DALLA GRANDE TRIBOLAZIONE
AL RITORNO DI CRISTO
Abbiamo precedentemente detto che la
Grande Tribolazione interesserà non solo il popolo d'Israele, ma il mondo
intero. Infatti, poiché il peccato e la ribellione
devono essere rimossi dalla terra, per stabilire il millennio sono necessari i
grandi giudizi della tribolazione. Sono i giorni dell'ira di Dio Isaia 2:12 "Infatti il Signore degli eserciti ha un giorno
contro tutto ciò che è orgoglioso e altero e contro chiunque s'innalza, per
abbassarlo".
Dio, dunque, ha stabilito un giorno per la Sua ira e la manifestazione dei Suoi
giudizi. La caratteristica di questi giudizi é data dalla loro veemenza e
gravità con la quale Dio li riverserà sulla terra.
Limitiamoci solamente a nominare questi giudizi non essendoci
un'interpretazione certa e sicura di alcuni di essi.
Il libro dell'Apocalisse indica una serie di giudizi che cominciano con
l'apertura di sette sigilli (brevemente analizzati precedentemente)
a cui seguono lo squillo di sette trombe, seguiti da un altra specie di
giudizi più completi che si manifestano con le sette coppe dell'ira di
Dio versate sulla terra.
Vediamo di analizzare la tragedia immane di questo terribile periodo di cui come
Gesù ha detto, non vi è mai stato nulla di simile nella storia dell'uomo Matteo
24:21 "Perché allora vi sarà una Grande
Tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai
più vi sarà".
I SETTE SIGILLI
Ecco cosa San Giovanni vide nella visione:
Primo sigillo: il vincitore
Apocalisse 6:1,2 "Poi, quando
l'Agnello aprì uno dei sette sigilli, vidi e udii una delle quattro creature
viventi, che diceva con voce come di tuono: "Vieni". Guardai e vidi
un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un
arco; e gli fu data una corona ed egli venne fuori da vincitore e per
vincere".
Chi é il cavaliere dal cavallo bianco? Rappresenta una grande
potenza che si farà avanti in breve tempo. È la figura dell'anticristo. Nel
linguaggio simbolico dell'antichità un cavallo bianco significava la vittoria. Quando un vincitore entrava trionfalmente in un territorio appena
conquistato, egli cavalcava sempre un cavallo bianco. L'anticristo
vincitore porta con sé l'arco del guerriero, che é il simbolo della sua
indiscussa superiorità su tutte le altre armi. Sul suo capo poggia una corona,
perché egli é riuscito ad imporre la sua sovranità ad un numero sempre maggiore
di popoli. Alla fine egli sarà il dominatore del mondo intero. Notiamo che gli
fu data una corona, il che fa supporre il suo riconoscimento da parte degli
uomini. Che differenza con Cristo Gesù, Re dei re,
Signore dei Signori. Egli è Re in eterno! Attraverso l'arco comprendiamo
che questa conquista non sarà ottenuta con battaglie sanguinose ma con il
convincimento e la persuasione Apocalisse 13:4 "Adorarono il
dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo:
"Chi è simile alla bestia e chi può combattere contro di lei?"
Secondo sigillo: la guerra
Apocalisse 6:3,4 "Quando
l'Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva:
"Vieni". E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla
terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri e gli fu data una
grande spada".
È scomparso l'arco ora appare la spada. Come abbiamo detto,
durante i primi tre anni e mezzo della Grande Tribolazione, l'anticristo donerà
al mondo una pace apparente. Tutti lo onoreranno come il più grande
sovrano di tutta la storia del genere umano. Ma nel
bel mezzo di questo periodo, la pace farà posto alla guerra che dilagherà fino
a coinvolgere le maggiori potenze della terra. Ci sarà così il caos, forse lo
scoppio di guerre civili. Il delicato equilibrio di potere stabilito
dall'anticristo sarà immediatamente rotto 1Tessalonicesi 5:1-3
"Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne
scriva; perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà
come viene un ladro nella notte. Quando diranno: "Pace e sicurezza",
allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come
le doglie alla donna incinta; e non scamperanno".
Terzo sigillo: catastrofe economica
Apocalisse 6:5,6 "Quando
l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva:
"Vieni". Guardai e vidi un cavallo nero; e colui
che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E
udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva:
"Una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro,
ma non danneggiare né l'olio né il vino".
