici super calvinisti, che sono così serio contro qualsiasi cosa
come esortazioni e inviti, hanno tentato con qualche mezzi di sbudellare questo
testo, se loro potessero, per togliere qualche cosa e metterci dentro
qualcos'altro; loro hanno detto che il pentimento al quale quegli uomini erano
esortati, era un pentimento esterno. Ma come è possibile così, quando è
aggiunto: "Pentiti e convertiti, affinché i tuoi peccati possano essere
cancellati"? Fai soltanto un pentimento formale quando chiedi di
cancellare il peccato? Sicuramente no! Il pentimento al quale gli uomini sono
esortati qui è un pentimento che porta con esso il perdono completo "che i
tuoi peccati possono essere cancellati". E, inoltre, ciò sembra a me
essere una cosa scandalosa supporre che quel Pietro e Giovanni andarono per il
mondo a predicare un pentimento vuoto, esterno che non salverebbe gli uomini.
Per i miei fratelli che fanno quel commento sarebbe vergognoso predicare su
pentimento esterno. Sono sicuro che loro penserebbero di non essere ministri di
Dio presso tutti se loro predicassero a qualcuno soltanto una virtù esterna.
Ciò mostra a che turni che loro devono essere guidati quando loro torcono così
orrendamente le Sacre Scritture con un ragione così minima. Fratello, era un
pentimento che salva l'anima e nulla di meno Pietro comandò a quegli
uomini.
Ora, lascia che noi
veniamo al punto. Noi diciamo agli uomini di pentirsi e credere, non perché
contiamo su qualsiasi potere presente in loro per fare così, perché noi
sappiamo che loro erano morti in quanto a trasgressioni e peccati; non perché
noi dipendiamo su qualsiasi potere fondato nella nostra serietà o nel nostro
discorso per fare ciò che loro hanno fatto, perché noi capiamo che la nostra
predicazione è meno di niente senza Dio; ma perché il vangelo è il motore
misterioso mediante il quale Dio converte i cuori degli uomini e noi troviamo
che, se parliamo con fede, Dio lo Spirito Santo opera con noi e mentre noi
facciamo un appello, lo Spirito fa in modo che loro vivano, mentre noi diciamo
all'uomo zoppo di stare in piedi sui suoi piedi, l'energia misteriosa fa in
modo che le sue caviglie ricevano forza, mentre noi diciamo di stendere la sua
mano all'uomo impotente, un potere divino va col comando e la mano è tesa fuori
e l'uomo è ristabilito. Il potere non giace nel peccatore e neppure nel
predicatore, ma nello Spirito Santo che lavora veramente con l'Evangelo per
decreto divino, cosicché dove la verità è predicata, l'eletto di Dio è attirato
da lui, le anime sono salvate e Dio è glorificato. Andate avanti, fratelli miei
cari, a predicare audacemente il vangelo e non abbiate paura del risultato,
perché, comunque poca può essere la tua forza e sebbene la tua eloquenza può
essere come niente, ancora Dio ha promesso di fabbricare il potere di salvare
mediante il suo vangelo e così sarà fino alla fine del mondo.
Vedete poi, voi che siete
non salvati, che prima che lascio questo punto, vedete quello che noi siamo
obbligati a chiedervi durante questo culto. È che voi vi pentiate e vi
convertiate. Noi non siamo soddisfatti di avere il vostro orecchio, né i vostri
occhi; noi non siamo contenti di avervi riuniti nella casa di adorazione, è del
tutto inutile che voi siete venuti qui, a meno che voi non vi pentiate e vi
convertiate. Noi non siamo venuti a dirvi che dovete riformarvi un poco e che
accomodiate le vostre vie in un grado: a meno che voi mettiate la tua fiducia
in Cristo, abbandoniate il vostro vecchio modo di vita e diveniate creature
nuove in Gesù Cristo, tu devi perire. Questo (nulla di più piccolo di questo) è
il requisito essenziale dell'Evangelo. Né andando in chiesa, ne seguendo
pratiche religiose, vi salverete; né piegando le ginocchia, né avendo alcuna
forma esterna di adorazione, né pretese e professioni di devozione; voi dovete
pentirvi dei vostri peccati e dovete abbandonarli e se voi non fate questo,
neanche i vostri peccati sono cancellati. Chiariamo dunque il primo punto:
l'apostolo comandò che gli uomini si pentissero e si convertissero.
