MA SIAMO GUIDATI DA DIO?

  "Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio" (Romani 8:14).

L’esperienza del credente “nato di nuovo” si caratterizza concretamente con la guida di Dio. Come un padre naturale conduce per mano suo figlio, così Dio che è nostro Padre, deve condurre la nostra vita: “Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme” (Salmo 23:1,2).

La nostra vita non è dunque paragonabile alla pula o alle foglie secche di autunno portate via dal vento ora in una direzione ora in un’altra, ma Dio è Colui che guida la vita di ogni Suo figlio: “Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà. Non così gli empi; anzi sono come pula che il vento disperde” (Salmo 23:1,2 Salmo 1:2,3).

Quanti errori, quante cattive esperienze, quanti fallimenti si realizzano nella nostra vita quando decidiamo di camminare da soli, quando pensiamo che da soli possiamo farcela, quando pensiamo che tanto Dio “sarà d’accordo con noi” e poi con l’amarezza nel cuore constatiamo il nostro insuccesso, il nostro fallimento e comprendiamo che nulla possiamo fare senza il Signore: “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15:5).

Dio deve guidare la nostra vita del continuo: «Questo è Dio, il nostro Dio in eterno; egli sarà la nostra guida» (Salmo 48:14). Guidati da Dio realizzeremo del continuo pace e felicità interiore anche in mezzo alle avversità, alle difficoltà ed ai problemi; se è Dio che ci guida possiamo stare tranquilli e sereni. La guida del Signore nella nostra vita è dunque necessaria ed indispensabile ed ogni giorno dobbiamo desiderarla: “Manda la tua luce e la tua verità, perché mi guidino, mi conducano al tuo santo monte e alle tue dimore (Salmo 43:3).

Se è vero che c’è la necessità e l’urgenza per ogni credente di essere guidati da Dio, è bello scoprire che Dio desidera nella Sua infinita bontà e nel Suo grande amore guidarci.

DIO DESIDERA GUIDARCI

Questa è una delle tante promesse realizzabili che il Signore ha fatto a ciascuno di noi: “Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te” (Salmo 32:8).

Per Mosè era così importante la guida di Dio, che quando il popolo peccò contro il Signore, egli non voleva più ripartire, perché pensava che Dio avesse abbandonato Israele al Suo destino, perciò volle che il Signore stesso gli garantisse la Sua presenza: “Poi disse: «Ti prego, Signore, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, venga il Signore in mezzo a noi, perché questo è un popolo dal collo duro; perdona la nostra iniquità, il nostro peccato e prendici come tua eredità” (Esodo 34:9).

Come Dio guidò Israele nel deserto così Egli desidera guidare ciascuno di noi, desidera guidare la Chiesa, desidera prenderci per la mano: “Il Signore andava davanti a loro: di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli lungo il cammino; di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, perché potessero camminare giorno e notte. Egli non allontanava la colonna di nuvola durante il giorno, né la colonna di fuoco durante la notte, dal cospetto del popolo” (Esodo 13:21,22).

Dio vuole fare la stessa cosa con noi, guidarci lungo il cammino senza allontanarsi mai da noi vuole guidarci in ogni campo, in ogni nostra scelta in ogni nostra decisone: “Il Signore ti guiderà sempre, ti sazierà nei luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai” (Isaia 58:11).

Egli guida in maniera progressiva poco per volta, non ci fa capire e comprendere subito, tutto e completamente qual’è la Sua volontà, ma ci conduce lentamente a comprenderla: “Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ti é duro recalcitrare contro il pungolo. Egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi che io faccia? Il Signore gli disse: Alzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare» (Atti 9:5,6).

Sia la nostra preghiera identica a quella del Salmista: “Guidami nella tua verità e ammaestrami; poiché tu sei il Dio della mia salvezza; io spero in te ogni giorno” (Salmo 25:5).

CHI PUÒ ESSERE GUIDATO DA DIO?

