I grandi
numeri del pentecostalismo e in particolare della
prima ondata pentecostale si spiegano in particolare con il successo delle
missioni in Africa, Asia e America Latina. Un quarto dei pentecostali che
aderiscono alle denominazioni della prima ondata si trova oggi in America
Latina. Quando si legge di seimila o anche di ottomila
cattolici latino-americani al giorno (più o meno praticanti) che passano
a un nuovo movimento religioso o a una setta occorre immediatamente
precisare che a prescindere dalla difficoltà di verificare queste cifre, che
comunque non sono troppo lontane dal vero i nove decimi di questi
ex-cattolici aderiscono a una denominazione o a una comunità pentecostale, per
cui luso del termine setta è particolarmente inopportuno. Ma a questo
proposito occorre dissipare un altro mito: non si tratta in maggioranza di
latino-americani che, affascinati dallamerican way of life (quando non
comprati a suon di dollari), aderiscono a una
denominazione statunitense. Certo, denominazioni come le Assemblee di Dio che
peraltro concedono una notevole autonomia alle organizzazioni nazionali che si federano con la comunità-madre statunitense hanno
ottenuto risultati missionari molto significativi in America Latina. Ma non è
lontano il giorno e in paesi come il Brasile è già venuto in cui la
maggioranza dei pentecostali latino-americani non apparterranno
a denominazioni che hanno la loro sede negli Stati Uniti ma a gruppi
indigeni, spesso fondati da pastori che vogliono precisamente affermare le
caratteristiche nazionali di un pentecostalismo
autoctono e che rifiutano qualunque subordinazione o direzione dagli Stati
Uniti.
Il mito di un protestantesimo che cresce in America Latina esclusivamente
grazie ai dollari statunitensi è entrato in crisi proprio
di fronte ai successi di un vigoroso pentecostalismo
indipendente. Gli stessi osservatori legati alla teologia della liberazione
che avevano denunciato una cospirazione politica degli
Stati Uniti dietro linvasione delle sette (unespressione che spesso
identifica impropriamente lavanzata pentecostale) oggi propongono qualche
distinzione. Già nel 1993 José Miguez
Bonino distingueva tra il protestantesimo latino-americano tradizionale (con
riferimento soprattutto a denominazioni del secondo protestantesimo, in
particolare battiste), mera ombra di una fede straniera, e il pentecostalismo latino-americano che sarebbe
un protestantesimo nuovo, unautentica espressione dello stesso ethos
del contesto e della cultura latino-americana. Secondo Miguez
Bonino, gli studiosi seri oggi non sottolineano più
limportanza di unassistenza dallestero né parlano di una invasione straniera con riferimento al pentecostalismo
latino-americano (intervista registrata a Buenos Aires nel gennaio 1993, cit.
in Douglas Petersen, The Formation of Popular, National, Autonomous Pentecostal Churches in Central America, Pneuma:
The Journal of the Society for Pentecostal
Studies, vol. 16, n. 1, primavera 1994, pp. 23-48
[p. 29]).
In America Latina tradizionalmente gli specialisti distinguono tre forme di pentecostalismo: uno legato alle denominazioni
statunitensi; uno autoctono, che conserva le dottrine
e lo stile di Chiese degli Stati Uniti da cui però si è reso autonomo sotto il
profilo organizzativo; e uno interamente locale, nato sulla base di esperienze
carismatiche dei fondatori o di rivelazioni private, talora con caratteristiche
teologiche peculiari che avvicinano alcuni gruppi (pure sorti in ambiente
inequivocabilmente pentecostale) ai movimenti profetici e messianici di origine
cristiana. Fra i movimenti del terzo tipo i più rilevanti
oggi con uno sviluppo internazionale anche al di fuori dei paesi e
perfino del continente di origine sono Mita, fondato nel 1940 a Portorico da Juanita Garcia Peraza (1897-1970), che considera la sua fondatrice come
inabitata in modo del tutto particolare dallo Spirito Santo; e soprattutto La
Luz del Mundo messicana e
la Congregazione Cristiana Popolo di Dio paraguayana,
presenti anche in Italia. Un altro esempio spettacolare di pentecostalismo
autoctono latino-americano con caratteristiche peculiari è la Chiesa Universale
del Regno di Dio brasiliana.