II. In secondo luogo C'ERA UNA BUONA RAGIONE PER QUESTO COMANDO.
Il testo dice, "Ravvedetevi dunque." L'apostolo era logico: aveva
una ragione per la sua esortazione. Non era una mera declamazione, ma il suono
del ragionamento. "Ravvedetevi dunque." Qual era l'argomento? Perché?
Innanzitutto, perché voi, come gli ebrei, avete messo Gesù Cristo a morte.
Questo era letteralmente vero delle persone a chi lui lo disse: loro avevano
avuto a che fare nell'esecuzione capitale di Cristo. E questo è spiritualmente
vero di voi a cui parlo in questa occasione. Ogni peccato nella sua essenza è
un'uccisione di Dio. Lo comprendete? Ogni volta che voi fate quello che Dio non
vuole che voi facciate, voi compiete nei fatti e l'avete finora fatto,
l'estromissione di Dio dal Suo Trono e disconoscete l'autorità che appartiene
alla sua Divinità; voi compiete intenzionalmente e l'avete finora fatto, l'uccisione
di Dio.
Questa è la motivazione del peccato; il peccato uccide. Ogni violazione di
legge è essenzialmente un tradimento, una ribellione contro il Legislatore.
Quando il nostro Signore Gesù Cristo fu inchiodato in croce dai peccatori, il
peccato fatto materialmente e apertamente fu in realtà tutto lo stesso peccato
che viene commesso in senso spirituale. Mi capite? Quelle vostre offese alle
quali voi avete pensato, seppure le consideriate cosa da poco, in realtà esse
sono state un pugnalata alla Divinità. Non si pentireste voi, se le cose
stessero così? Finché voi avete pensato che i vostri peccati sono stati mere
bazzecole, cose leggere su cui riderci sopra bonariamente, voi non vorrete
pentirvi; ma ora ve l'ho dimostrato (e penso che la vostra coscienza mi darà
ragione) che ogni peccato è in realtà un tentativo di escludere Dio dalla
signoria del mondo e ogni peccato sta dicendo: "Non permettere che ci sia
Dio!"
Oh! c'è allora un altro
motivo per pentirvi. Seguitemi e ragionate con me, voi che avete infranto la
legge di Dio. Supponete che il principio della vostra disubbidienza fosse
completamente escluso, tutte le leggi non sarebbero trascurate e il governo
morale sovvertito? E perché no, da ciò che approvate, un altro ha chiaramente
lo stesso diritto nel farlo? Inoltre se l'autorità di Dio non fosse più
esercitata da nessuno nell'universo, dove saremmo tutti noi? Questo mondo
diventerebbe un inferno! Che caos morale e ricettacolo di bestie! Non vedete
dunque che la vostra iniquità è stata una cosa dannosa? Pentitevi e
convertitevi. Se voi realmente potete credere durante questo culto che sebbene
voi non inchiodaste Cristo in croce, né avete intessuto una corona di spine e
gliel'avete messa sulla sua testa, né eravate presenti e neppure l'avete beffeggiata
là, eppure sappiate che ancora che ogni vostro peccato è una vera crocifissione
di Cristo e una derisione di Cristo e una macellazione di Cristo. Allora in
realtà c'è un'abbondante motivo affinché voi vi pentireste e vi allontanereste
da ciò.
L'apostolo usò anche un altro argomento, vale a dire che lui il quale loro
avevano ucciso era una persona la più benedetta, una persona così benedetta che
Dio il Padre l'aveva esaltato. Gesù Cristo non entrò in questo mondo con
qualche scopo egoista, ma completamente sovrabbondante di filantropia, pieno di
amore per gli uomini; ed invece gli uomini lo misero a morte! Ora, ogni peccato
è un insulto contro il Dio buono e gentile. Dio non meritava che noi ci
ribellassimo contro di lui. Se lui fosse un grande tiranno che spadroneggia su
di noi mettendoci a disagio, ci sarebbe della scusa per il nostro peccato, ma
quando lui agisce come un nostro tenero, venendo incontro di giorno in giorno
alle nostre mancanze e perdonando le nostre offese, è una vergogna, una crudele
vergogna che noi vivessimo in rivolta quotidiana contro di lui. Voi non avete
creduto in Cristo, avete una causa possente per pentirvi di non aver creduto in
lui, vedendo che lui è così buono e gentile. Che male ha mai fatto che voi
dovete maledirlo? Che ingiuria Gesù ha fatto a qualcuno di voi che voi lo
dovete disprezzare? Voi negate la sua Divinità, forse; oppure in ogni caso, voi
disprezzate la grande salvezza che lui portò in questo mondo. Merita lui questo
da voi? Il Principe della vita e della gloria, il Re degli angeli, l'adorato
dai serafini e lui è il più disprezzato degli uomini proprio da coloro per i
quali egli versò il sangue? Oh, che cosa maledetta, allora, che peccato deve
essere, quando viene trattata così male una così gentile e benedetta persona!
