Il conflitto tende a mettere in
discussione tutto, e non tutti hanno voglia di giocarsi tutto...
Conflitti
Nessuno ha voglia di eccessi. La nostra civiltà è stata attraversata da così
tante ventate di fanatismi, che molti si affannano ad allontanare ogni
possibile ipotesi di confronto. Anche se certe
manifestazioni religiose danno enormemente fastidio, si è molto attenti a non
esagerare nelle reazioni.
L' Islam manifesta
caratteri violenti? Per alcuni, è meglio fare i "finti tonti". Per
altri, è meglio distinguere le "diverse anime" dell'
Islam. Gli illuministi si stringono nelle spalle: meglio evitare la
polemica. I religiosi sembrano aver stretto tra loro un patto di non
aggressione. Strane consorterie. Fatali ipocrisie.
Certo, ogni religione
ha risvolti deliziosi. C' è un Islam delizioso. Si
potrebbe dire che c' è anche un Cattolicesimo delizioso, un Protestantesimo
delizioso, e così di seguito. Ma poi ci sono risvolti
per nulla deliziosi. Li si trova nell' Islam, nel
Cattolicesimo, nel Protestantesimo, e via discorrendo. Il conflitto tende a
mettere in discussione tutto, e non tutti hanno voglia di giocarsi tutto.
Meglio ripiegare verso posizioni più fluide.
All' orizzonte sembra
stagliarsi una strana tendenza all' omologazione. Essa
avanza attraverso la relativizzazione dei valori, la
riduzione dei contrasti, lo stemperamento delle differenze. Si nutre della
vaghezza delle parole, per intercettare i sentimenti dominanti e rendere più
appetibili le posizioni opposte. C' è persino un Evangelismo che sembra
compatibile con il Cattolicesimo.
Ci si deve chiedere se
le difficoltà dell' evangelizzazione non siano in
qualche misura collegabili anche a questo clima. Pressappochismo dottrinale,
rigidezza etica, clima romantico
tutto questo allontana il confronto.
Molti benpensanti sono
seccati dall' idea di "scontro di civiltà"
(Samuel Huntington). Non persuade neppure chi cerca
di correggere il tiro parlando solo di scontro tra laici ed estremisti (Michael Walzer). Sicuramente, rimane una certa perplessità
davanti a certe de- generazioni; ma è possibile incanalare la furia? Che fare del fanatismo? Fare gargarismi con il termine
"dialogo"non appiana le difficoltà. Certe ammissioni non risolvono i
conflitti; le negazioni neppure. I negatori del conflitto sono quelli che
respingono l' idea stessa di sistema culturale-
religioso. Sono quelli che si nutrono di conflitti marginali e superflui.
Allora sì che si fanno avanti! Sono i sublimi combattenti della cultura o gli
ostinati combattenti del nulla.
Ma la negazione non è
una soluzione. E poi, basta vedere le discriminazioni
e le denigrazioni verso gli evangelici
Se ne vedranno ancora delle belle! I
conflitti vanno riconosciuti e ricondotti in una cornice utile.
Ecco tre semplici
picchetti.
C' è un conflitto. Non
serve negarlo. Fare gargarismi con la parola "dialogo" è
insufficiente. Bisogna trovare una cornice adeguata. E la situazione attuale
rende ancora più viva l' esortazione del Signore a
confrontarsi con ogni realtà, per invitare all' ubbidienza della fede ogni
persona, civiltà, popolo, nazione.
P.B.