Il cavaliere dal cavallo nero con una bilancia in mano sembra indicare una
catastrofe economica. Con lo scoppio della guerra che
coinvolgerà tutto il mondo, i viveri, i carburanti e tutti gli altri beni di
consumo indispensabili per la vita saranno sempre più scarsi. La
bilancia in mano al cavaliere, pertanto allude alla scarsità di cibo in quanto gli alimenti saranno scrupolosamente pesati come
oro fino. È cosa spaventosa pensare che una razione quotidiana di frumento,
possa costare un denaro, che nella Bibbia é l'equivalente di una giornata di
lavoro (Matteo 20:1,2) e con questo denaro si potrà
acquistare solo tre misure di orzo che é un cereale di minore valore. In altre
parole durante la Grande Tribolazione il lavoratore
dovrà sborsare l'intero suo salario di un giorno soltanto per comprare cibo per
la sua famiglia.
Quarto sigillo: sterminio di massa
Apocalisse 6:8,9 "Guardai e
vidi un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava si chiamava Morte; e gli
veniva dietro il soggiorno dei morti. Fu loro dato potere
sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame,
con la mortalità e con le belve della terra. Quando l'Agnello aprì il quinto
sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la
parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano
resa".
Il testo parla di malattie e pestilenze indicate con l'apparire di un quarto
cavaliere montato su un cavallo giallastro. Egli è accompagnato da un sinistro
scudiero che é il regno dei morti. Porta con sé l'inevitabile
conseguenza delle guerre e delle pubbliche calamità: la morte su vasta scala.
Colpisce la nostra immaginazione l'apprendere che addirittura un quarto della
popolazione mondiale morirà. In base ai dati offerti dai censimenti, ciò
significa pressappoco un miliardo di persone. George Borgstrom scrive nel suo libro "Il pianeta affamato" (Hugry
Planet): "È sconcertante rendersi conto che nessun paese del mondo,
nel caso di una carestia e quindi di una vasta distruzione dei raccolti, é in
grado di sussistere per più di un anno con le proprie scorte. Anche gli Stati Uniti con tutte le loro immense riserve, non
possono resistere più di due anni".
Ovviamente si verificheranno anche epidemie: lo
s'intuisce dal colore giallastro del cavallo. Con queste quattro piaghe: la
spada, la fame le fiere e la peste, Dio aveva già
minacciato l'uomo malvagio Ezechiele 14:21 "Infatti così parla Dio,
il Signore: Non altrimenti avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei
quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per
sterminare uomini e bestie"
Quinto sigillo: il massacro dei credenti
Apocalisse 6:9-11 "Quando
l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quelli che
erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano
resa. Essi gridarono a gran voce: "Fino a quando aspetterai o Signore
santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli
che abitano sopra la terra?" E a ciascuno di essi
fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di
tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro
fratelli, che dovevano essere uccisi come loro".
L'apertura del quinto sigillo ci fa conoscere una realtà spaventosa e cioè il
fatto che durante la Grande Tribolazione innumerevoli credenti, dovranno
confermare la loro fede in Cristo attraverso la persecuzione e la morte Apocalisse
13:7 "Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere
autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione".
Gesù aveva già accennato questo ai suoi discepoli Matteo 24:9 "Allora
vi abbandoneranno all'oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le
genti a motivo del mio nome".
Sesto sigillo: un terremoto tremendo
Apocalisse 6:12-17 "Guardai
di nuovo quando l'Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece un gran terremoto;
il sole diventò nero come un sacco di crine e la luna diventò tutta come
sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da
un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. Il cielo si ritirò come una
pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni
isola furono rimosse dal loro luogo. I re della terra, i grandi, i generali, i
ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si
nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle
rocce: "Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è
venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere?"