Proprio questultimo esempio conferma come la
tripartizione classica dei movimenti pentecostali latino-americani non deve essere
intesa in modo rigido: la Chiesa Universale presenta elementi sia del secondo
che del terzo tipo. Quanto al primo, anche allinterno dei gruppi che fanno
riferimento a denominazioni statunitensi lautonomia delle comunità nazionali e
perfino delle congregazioni locali è vigorosamente
sottolineata; il legame con la denominazione-madre negli Stati Uniti si riduce
spesso alla presenza di un numero estremamente ridotto di missionari, e a
contatti poco più che occasionali. La latinizzazione
del pentecostalismo nellAmerica Latina sembra così
in realtà in fase avanzata in tutti e tre i segmenti che lo compongono.
Fenomeni di inculturazione
dello stesso tipo si verificano in Africa, in Asia e in alcuni paesi europei,
senza tuttavia che in queste aree il pentecostalismo
autoctono abbia per il momento prodotto fenomeni di proporzioni simili a quelli
latino-americani. In Asia è sorta la più grande
congregazione pentecostale locale del mondo, guidata a Seoul
da Paul Yonggi Cho, con oltre seicentomila membri. Questo fenomeno si
situa tuttavia tra la seconda e la terza ondata del pentecostalismo
e non propriamente nella prima. Quanto allAfrica, costituisce oggetto di
unampia discussione su cui non ci è possibile
dilungarci che riguarda soprattutto i rapporti fra le Chiese pentecostali e
le Chiese iniziate da africani, o Chiese africane indipendenti. Alcuni gruppi
africani sulla cui natura pentecostale non sussistono
dubbi sono comunque presenti anche in Italia e sono
trattati in una scheda separata.
B.: SullAmerica Latina cfr. Manuel J. Gaxiola-Gaxiola,
Latin American Pentecostalism: A Mosaic
within a Mosaic, Pneuma: The Journal of the Society for Pentecostal Studies, vol. 13, n. 2, primavera 1991, pp. 107-129;
per un quadro generale cfr. David Stoll, Is Latin America
Turning Protestant? The Politics of Evangelical Growth, University of California Press,
Berkeley-Los Angeles-Londra 1990; David Martin, Tongues of Fire. The
Explosion of Protestantism in Latin America, Basil Blackwell, Oxford 1990;
Erik Camayd-Freixas, The Cult of the Goddess Mita on the Eve of a New
Millennium: A Socio-Anthropological Look at a Caribbean Urban Religion, Latin
American Issues, 13/1 (1997); R. Andrew Chesnut, Born Again in Brazil. The
Pentecostal Boom and the Pathogens of Poverty, Rutgers University Press,
New Brunswick (New Jersey)-Londra 1997; Idem, Competitive Spirits. Latin
Americas New Religious Economy, Oxford University Press, New York-Oxford
2003.
Chiesa pentecostale Dio è Amore
I missionari brasiliani predicano in case private
Fra le grandi Chiese pentecostali brasiliane che nascono direttamente o
indirettamente dal risveglio originariamente promosso dai missionari italo-americani Luigi Francescon
e Giacomo Lombardi cè O Brasil
Para Cristo, che conta circa due milioni di membri. I suoi missionari si sono
spesso resi indipendenti, creando nuove denominazioni: uno sviluppo che O Brasil Para Cristo considera una moltiplicazione positiva e non una forma di insuccesso. Un cammino di questo
genere porta alla fondazione, il 3 giugno 1962, della Igreja Pentecostal Deus é Amor
da parte di David Martins de Miranda,
missionario della Chiesa O Brasil Para Cristo. Miranda che guida tuttora la nuova denominazione
attribuisce la decisione di fondarla a una visione del
2 novembre 1961, in cui Dio si manifesta: Mio servitore, non temere le lotte,
perché ti ho scelto per una grande opera che debbo compiere per mezzo tuo.
