Nella descrizione delle coppe abbiamo letto che la sesta coppa prosciugherà il gran fiume Eufrate e preparerà la via agli eserciti delle nazioni intenzionati a distruggere Israele (Apocalisse 16:12). Accadrà, infatti, che Satana, l’anticristo e il falso profeta, si uniranno e dalle loro bocche usciranno spiriti di demoni che faranno grandi segni e prodigi. Ancora una volta le nazioni saranno ingannate. I loro eserciti si raduneranno in battaglia per muovere guerra contro Israele Apocalisse 16:13,14 “E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente”.
Le nazioni piene di odio, progetteranno di sterminare il popolo di Dio Salmo 83:3,4 “Tramano insidie contro il tuo popolo e congiurano contro quelli che tu proteggi. Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione e il nome d'Israele non sia più ricordato!»
Tutte le nazioni si raduneranno contro Israele Zaccaria 12:3 “In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti e tutte le nazioni della terra si aduneranno contro di lei”.
In realtà lotteranno contro Dio Apocalisse 19:19 “E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito”.
Essi si incontreranno in uno dei campi di battaglia più famosi della storia, nella valle di Meghiddo talvolta chiamata pianura d’Isdraelon ed ora spesso chiamata col suo antico nome, la valle di Jezreel indicata nella Bibbia come Harmaghedon Apocalisse 16:16 “E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon”.
La parola Harmaghedon è composta da due parole: “Har” che significa montagna e “Meghiddo” che significa “sterminare” o “monte del massacro”.
Geograficamente é il nome di una città della Palestina che forma una cintura attraverso la Palestina, dal Mediterraneo al Giordano. Questa pianura, circondata da montagne è lunga 35 chilometri e larga 25. Qui s’incrociano le strade che collegavano un tempo l'Egitto a Babilonia e a Ninive, Gerusalemme a Tiberiade, a Damasco e ad Antiochia, conferendo loro una grande importanza strategica. Questo spiega perché questa pianura è servita come campo di battaglia per numerosi eserciti nel corso dei secoli, dal Faraone Totmes più di 15 secoli a.C. fino a Napoleone Bonaparte nel 1779. Si dice che Napoleone si sia fermato sopra la collina di Meghiddo e, guardando giù alla valle, abbia ricordato la celebre profezia dicendo: « ... tutti gli eserciti della terra si muoveranno per combattere qui...». Ebrei, persiani, saraceni, crociati, drusi, turchi, vi hanno condotto furiosi combattimenti.

Al tempo di Debora gli Israeliti riportarono una vittoria decisiva sui Cananei:
> Giudici 5:19-21: “I re vennero, combatterono; allora combatterono i re di Canaan a Taanac, presso le acque di Meghiddo; non ne riportarono un pezzo d'argento. Dai cieli si combatté: gli astri, nel loro corso, combatterono contro Sisera. Il torrente Chison li travolse, l'antico torrente, il torrente Chison”.
> 2Re 23:29: “Durante il suo regno, il faraone Neco, re d'Egitto, marciò contro il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia lo affrontò e il faraone, al primo scontro, lo uccise a Meghiddo”.
Qui morì anche Giosia cercando di impedire al Faraone Neco di invadere la Mesopotamia 2Cronache 35:20-22 “Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe restaurato il tempio, Neco, re d'Egitto, salì per combattere a Carchemis, sull'Eufrate; e Giosia marciò contro di lui. Ma Neco gli inviò dei messaggeri per dirgli: «Che c'è fra me e te o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra; e Dio mi ha comandato di far presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale è con me, affinché egli non ti distrugga». Ma Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travestì per assalirlo e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo”.
Giosuè racconta di battaglie quivi avvenute Giosué 17:11: “In Issacar e in Ascer, Manasse ebbe anche Bet-Sean con i suoi villaggi, Ibleam con i suoi villaggi, gli abitanti di Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di En-Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di Taanac con i suoi villaggi, gli abitanti di Meghiddo con i suoi villaggi: vale a dire tre regioni elevate”.

Meghiddo dunque è sempre stato un luogo di massacri.

Cosa accadrà quel giorno?

Nel libro di Gioele questa valle è chiamata la «valle di Giosafat». È la valle della decisione Gioele 3:2,9-14: “Io adunerò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat. Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia eredità, il popolo d'Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni e del mio paese, che hanno spartito fra di loro. Proclamate questo fra le nazioni! Preparate la guerra! Risvegliate i prodi! Vengano e salgano tutti gli uomini di guerra! C'è una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del Signore è vicino, nella valle del Giudizio”.
Secondo Zaccaria una terribile battaglia sarà combattuta intorno alla città di Gerusalemme. Sarà una guerra terribile:
> Zaccaria 12:2: «Ecco, io farò di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti; questo concernerà anche Giuda, quando Gerusalemme sarà assediata».
> Zaccaria 14:1,2: “Ecco, viene il giorno del Signore in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città”.

L'apostolo Giovanni predice che nel conflitto saranno uccise tante persone che il sangue giungerà ai freni dei cavalli per una distanza di 250 chilometri da nord a sud di Gerusalemme Apocalisse 14:20: “Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì tanto sangue che giungeva fino al morso dei cavalli, per una distesa di milleseicento stadi”.
Sembra incredibile! La mente umana non può concepire tanta crudeltà dell'uomo verso i suoi simili. Giovanni dice che tutte le città delle nazioni saranno distrutte Apocalisse 16:19: “La grande città si divise in tre parti e le città delle nazioni crollarono e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente”.

La Scrittura predice migliaia di morti:
- Isaia 24:1-6 “Ecco, il Signore vuota la terra e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti. Avverrà al sacerdote lo stesso che al popolo, al padrone lo stesso che al suo servo, alla padrona lo stesso che alla serva, a chi vende lo stesso che a chi compra, a chi presta lo stesso che a chi prende a in prestito, al creditore lo stesso che al debitore. La terra sarà del tutto vuotata sarà del tutto abbandonata al saccheggio, poiché il Signore ha pronunziato questa parola. La terra è in lutto è spossata, il mondo langue è spossato, gli altolocati fra il popolo della terra languono. La terra è profanata dai suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno violato il comandamento, hanno rotto il patto eterno. Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti ne portano la pena; perciò gli abitanti della terra sono consumati e poca è la gente che ne è rimasta”.
- Sofonia 1:14-18 «Il gran giorno del Signore è vicino; è vicino e viene in gran fretta; si sente venire il giorno del Signore e il più valoroso grida amaramente. Quel giorno è un giorno d'ira, un giorno di sventura e d'angoscia, un giorno di rovina e di desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, un giorno di squilli di tromba e di allarme contro le città fortificate e le alte torri. Io metterò gli uomini nell'angoscia ed essi brancoleranno come ciechi, perché hanno peccato contro il Signore; il loro sangue sarà sparso come polvere e la loro carne come escrementi. Né il loro argento né il loro oro potrà liberarli nel giorno dell'ira del Signore; ma tutto il paese sarà divorato dal fuoco della sua gelosia; poiché egli farà una distruzione improvvisa e totale di tutti gli abitanti del paese».