Nel passato sentendo parlare dei predicatori a riguardo di ciò e
non riuscendo a spiegare la logica di quest'affermazione, veniva ad essi applicata in senso allegorico la caduta delle stelle,
alla caduta dei potenti della terra. Certamente l'idea che le stelle, milioni
di volte più grandi della terra, vi potessero cadere
sopra di essa appare impossibile. Ma leggendo bene il
testo sacro, ci si accorge che il termine greco usato per stella è:
"Aster". Un termine generico dal quale deriva non solo la parola stella, ma anche la parola "asteroide", che
se nel passato non ci diceva nulla, oggi richiama alla nostra mente le forti
preoccupazioni espresse dagli scienziati di tutto il mondo, rispetto alla
possibilità, che uno dei tanti asteroidi in giro per l'universo, alcuni dei
quali, hanno di recente "sfiorato" la terra, possa prima o poi
colpirla. Nel verso citato si parla anche dell'effetto che avrebbe l'impatto di
uno di questi bestioni con il nostro pianeta. Lo stesso che gli scienziati
hanno ipotizzato, quando per spiegare la scomparsa dei dinosauri, hanno parlato
di una plausibile caduta di uno di questi giganteschi
asteroidi, che all'impatto con la terra, avrebbe causato l'innalzamento di
milioni di tonnellate di polvere e detriti, imprigionati nell'atmosfera,
rimasti in sospensione per moltissimo tempo, provocando l'oscuramento del sole
e quindi la glaciazione della superficie terrestre, con la conseguente morte
delle forme di vita presenti. Riferiamo della teoria sulla comparsa dei
dinosauri, giacché crediamo nel racconto biblico, ma per dimostrare la
plausibilità che i fenomeni possano essere
tecnicamente possibili e messi in relazione. Al momento uno di questi asteroidi
è sotto stretta sorveglianza ed è noto con il nome Asteroid 1997 XF11, scoperto
dal "Spacewatch Project". Alcuni scienziati sono preoccupati per il
rischio di impatto di quest'asteroide con la terra,
ritenuto possibile per il 2028. Altri dettagli circa il suo passaggio
ravvicinato alla terra previsto sono disponibili
presso il "Central Bureau for Astronomical Telegrams". Per questo è
stati messi a punto dei sistemi di monitoraggio con il
compito d tenere d'occhio questi massi, per poter prevedere molto per tempo una
loro possibile caduta sulla terra. Cosa che nel passato è già
avvenuta. Celebre è quella avvenuta in Siberia
alle 7:17 nella mattina del 30 giugno, 1908, dove una intera foresta fu
distrutta e il fenomeno fu visibile da 500 km di distanza e fu registrato dai
sismografi distanti sino a 1000 km. Il problema è preso molto sul serio dagli
scienziati, che stanno studiando un sistema di difesa per questo.
Altri asteroidi che hanno penetrato la nostra
atmosfera sono stati osservati dai satelliti e dai radar. Alcuni di questi di
piccole dimensioni hanno sfondato tetti delle case, di auto
ecc. Comunque, secondo le statistiche, cinque di questi oggetti su sei
finiscono in mare e sono registrati solo dagli strumenti dell'Aeronautica.
Altri fenomeni che stanno recentemente interessando il nostro pianeta, ci
ricordano in modo impressionante le profezie di Gesù: pensiamo all'uragano
Nino, alle inondazioni in Cina del Yang Tsen, che ha
già provocato 2000 morti e lasciato milioni di persone senza una casa, al
recente maremoto in Guinea che ha provocato oltre 5000 morti, ecc. Una cosa è
certa, oggi il ritorno di Cristo è più vicino di quando ci siamo convertiti al
Vangelo. Ci conviene raccogliere l'invito di Gesù, che ci esorta
ad essere pronti in qualsiasi momento, perché nessuno conosce il giorno e
l'ora.
È stato calcolato che i terremoti documentati fino ad oggi, hanno provocato la
perdita di circa tredici milioni di persone. I sismologi concordano sul fatto
che la frequenza dei terremoti, sta crescendo notevolmente e che il numero
delle loro vittime, é assai più alto ai giorni nostri di quanto non lo sia mai stato prima. Ma il
terremoto che il nostro testo menziona, in relazione con il sesto sigillo sarà
il più disastroso di tutti i tempi. Un sisma violento e catastrofico. Qualcuno
pensa che questo avvenimento messo in relazione con
l'oscuramento del sole e della luna, alluda ad un sisma causato da un
esplosione nucleare. La conferma verrebbe dal cielo che si ritrae come una
pergamena che si arrotola, tipico di un disastro nucleare.
Non dobbiamo dimenticare che Giovanni descrive dei fenomeni in
atto in un'epoca tecnicamente molto progredita, con dei termini che gli erano
offerti dalle conoscenze umane comuni al suo secolo. Anche nel profeta Isaia
troviamo un passo che preannuncia un simile giudizio Isaia
24:17-23 "Spavento, fossa, laccio ti sovrastano o abitante della
terra! Avverrà che chi fuggirà davanti alle grida di spavento cadrà nella fossa; chi risalirà dalla fossa resterà preso nel
laccio. Poiché si apriranno dall'alto le cateratte e le fondamenta della terra tremeranno. La terra si schianterà tutta: la terra si
screpolerà interamente, la terra tremerà, traballerà. La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una capanna. Il
suo peccato grava su di lei; essa cade e non si rialzerà mai più. In quel giorno il Signore punirà nei luoghi eccelsi l'esercito di
lassù e giù sulla terra i re della terra; saranno riuniti assieme, come si fa
dei prigionieri nel carcere sotterraneo; saranno rinchiusi nella prigione e
dopo molti giorni saranno puniti. La luna sarà coperta di rossore e il
sole di vergogna; poiché il Signore degli eserciti regnerà sul monte Sion e in
Gerusalemme, fulgido di gloria in presenza dei suoi
anziani".