Molti si leveranno contro di te ma non prevarranno. Quanto a quelli che saranno
con te, Io sarò con loro. Ma quelli che saranno contro
di te, Io sarò contro di loro (Gen 12, 3). Per
questo non temere le lotte e persecuzioni, perché una grande opera
debbo fare per mezzo tuo. Invierò popoli e nazioni perché attraverso di te
siano curati da me. Dio rivela infine il nome della nuova Chiesa: Deus é
Amor. La predicazione ha successo, e attualmente la
Chiesa nota per i suoi raduni di massa negli stadi di calcio brasiliani
conta 8.140 congregazioni locali in 136 paesi. Una missione italiana a Ercolano era iniziata nel 1998,
ma la sede non è oggi più presente. Missionari brasiliani visitano ancora
periodicamente lItalia e sono alla ricerca di un nuovo luogo dove fondare una
Chiesa, probabilmente sempre nellhinterland napoletano.
B.: David Martins Miranda,
Missionário David Miranda, Igreja
Deus é Amor, San Paolo (Brasile) s.d.
Il pastore Roselen Boerner
Faccio nasce a Campinas, in
Brasile, l11 maggio 1969. Giovanissima ha unesperienza spirituale intima con Gesù Cristo che cambia la sua vita e quella della sua
famiglia. Da tale esperienza nasce un forte slancio
verso la predicazione, dapprima rivolta a giovani e poi a platee sempre più
eterogenee e numerose. A diciannove anni, in seguito a
un viaggio in Italia, sente la chiamata a rimanervi per svolgervi il suo
ministero. Più tardi, durante uno dei suoi soggiorni in Brasile, viene ordinata pastore e, a Milano, fonda nel 1994 il
Ministero Sabaoth in base alla chiamata ricevuta da
Dio di formare guerrieri per la battaglia spirituale per il Dio degli
eserciti (Javeh Sabaoth,
1 Sam 4,4). Dalla fondazione, la Chiesa si
sviluppa grazie alle molteplici iniziative di evangelizzazione,
pensate al fine di conquistare la nazione italiana per Gesù
Cristo.
B.: Il sunto dei principali temi di fede è consultabile sul sito Internet
della Chiesa.
Al ricco panorama del pentecostalismo brasialiano si è aggiunta nel 1988 la Igreja
Evangelica Avívamento da Fé
(Chiesa Evangelica Ravvivamento della Fede), fondata dal pastore Dejair Batista Silvério, che ha
oggi la sua sede principale presso un tempio capace di accogliere circa tremila
persone a Osasco, nello
Stato di San Paolo.
Il fondatore è oggi coadiuvato dalla seconda moglie Marli
Silvério e dalle quattro figlie, e a lui fanno capo
oltre un centinaio di comunità in Brasile e altre in Argentina, Paraguay, Perù, Stati Uniti, Giappone, Spagna, Portogallo e Svizzera.
In Italia vi è per ora una sola comunità a Milano. La dottrina è quella
classica del pentecostalismo latino-americano, e il
ministero propone una particolare attenzione alla musica e al canto.
Fra i partecipanti al risveglio pentecostale della
California negli anni 1910 ci sono diversi portoricani, alcuni dei quali
emigrano nelle Hawaii. È da questultimo arcipelago
che missionari pentecostali portoricani arrivano a Portorico, nel 1916. Negli
anni seguenti sono fondate diverse Chiese, fra cui la Chiesa di Dio
Pentecostale - Movimento Internazionale, che inizia le attività ad Arecibo nel novembre 1921, anno in cui si dota di statuti
(rivisti successivamente nel 1951, 1965, 1981 e 2000),
ottenendo la registrazione presso la Segreteria di Stato portoricana il 13
febbraio 1922. La dottrina è pentecostale di tipo conservatore. Lespansione
internazionale è notevole, e oggi la Chiesa è presente in 37 paesi, con circa
2.500 Chiese e oltre 250.000 fedeli. Il nucleo più numeroso fuori
da Portorico (dove sono presenti 520 Chiese, un canale radiofonico e uno
televisivo) è quello degli Stati Uniti, dove come anche a Portorico e in
diversi paesi dellAmerica Latina la Chiesa gestisce pure scuole, seminari
teologici, orfanotrofi e centri di riabilitazione per tossicodipendenti. Nei
paesi in cui la Chiesa è in grado di sussistere autonomamente senza
contributi economici dalla sede internazionale (Organizzazione Generale) di
San Juan (Portorico) nascono organizzazioni
nazionali, che mantengono però una relazione con lOrganizzazione Generale. La
Chiesa pubblica a Portorico il periodico Evangelista Pentecostal,
e a livello internazionale la rivista Internacional
Pentecostal.