Questo ci produrrebbe uno scioglimento, questo ci farebbe versare le gocce di
pietà e di dolore; noi dobbiamo, davvero, ritirarci dai nostri modi infruttuosi
e cattivi, dal momento che andando contro Gesù noi l'abbiamo offeso così.
Inoltre, Pietro usò un'altra dichiarazione, che mentre loro avevano rigettato
il Cristo benedetto loro avevano scelto un assassino.
Peccatore, tu hai disprezzato Cristo e che cos'è che tu hai preferito a lui?
Ciò è stata la tazza dell'ubriacone? Oh, che cosa bestiale preferirlo a Cristo!
Oppure è stata la tua concupiscenza? Metterlo al posto di Cristo è stata una
cosa diabolica!
Uomo, che peccati ti ha fatto che tu debba preferirlo a Gesù? Hai vissuto con
loro per anni? che salari hai avuto? Che profitto hai avuto?
Ora dimmi, tu che sei andato il più lontano nel peccato, ora dimmi, sei
soddisfatto col trattamento? Desidereresti andare indietro nel corso dei giorni
vissuti e raccogliere nel tuo corpo il frutta dei tuoi misfatti?
No, ma tu servi un duro padrone; un omicida fin dal principio è quel diavolo a
quale hai ceduto la tua vita. Oh, allora, questa è una cosa per pentirsi e cioè
che tu hai gettato via Cristo e hai scelto un assassino. "Non
quest'uomo," tu dici, "ma Barabba." Tu prenderà questo mondo
criminale, questo peccato dell'uccisione, ma il Salvatore benedetto, tu lo
lasci andate. Non è questo un buon argomento per pentirsi e convertirsi? Lo è
certamente.
Pietro portò il suo ragionamento ad un altro argomento e batte, se posso dire
così, il grande martello nello stesso tempo sulla testa dell'unghia.
Esso è questo, che il Signore Cristo che Lei ha disprezzato finora, può fare
cose grandi per te. "Il suo nome mediante la fede nel suo nome ha reso
questo uomo sano, come tutto lo vedono e lo capiscono." Cristo dunque, per
la fede in lui, può fare per te tutto ciò che vuoi. Se ti avrai fiducia in Gesù
oggi, tutte le tue iniquità saranno cancellate, il passato non sarà ricordato;
il presente sarà reso stabile e il futuro benedetto. Se tu metterai la tua fede
in Cristo, non ci sarà più nessun peccato che lui non ti perdonerà, nessuna
cattiva abitudine il cui potere non romperà, nessuna brutta inclinazione il cui
peso non potrà rimuovere. Credendo in lui, ti potrà benedire oltre ogni
immaginazione. E questo motivo non è il per pentimento che tu avresti
disdegnato verso uno che ti può rendere molto buono? Con mani piene d'amore,
lui sta in piedi fuori la porta del tuo cuore. Questa non è una buona ragione
per aprire la porta e lasciar entrare l'estraneo paradisiaco, quando lui può
benedirti con una tale enorme estensione di benedizione?
Che cosa, tu rigetterai le tue proprie misericordie? Disprezzerai il cielo che
sarà tuo se tu avrai il mio Padrone? Sceglierai il decreto dal quale nessuno
potrà liberarti e lascerai andare la gloria alla quale nessuno mai ti potrò
ammettere? Quando penso all'utilità di Cristo per i peccatori che periscono,
c'è davvero una causa abbondante per il pentimento che tu non terresti chiuso
con lui per molto tempo e l'avresti accettato per essere tu tutto in tutti.
Questo tu vedi l'apostolo discutere con loro da quella parola:
"Dunque".
C'era un'altra dichiarazione che lui usò, che riassumerei in questa
predicazione. Lui disse, "Ma ora fratelli, io so che lo avete fatto per
ignoranza" (Atti 3:17) Come se lui dicesse "Ora quelli che non hanno
più luce, si pentano di ciò che hanno fatto nelle tenebre." Così possa, io
dirlo, ad alcuni qui presenti.
