La Carriola di Dio - Coraggio



“Forse non dovrai mai affrontare la scelta di morire per la tua fede ma ogni giorno fai la scelta di vivere per essa”.

Un giorno un funambolo decise di tentare la più grande impresa della sua vita: attraversare le cascate del Niagara su di una fune spingendo davanti a sé una carriola. Fissò bene la fune alle due estremità, decise la data e pubblicizzò l’evento.

Nel giorno stabilito si radunò una gran folla. Non c’erano solo giornalisti ma miriadi di uomini, donne, famiglie intere con i loro bambini, giovani e meno giovani... a migliaia erano accorsi per vedere l’uomo compiere la sua grande impresa.

L’uomo non era ancora arrivato e l’entusiasmo della folla era grande; ognuno cercava di accaparrarsi la posizione migliore per poter godere al meglio lo spettacolo.

Finalmente il funambolo arrivò. Senza dire una parola si diresse verso la fune con la sua carriola e cominciò a camminare su di essa.
Un gran silenzio calò in quel luogo: lo sguardo di tutti era sull’uomo; un solo passo sbagliato gli sarebbe costato la vita. Furono istanti interminabili nei quali la tensione era agli estremi, ma il funambolo riuscì con successo e giunto all’altra estremità della corda un grande applauso diruppe dalla folla entusiasta.

Mentre tutti continuavano ad applaudire e ad osannare la sua impresa, l’uomo richiese l’attenzione dei presenti. Di nuovo si fece silenzio; tutti erano in attesa aspettando ciò che l’uomo doveva dire.

L’uomo cominciò a parlare. Fece una domanda alle migliaia di persone lì radunate; chiese se credevano che sarebbe stato in grado di attraversare nuovamente la fune con la sua carriola compiendo il percorso inverso. Senza esitare, tutti risposero di sì all’unisono. Erano tutti convinti che ce l’avrebbe fatta.

Fece allora una seconda domanda. Chiese se credevano che avrebbe potuto compiere la sua impresa trasportando sulla carriola un uomo. Anche questa volta tutti risposero affermativamente. Erano certi della sua riuscita.

Fece allora una richiesta: voleva un volontario che fosse disposto a salire sulla carriola e farsi trasportare da lui sulla fune. Il grande clamore della folla di colpo si spense: nessuno rispose all’appello.


Questo è quello che a volte succede nel mondo spirituale. Se si facesse un sondaggio la stragrande maggioranza delle persone dichiarerebbe di credere in Dio; credere però non è sufficiente perchè benchè molti dicano di credere pochi sono disposti a salire sulla carriola di Dio. Credere è più che osservare come spettatori le imprese di Dio. Credere in Dio è salire sulla Sua carriola.

Proverbi 3:5 Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento.
La Bibbia ci invita a confidare in Dio. Questo confidare spesso non suscita l’incitazione della folla o il consenso popolare. Non reca a volte troppo entusiasmo ed anzi, razionalmente parlando, provocherà talvolta il dubbio o la disapprovazione altrui.
Confidare è abbandonarsi nelle braccia di Dio, credere che è Lui che sta guidando la carriola, che ha in mano la nostra vita. E' essere certi che è capace di portarci dall’altra parte.

Per salire sulla carriola ci vuole fede, una fede alimentata dal coraggio. L’avere fede infatti non ci mette al riparo dalle difficoltà e non evita che i problemi vengano nel nostro quotidiano.

Per continuare ad usare questa tipologia potremmo paragonare la fede alla fune da attraversare: in alcuni tratti sembra semplice camminare, in altri le circostanze della vita e le avversità fanno oscillare la corda ed è in questi frangenti che è necessario avere coraggio. Un coraggio che non ti fa gettare la spugna facendoti tornare al punto di partenza ma ti spinge ad andare avanti e terminare l’impresa alla quale sei stato chiamato.

Ci vuole coraggio per credere che arriveremo dall’altra parte quando i venti dei problemi ci fanno barcollare. Ma Dio è dalla nostra parte: non a caso la Bibbia ci esorta decine di volte a “non temere” e ad essere “forti e coraggiosi”. E’ interessante notare come il coraggio non sia qualcosa di divino che ci viene impartito da Dio: c’è sicuramente un tipo di coraggio che viene da Dio, ma in questo particolare contesto Dio ci esorta ad essere coraggiosi e a fidarci di Lui.

Il coraggio lo troviamo quando scopriamo che non saremo noi a guidare. La battaglia è di Dio: sarà Lui a portarci dall’altra parte. che Ci viene solo richiesto di credere con certezza di fede che Egli vuole portarci dall'altra parte, che è capace di portarci dall’altra parte e che lo farà.

Il nostro Dio è un grande Dio. Egli porterà certamente a termine l’opera che ha iniziato in noi se solo abbiamo la fede e il coraggio di affidarci alla Sua guida: saliamo sulla carriola di Dio.