Può essere guidato da Dio:

1. Colui che desidera ubbidire a Dio.

Se ovviamente non c’è il desiderio di ubbidire a Dio e alla Sua Parola non ci sarà neanche la guida del Signore. Il desiderio di essere guidati dall’Eterno è direttamente proporzionale al nostro desiderio di ubbidirgli. La triste fine di Saul ne è un esempio lampante: “Samuele disse: «Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni; infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dei domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del Signore, anch'egli ti rigetta come re» (1Samuele 15:22-23).

Saul non volle ubbidire al Signore e perse la Sua guida. La stessa triste esperienza fece Sansone: “Allora lei gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Egli, svegliatosi dal sonno, disse: «Io ne uscirò come le altre volte, e mi libererò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui” (Giudici 16:20).

Se ubbidiremo a Dio, Egli ci guiderà del continuo, infatti, è guidato da Dio:

2. Colui che ha fede in Dio.

Dobbiamo credere nella Sua guida, nella Sua assistenza, nella luce che ci verrà al momento opportuno. Occorre fiducia nel Suo intervento e nella Sua costante presenza: “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6).

COME POSSIAMO ESSERE GUIDATI DA DIO?

Dio mette a nostra disposizione dei mezzi attraverso i quali Egli ci guida e ci fa comprendere chiaramente la Sua volontà per la nostra vita.

A. La Parola di Dio.

La Parola è la sorgente principale per capire quale sia la volontà di Dio in tutte le questioni di vita e di condotta cristiana:

Ø        “Guida i miei passi nella tua parola e non lasciare che alcuna iniquità mi domini” (Salmo 119:133).

Ø        “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105).

Bisogna decisamente respingere, una direzione contraria alla Parola,: “Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora” (Isaia 8:20).

Il credente dovrebbe imparare a prendere le proprie decisioni sulla base delle Scritture e questo è possibile se dipende interamente dalla Parola del Signore. La Bibbia contiene istruzioni, ammaestramenti che ci indicano la via da seguire o il modo di comportarci. Occorre pertanto conoscere le Scritture, meditarle del continuo: “La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza” (Colossesi 3:16).

Il mezzo ordinario per essere guidati dal Signore è dunque la Parola di Dio; i mezzi straordinari sono i sogni, le visioni, i segni. Noi crediamo che Dio possa parlare attraverso sogni e visioni, ma facciamo attenzione al loro uso. È importante dire:

Þ Sogni e visioni sono personali: prima di parlarne con gli altri è bene essere certi che provengano dal Signore. A volte una cena pesante può portarci a fare sogni strani.

Þ Devono poi essere conformi alla Parola di Dio.

Þ Non sono frequenti nella vita del credente, ma sporadici come lo erano per l’apostolo Paolo. Abbiamo la Parola di Dio che ci guida: “Camminiamo per fede e non per visione” (2Corinzi 5:7).

B. Lo Spirito Santo.

Lo Spirito Santo è la nostra guida: “Quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire” (Giovanni 16:13).

In questa Sua capacità, Egli può guidare il credente alla conoscenza della volontà di Dio illuminandolo miracolosamente. Ciò avveniva normalmente fra i credenti della Chiesa dell'era apostolica. Questa fu forse l'esperienza di Paolo quando cercava la volontà di Dio circa i luoghi dove annunziare l'Evangelo in un determinato tempo: “Poi attraversarono la Frigia e la regione della Galazia, perché lo Spirito Santo vietò loro di annunziare la parola in Asia; e, giunti ai confini della Misia, cercavano di andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro” (Atti 16:6,7).

Dio usa lo stesso metodo anche oggi se i credenti sono ben disposti a questo: “E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi” (Giovanni 14:16,17).

Egli illumina le nostre menti, ci suggerisce che cosa fare e come agire. Attenzione, non ci sarà mai contrasto fra quello che dice la Parola di Dio e quanto suggerisce lo Spirito Santo.