Tu non avevi ascoltato
l'Evangelo, tu non sapevi che peccato era una cosa così cattiva, tu non avevi
capito che quel Gesù Cristo poteva salvare nella maniera più completa coloro
che vengono a Dio per mezzo di lui. Tu ora lo capisci bene. Dio fa l'occhiolino
ai tempi della tua ignoranza, ma ora "comanda a tutti gli uomini sparsi
ovunque di pentirsi. "Più grande è la luce, più grande arrivano le
responsabilità. Non tornare indietro al tuo peccato, affinché esso non divenga
decuplo; perché se tu fai nella luce quello che una volta tu facevi
nell'oscurità, Colui che ti fece l'occhiolino quando tu non lo sapevi bene, può
alzare la sua mano e impreca che ti non entrerai mai nel suo residuo, perché tu
hai peccato presuntuosamente e l'hai fatto nonostante lo Spirito della sua
grazia.
Avverto ogni uomo inconvertito qui presente di badare a quello che lui è in futuro.
Se lui non sapeva che Gesù poteva salvarlo prima, lui ora lo sa; se lui fosse
nel buio fino a questa occasione, lui non è più nel buio. Ora loro non avete il
mantello per il vostro peccato. Perciò, poiché il mantello è tirato via e voi
peccate contro la luce, dico come Pietro fece, "Pentitevi e convertitevi,
affinché i vostri peccati siano cancellati."
III. Ma ora, il nostro terzo commento sarà
dato con brevità, ed è questo, CHE SENZA PENTIMENTO E CONVERSIONE, IL PECCATO
NON POTRÀ ESSERE PERDONATO.
L'espressione
usata nel testo, "cancellati" nell'originale può essere spiegato
meglio così in questa maniera. Molti commercianti orientali tenevano i loro
conti su tavolette piccole di cera. Su queste tavolette di cera, loro
ordinavano i segni che registravano i debiti e quando questi debiti erano
pagati, loro prendevano la parte sottile dello stilo o della matita e proprio
raschiavano la cera e il conto scompariva completamente. A quei tempi, quella
era la forma di "cancellare". Ora, quello che si pente ed è
perdonato, è, attraverso il sangue prezioso di Cristo, così completamente
perdonato, che non c'è nessuna annotazione del suo sinistro peccato. È come se
lo stilo aveva livellato i segni sulla cera e non c'era più alcuna nota
sinistra. Che bel ritratto del perdono del peccato! È tutto andato via, non una
sinistra traccia. Se noi cancelliamo un conto dai nostri libri, c'è la macchia:
la nota è andata, ma c'è la macchia; ma sulla tavoletta della cera non era
macchia; era tutto andato e la cera era liscia. Così è col peccato del popolo
di Dio quando è rimosso dal sangue di Gesù, è tutto andato via ed è andato per
sempre. Ma resta assicurato che esso non può essere rimosso, a meno che non ci
sia il pentimento e la conversione come risultato della fede in Gesù.
Questo deve essere così, per questo è molto conveniente. Ti aspetteresti che un
grande re perdonasse un cortigiano che sbaglia a meno che l'offensore
confessasse prima la sua colpa? Dove sono l'onore e dignità del trono di Dio,
se gli uomini fossero perdonati se non confessassero il loro peccato? Nel
prossimo luogo, non sarebbe morale; sarebbe come se tirassimo molte
saracinesche di immoralità se dicessimo agli uomini che loro potrebbero essere
perdonati mentre loro seguivano i loro peccati e li amavano. Sarebbe come se un
ladro perdonato continuasse a rubare! Una meretrice fosse perdonata e
continuasse ad essere impudica! L'ubriacone venisse perdonato e ancora si
dilettasse nei suoi boccali! Il vangelo sarebbe poi, veramente, il servitore
degli ingiusti e contrariamente a noi che lo predichiamo tale immoralità
diventerebbe una legge.
Ma non è così, i peccatori impenitenti saranno dannati, si lasci che loro si
illudano quello che vogliono intorno alla grazia. Mio ascoltatore, tu devi
odiare il tuo peccato, o Dio odierà te. Tu devi cambiare rotta o devi bruciare.