Nel 1994 arrivano in Italia i primi missionari il portoricano Carlos Juan Rivera
e la moglie italiana (convertitasi in Venezuela) Francesca Ciacia
, che si stabiliscono a Prato. Il reverendo Rivera è
una figura importante nelle missioni della Chiesa di Dio Pentecostale Movimento
Internazionale: dopo una prima esperienza missionaria a Cuba (1949), fonda successivamente le prime Chiese a Panama (1952), in Colombia
(1963), in Ecuador (1967); lavora quindi in Venezuela (1970) e nel 1975 fonda
la Chiesa di Los Angeles. Nel 1998 il reverendo Rivera
e la moglie si ritirano a Orlando (Florida), dove
vivono tuttora, sostituiti dal reverendo Julio C. Pola Rivera e dalla moglie Vaneliz Vales, entrambi
portoricani. Nel 1999 Pola
registra legalmente la Chiesa italiana. Nello stesso anno Pola,
con Clemente Lombardi e altri fedeli di Prato, fonda la Asociación Cesto de Amor, con scopi evangelistici
e di assistenza nei confronti delle famiglie povere della zona. Lo stesso Clemente Lombardi succede a Pola
nel 2004. I fedeli italiani sono una trentina. Il
locale di culto è sito in Prato, Via F. Ferrucci 402.
B.: Sulla storia: David Ramos, Historia
de la Iglesia de Dios Pentecostal M.I., Una Iglesia Ungida Para Hacer Misión, Editorial Pentecostal, Puerto Rico 1992; Avelino Faría, O
Avivamento Na História da Igreja, Mobidique, Lisbona 1996. Sulla dottrina:
Wilfredo Calderón (a cura del Comité
de Educación Cristiana de la Iglesia
de Dios Pentecostal M.I.), Esto Aprendimos, Vivimos, Predicamos, Editorial Pentecostal, Puerto Rico 1987.
Nel luglio 1977 Edir Macedo,
un ex funzionario pubblico che aveva fatto parte di diverse denominazioni
pentecostali, si sente chiamato allattività evangelica a tempo pieno e, con quattro
amici, acquista la sede di unagenzia di pompe funebri ad Aboliçâo,
alla periferia Nord di Rio de Janeiro, trasformandola in Chiesa. La crescita è
inizialmente lenta; i seguaci nei primi anni non sono più di un centinaio, ma Macedo si rende conto dellimportanza della radio (che in
Brasile non è stata completamente soppiantata dalla televisione). Inizia ad
acquistare un programma di dieci minuti dallemittente Rádio
Metropolitana di Rio, cui fa seguire un analogo programma presso Rádio Cacique a San Paolo. Il
successo è rapidissimo, e permette a Macedo di
passare dallordine dei minuti a quello delle ore, e infine di acquistare e
fondare radio proprie, poi quotidiani e reti televisive
(è del 1990 lacquisizione del network brasiliano TV Record), creando un
impero delle telecomunicazioni che dal Brasile si estende al Mozambico e al
Portogallo e ad altri paesi.