C. La preghiera.

Ovviamente in preghiera va chiesto a Dio del continuo la Sua guida: “O Signore, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri” (Salmo 25:4).

Dio ha promesso di rispondere alle nostre preghiere. Se poniamo dinanzi a Lui i nostri progetti e la nostra vita, se chiediamo a Lui sapienza, se siamo in comunione con Lui, Dio si rivelerà e ci guiderà per il nostro bene.

D. La pace di Dio.

È il tesoro particolare del credente, è come un barometro, indica lo stato spirituale dell'anima. Il credente dovrebbe imparare a “leggerlo” per sapere ogni momento dove gli “eventi celesti” vogliono condurlo. Bisogna pensare alla pace di Dio come ad un arbitro. Se il muoversi in una certa direzione disturba questa pace, è indicazione che si sta perdendo di vista la volontà di Dio: “Così parla il Signore, il tuo salvatore, il Santo d'Israele: Io sono il Signore, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti la tua pace sarebbe come un fiume, la tua giustizia, come le onde del mare” (Isaia 48:17).

Quando si è in cerca della volontà di Dio su questioni riguardanti l’attività cristiana, è possibile accettarla ponendosi questa domanda: “È un’attività edificante? Darà gloria a Dio”? Mi permetterà di servirlo meglio”? Se la risposta è un chiaro sì, il problema è risolto, se la risposta è incerta, sarebbe meglio continuare la ricerca per giungere a trovare la volontà di Dio, senza più dubbi: “Guidami per il sentiero dei tuoi comandamenti, poiché in esso trovo la mia gioia” (Salmo 119:35).

E. I consigli spirituali.

Come sono importanti i consigli spirituali e come, purtroppo, sono poco ascoltati: “La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio” (Proverbi 12:15).

La Scrittura ci racconta di un triste episodio che segnò la divisione di Israele in due regni. Tutto avvenne a causa di un consiglio non recepito e non attuato: “E quelli gli parlarono così: «Se oggi tu ti fai servo di questo popolo, se gli cedi, se gli rispondi e gli parli con bontà, ti sarà servo per sempre». Ma Roboamo trascurò il consiglio datogli dai vecchi, e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio, e disse loro: «Come consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?» I giovani che erano cresciuti con lui, gli risposero: «Ecco quel che dirai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu rendilo più leggero! Gli risponderai così: Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre; mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte». Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: «Tornate da me fra tre giorni». Il re rispose duramente al popolo, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato” (1Re 12:7-13).

Se Colui che dà il consiglio è veramente spirituale, Dio può servirsene per aiutare qualcuno. L’esperienza fa molto e bisogna saper ascoltare: “L'olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali” (Proverbi 27:9).

F. Le circostanze.

La Chiesa primitiva conosceva la volontà di Dio per la diffusione dell'Evangelo. La direttiva era chiara: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli” e ancora: “Andate per tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura”. Ma quando giunse il giorno della Pentecoste, sembra che gli occhi di quei discepoli si chiudessero alla volontà di Dio. Invece di spingersi per tutta la Giudea e in Samaria, e fino alle estremità della terra, restarono a Gerusalemme. Allora sopraggiunse la persecuzione ed essi furono dispersi: E Saulo approvava la sua uccisione. Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli” (Atti 8:1).

Queste furono le circostanze che Dio usò perché la Sua volontà venisse attuata: Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola” (Atti 8:4)

Tramite le circostanze Dio fa leva su di noi per renderci ubbidienti alla Sua volontà.  Il credente dovrebbe quindi seguire con attenzione le circostanze nello sforzo di piacere in tutto al Signore: Infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo” (Filippesi 2:13).

Parlare della guida di Dio è cosa buona,
essere da Lui guidati è
ancora meglio:

 “Tu sei la mia rocca e la mia fortezza;
per amor del tuo nome
guidami e conducimi”
(Salmo 31:3).