Tu non puoi avere il tuo peccato ed andare in cielo. Che sarà? Lasci che
appassiscano i tuoi peccati e vai in cielo, oppure ti tieni i tuoi peccati e
vai all'inferno? Ciò sarà, perché deve avvenire o l'uno o l'altro; ci deve
essere un divorzio tra noi e il peccato, o non ci può essere un matrimonio tra
noi e Cristo. La coscienza non ci dice questo? Non c'è una coscienza qui che
dirà a un uomo "Tu puoi sperare di essere salvato e ancora vivere come tu
desideri"
Alcuni hanno detto questo
e mi chiedo se alcuni l'hanno creduto. No, no, no, ciechi come coscienza è e
sebbene la sua voce spesso è molto debole, c'è ancora abbastanza di vista circa
coscienza per vedere che la continuazione nel peccato ed il perdono non possono
coesistere e che ci deve essere un abbandono dell'iniquità se c'è un processo
di perdono di esso. Ma, ascoltatore mio, se la Sua coscienza ti dirà o così o
no, Dio lo dice; "Chi confessa e riconosce il suo peccato troverà misericordia,"
ma non c'è promessa per l'impenitente.
Dio dichiara che chi si pente sarà perdonato. "A questo uomo guarderò io,
anche a lui quello è povero e di un spirito contrito e trema alla mia
parola"; ma per altezzoso Faraone, che dice "Chi è Dio che io lo
debba rispettare?" Non c'è nulla ma distruzione eterna lontano dalla
presenza del Dio. Colui che è superbo nella sua iniquità e indurisce il suo
collo, sarà distrutto improvvisamente e senza rimedio. Ah! Non ho perdono da
predicare a coloro che stabiliscono nelle loro menti di continuare in peccato,
niente neppure note gentili di amore a tutti, nulla ma uno sguardo terribile
per di giudizio e di indignazione ardente. Ma ah! Se tu aborrisci i tuoi
peccati, se lo Spirito Santo di Dio ha fatto che tu odi le tue vite passate, se
tu sei ansioso di essere fatto uomini nuovi in Gesù Cristo, non ho nulla, ma
note di amore per te. Credi in Gesù, gettati su Lui, perché Egli ha detto,
"Chi viene a me io non lo caccerò fuori". "Sebbene i tuoi
peccati sono come lo scarlatto, loro saranno bianchi come la neve; sebbene loro
sono rossi come la porpora, loro saranno come lana." La porta è chiusa e
mantiene nel digiuno ogni uomo che terrà il suo peccato, ma è anche spalancata
al più grande peccatore che esce dall'inferno, se lui lascerà il suo peccato e
prenderà la disposizione di Gesù e metterà la sua fiducia in Lui.
IV. L'ultimo commento è questo PENTIMENTO E CONVERSIONE SARANNO RIGUARDATI COME
COSA PARTICOLARMENTE PREZIOSA NEL FUTURO
Il testo dice: "Affinché i vostri peccati siano cancellati e perché
vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore".
Davvero un passaggio molto difficile. Il suo significato è appena conosciuto.
Tre o quattro significati gli sono stati attaccati. In primo luogo, penso che
voglia dire questo, colui che si pente e si è convertito, amerà la
cancellazione del peccato in quella stagione di dolce pace che sempre segue il
perdono. Dopo che un uomo ha rotto completamente col peccato, Dio lo tratta
molto dolcemente. Fra le parti della vita umana le ore più felici sono quelle
che seguono immediatamente dopo la conversione. Tu sai come noi cantiamo:
"Dov'è la beatitudine che conobbi Quando prima vidi il Signore"?
Quando l'osso rotto comincia a guarire, Davide lo ammette: "Tu fasci le
ossa che tu hai rotto per allietarci." Quando il prigioniero esce prima da
prigione, quando le catene per la prima volta cambiano musica, come loro cadono
rotte sul terreno! Quando le foglie dell'uomo ammalate la camera ammalata delle
sue condanne respirare l'aria di libertà e sente la salute di un peccatore
perdonato! Oh, se tu lo facessi ma sappi che è una beatitudine essere
perdonati, tu non starai mai più lontano da Cristo! Ma tu non lo sai e non puoi
dire come è dolce essere lavati nel sangue prezioso e avvolti intorno col lino
bianco e puro e avere il bacio del Padre Celeste sulla tua guancia! O
"pentiti e convertiti, affinché i vostri peccati siano cancellati, perché
vengano i tempi di refrigerio dalla presenza del Signore".