Con una strategia simile a quella dei telepredicatori
americani, la denominazione di Macedo chiamata Igreja Universal do Reino de Deus (IURD) cresce fino agli attuali sei milioni
di membri, con oltre duemila luoghi di culto in quarantasei paesi. La teologia
di Macedo parte dal pentecostalismo
classico (nella sua versione brasiliana), ma include elementi del Movimento
della Fede e uninsistenza sulla possessione diabolica, sullattività demoniaca
come responsabile delle malattie, dellinfelicità e della povertà, e sugli
esorcismi. Questo pentecostalismo di terza ondata
che alcuni specialisti brasiliani chiamano post-pentecostalismo
, fortemente radicato nella religiosità popolare, si
coniuga con un violento anticattolicesimo. In questo clima nasce lincidente
dellottobre 1995, quando il vescovo Sérgio Von Helder, che guida la IURD a
San Paolo, prende a calci in diretta durante un programma televisivo
una statua di Nostra Signora Aparecida,
patrona del Brasile cattolico. La reazione popolare è immediata, con
manifestazioni, violenze e minacce di attentati contro
templi della IURD. Macedo presenta le sue scuse alla
Chiesa cattolica, ma lincidente è parte di una lunga scia di polemiche.
In retrospettiva, si può dire che queste abbiano avuto una svolta nel 1990
con lacquisto di TV Record, e linizio di una polemica non solo contro la
Chiesa cattolica, ma anche contro la potente televisione brasiliana TV Globo,
accusata di pregiudizi anti-evangelici e di immoralità.
Ne nasce una guerra santa, seguita con curiosità dalla stampa brasiliana,
durante la quale TV Record disturba seriamente TV Globo (peraltro la quarta
stazione televisiva più grande del mondo) sottraendole i diritti sulle partite
del campionato di calcio paulista e rispondendo allo
sceneggiato televisivo Decadência (dove si
rappresenta un vescovo pentecostale corrotto e peccatore, Mariel,
unovvia caricatura di Macedo) con una
contro-fiction chiamata Chantagem
(ricatto), la storia di un imprenditore brasiliano che eredita una catena
televisiva dal padre e prospera grazie ai suoi rapporti ambigui con la
dittatura militare (una trama dove i riferimenti al proprietario di TV Globo,
Roberto Marinho, non possono sfuggire a nessun
telespettatore brasiliano). Nel frattempo, accusato di evasione
fiscale, Macedo ha trascorso dodici giorni in
carcere, ed è stato oggetto di ulteriori attenzioni da parte dei pubblici
ministeri; in sede processuale, la maggioranza delle sentenze gli sono peraltro
state favorevoli. In ogni caso, Macedo
passa oggi la maggior parte del suo tempo nella casa di Purchase
(New York).
In teoria, Macedo è solo uno dei trenta vescovi
che fanno parte del Consiglio Mondiale dei Vescovi, che regge
la IURD; in pratica, la sua qualità di fondatore e di principale autore dei
testi della Chiesa gli conferisce un ruolo unico. Alle polemiche, la IURD ha
risposto anche con una presenza politica e con lelezione in Brasile di
deputati, senatori e dirigenti dipartito membri della Chiesa, fra cui José Alencar, che nel gennaio
2003 è diventato vice-presidente del Brasile, e
Roberto Mangabeira Unger, che nellottobre 2007
ha assunto la carica di Ministro degli Affari Strategici nel governo del
presidente Luiz Inácio Lula da
Silva. A fronte di questi successi politici, la IURD ha dovuto patire la
scissione, dovuta a questioni sia teologiche sia personali, della Chiesa
Mondiale del Potere di Dio, diretta dallapostolo (ed ex-vescovo della IURD)
Valdomiro Santiago e che conta su oltre cinquecento luoghi di culto in sei
Paesi (ma non è per ora presente in Italia). Il culto della IURD rumoroso,,
drammatico (il parallelo con il teatro è stato proposto da molti osservatori
accademici), e punteggiato da numerose collette e richieste di denaro provoca
ulteriori reazioni, tanto più in Europa dove spesso senza vera conoscenza del
contesto pentecostale brasiliano si usano semplicemente contro la IURD i
tipici argomenti del movimento anti-sette. Nelle grandi città internazionali,
la IURD acquista di solito cinema pubblici, e li
riconverte in chiese. A Los Angeles si tratta dello storico One Million Dollar Theater a Hollywood, a Porto del teatro Coliseu,
a Londra della Brighton Academy
Concert Hall. Se il panorama multireligioso
di Hollywood fa sì che non ci si stupisca molto neppure della IURD (situata,
fra laltro, quasi di fronte alla sede internazionale della Chiesa di Scientology), in altre città le cose vanno diversamente. La
notizia che una setta ha acquistato uno dei grandi cinema o teatri cittadini suscita manifestazioni pubbliche, e nel caso di Porto, un
vero e proprio assedio. A Parigi dopo un acquisto simile le proteste sono
guidate dallo stesso sindaco della capitale francese, e la vicenda gioca un
ruolo nella legge anti-sette votata dalla Camera francese il 30 maggio 2001.