Come reagiranno gli uomini a tutte queste calamità? Il mondo intero capirà che
questo é il giudizio di Dio. Nella loro angoscia tutti alzano la voce per
gridare ma non al Dio onnipotente. Si rendono conto che il tempo della grazia e
della salvezza è ormai trascorso ma malgrado ciò, non si convertiranno Apocalisse
6:15-17 "I re della terra, i grandi, i
generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero
nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce:
"Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui
che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran
giorno della sua ira. Chi può resistere?"
Gesù, ora il Salvatore del mondo sarà un giorno il giusto Giudice Giovanni 5:22,23 "Il Padre non giudica nessuno, ma ha
affidato tutto il giudizio al Figlio, affinché tutti onorino il Figlio come
onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha
mandato".
Al giorno della Sua grazia, segue il giorno della Sua
ira. Felice é colui che lo conosce come Salvatore e si
é rifugiato in Lui Giovanni 3:18 "Chi crede in lui non è giudicato;
chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito
Figlio di Dio".
Il credente nato di nuovo:
- Non verrà in giudizio Giovanni 5:24 "In verità, in verità vi
dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita
eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita".
- Non verrà condannato Romani 8:1 "Non c'è dunque più nessuna
condanna per quelli che sono in Cristo Gesù".
- Riceverà un regno che non sarà mai smosso Ebrei 12:28 "Perciò,
ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti e offriamo a
Dio un culto gradito, con riverenza e timore! Perché
il nostro Dio è anche un fuoco consumante".
Settimo sigillo: il terribile silenzio
Apocalisse 8:1,2 "Quando
l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa
mezz'ora. Poi vidi i sette angeli che stanno in piedi davanti a Dio e furono date loro sette trombe".
I giudizi descritti nel capitolo 6 sono già passati. Essi però sono solo
"il principio dell'inizio dei dolori" (Matteo 24:8).
Quest'intervallo può essere chiamato: "La calma prima della
tempesta", perché il settimo sigillo che é stato appena aperto, porterà
giudizi ancora più gravi annunciati dalle trombe degli angeli. Ora per noi è
più facile comprendere le parole di Gesù Matteo
24:21 "Perché allora vi sarà una Grande Tribolazione, quale non v'è
stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà".
A cosa andiamo incontro? A Gesù come Salvatore o come Giudice? Gli ultimi
giudizi della Grande Tribolazione sono rappresentati dalle "trombe e le
coppe", figure di nuove piaghe. Con esse termina
l'ira di Dio Apocalisse 15:1 "Poi vidi nel cielo un altro segno
grande e meraviglioso: sette angeli che recavano sette flagelli, gli ultimi,
perché con essi si compie l'ira di Dio".
La loro caratteristica é data dalla gravità con la quale Dio li riverserà sulla
terra. Limitiamoci solamente a nominare questi giudizi non essendoci
un'interpretazione certa e sicura di alcuni di essi Daniele
12:9,10 "Và Daniele, perché il significato delle parole di questa
profezia è nascosto e sigillato fino al tempo della fine. Molti viaggeranno
ogni dove e la conoscenza aumenterà. Nessun empio comprenderà queste parole ma
i savi capiranno negli ultimi giorni" (traduzione letterale).
Che cosa significano le trombe e le coppe? È
importante che ci rendiamo conto che il libro dell'Apocalisse è un racconto di
prima mano. Giovanni riferisce solo quello che vide ed udì Apocalisse 1:10 "Fui rapito dallo Spirito nel giorno del
Signore e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che
diceva..."
Come deve essere stato difficile per lui, con le conoscenze del suo secolo
trovare parole adeguate per la descrizione delle imprevedibili cose da lui
osservate. Questa serie di giudizi, si estendono a tutta la terra e precedono
il ritorno di Cristo Gesù. Considerando lo sviluppo di questi giudizi sia delle
coppe che delle trombe, siamo colpiti dalla loro analogia. Ciò non toglie che
vi sia qualche diversità tra loro.