Forse questi tempi di
refrigerio possono riferirsi anche a tempi di un risveglio nella chiesa
cristiana. L'unico modo in cui voi, cari amici, potete condividere nel
rinfresco di un risveglio, è dal vostro pentimento e dalla vostra conversione.
Un risveglio è un rinfresco grande per la chiesa. Prego che un'onda possente
può passare come una scopa sulla Gran Bretagna, perché ne abbiamo molto
bisogno. Ma di che uso può essere un risveglio per un peccatore non perdonato?
È come il vento delicato meridionale... che soffia su un cadavere -- non può
portargli alcun calore geniale. Se tu ti penti e ti converti, tra la gioia
generale del risveglio, tu avrai questa gioia, che i tuoi peccati sono
cancellati. Che grido luttuoso è questo: "Il raccolto è passato, l'estate
è finita e noi non siamo salvati!" Penso di sentire quel grido da alcuni
nel Tabernacolo questa mattina. Oh, che benedetto mese di Febbraio ed inizio di
Marzo! C'era per noi come un raccolto e un'estate. Che preghiere, che pianti,
che grida! Com'era piena questa casa per pregare! Come tutto il lungo giorno da
prima che sopraggiungessero e stelle fin dopo il tramonto noi abbiamo
continuato a stare in preghiera! Ma tu non ti sei salvato, solo alcuni di voi.
Il raccolto e l'estate sono finiti e tu non sei salvato. Ah! Io sono stato a pregare
Dio che tu possa ancora essere salvato ora. Sono incapace nel realizzare un
scopo che ho tenuto caldo sul mio cuore -- andare e predicare a una
congregazione più grande nella Sala dell'Agricoltura durante il prossimo mese:
mi trovo contenuto dalla mano del Padrone. Mi è ritornata una cattiva salute e
ci sono molto probabilmente mesi di stanchezza e di pena che mi attendono; ma
ho pregato che se non posso gettare la rete nel luogo più grande, posso avere
il meglio di voi qui. Noi non possiamo avere una più grande congregazione, ma
posso essere contento di avere più conversioni.
È una dura predicazione, è
un preciso lavoro, a meno che non ci siano risultati. Noi dobbiamo avere
conversioni. Come quella donna di un vecchio proverbio: "dammi i bambini o
io muoio". Così è col predicatore: lui deve avere peccatori da salvare, o
lui prega di morire. Ascoltatore caro, se questi tempi di risveglio possono
venire, la nostra preghiera è che tu puoi pentirti e converti, che i tuoi
peccati possono essere cancellati e così puoi partecipare pienamente alle
benedizioni inapprezzabili della stagione della grazia.
Ancora una volta, il testo vuol dire, secondo il contesto, il secondo avvento.
Gesù deve venire ancora una seconda volta e il suo arrivo sia come una doccia
possente che allaga un deserto. La sua chiesa rianimerà e sarà rinfrescata; lei
ancora una volta alzerà la sua testa dal suo letargo e il suo corpo dal suo
sepolcro. Ma che dolore per te che non sei salvato, quando Cristo ritornerà,
perché il giorno del Signore sarà oscurità e non luce per te. Quando Cristo
tornerà all'inconvertito, il giorno brucerà come un forno; e tutti gli
orgogliosi, sì e tutti quelli che si conducono perfidamente, saranno stoppia.
"Ma chi può sopportare il giorno del suo ritorno? E chi starà in piedi
quando lui apparirà? Perché egli è come il fuoco raffinatore e come un sapone
che purifica: e sederà come un raffinatore e purificatore d'argento, e lui
purificherà i figli di Levi."
Oh, se voi vi pentiste e
vi convertiste, sì, voi starete in piedi pienamente assolti, nel giorno del suo
ritorno, quando cielo e terra si squaglieranno, quando la pietra solida
comincerà a fondersi e le stelle, come le foglie appassite del fico cadranno
dall'albero, quando la tromba suonerà spandendo il suo suono in lungo e in
largo. Svegliati, tu, morto e viene al giudizio, quando la grande assise starà
seduta e il Giudice sarà là, il Giudice dei vivi e dei morti, per separare il
giusto dal cattivo. Il Signore abbia misericordia di voi in quel giorno; e così
lui potrà salvarvi, se la sua grazia vi farà obbedienti alle parole del nostro
santo testo: "Pentitevi e convertitevi, affinché i vostri siano
cancellati, quando i tempi di refrigerio verranno dalla presenza del Dio."