La IURD trova, certo, oppositori anche nel mondo evangelico e pentecostale brasiliano
dove la sua propaganda militante e drammatica non piace
a tutti. Trova peraltro anche sostenitori, convinti che un movimento non troppo
dissimile rispetto a decine di altri che da decenni vivono e prosperano in
Brasile sia demonizzato soprattutto per essere
riuscito a inserirsi con successo nel circolo chiuso del potere
radiotelevisivo. In Europa le stesse controversie e gli stessi argomenti sono
ripresi nel contesto della polemica sulle sette, che
aumenta ulteriormente le tensioni. Tutto questo, peraltro, non sembra
rallentare né la crescita della IURD, che appare inarrestabile, né un suo
processo di protestantizzazione, notato da alcuni
specialisti brasiliani, cioè il tentativo di moderare
alcuni aspetti particolarmente controversi e dialogare con altre componenti del
mondo evangelico e pentecostale. In Europa, al di fuori della penisola iberica,
le comunità principali della IURD sono in Olanda, Francia, Inghilterra e
Italia, paese questultimo in cui la comunità è presente dal 1994. La sede principale è a Roma e si trova
nella zona di Torpignattara dove opera tutti i giorni
della settimana come Centro daiuto e Chiesa Cristiana dello Spirito Santo
oltre a seguire un calendario di attività liturgiche
quotidiano.
Negli anni 2000 lattività italiana ora guidata dal vescovo Marcello Brayner, residente a Roma ha conosciuto un notevole
sviluppo, culminato con lapertura il 14 novembre 2004 a Milano di un nuovo
luogo di culto (Via Padova 98/A) in grado di ospitare fino a quattrocento
persone. Un terzo luogo di culto si trova a Napoli, mentre a Torino e a Mantova
i fedeli si trovano in sale dalbergo, secondo modalità
operative tipiche della IURD e con cui era iniziata anche lattività a Milano.
Il numero totale di aderenti e frequentatori dei locali
di culto italiani sfiora il migliaio. A Roma è molto visibile anche lattività
della branca caritativa A.B.C. (Associazione Benefica Cristiana). In Italia,
pur conducendo le proprie attività in modo del tutto separato dalle altre
comunità di orientamento pentecostale, la IURD sembra
finora sfuggita alle polemiche che ne hanno accompagnato i progressi in altri
paesi.
B.: Edir Macedo ha
pubblicato numerose opere, fra cui si possono segnalare: Vida com abundância, Editora Gráfica Universal, Rio de Janeiro 199010; Apocalipse hoje, Editora Gráfica Universal, Rio de Janeiro 19903; Aliança com Deus, Editora Gráfica Universal, Rio de Janeiro 19932. Le fonti
secondarie sono in maggioranza critiche: un certo
approfondimento teologico si trova nel testo in svedese (con riassunto in
spagnolo) di Anders Ruuth, Igreja Universal do Reino de Deus. Gudsrikets Universella Kyrka, en brasiliansk kyrkobildning, Almqvist & Wiksell International,
Stoccolma 1995, mentre dal punto di vista etnologico cfr. Marion Aubrée, La diffusion
du pentecôtisme brésilien en France et en Europe: le cas de lI.U.R.D., in
Christian Lerat - Bernadette Rigal-Cellard (a cura di), Les Mutations
transatlantiques des religions, Presses Universitaires de Bordeaux,
Bordeaux 2000, pp. 149-157. Nelle comunità italiane oltre a volantini è
distribuito un giornale bimestrale in italiano, Il Fatto, prodotto dalla
stessa comunità di Via Guido Cora e un giornale in francese, Le Jour, pubblicato a Parigi.
Eusebio Joaquín González
(1891-1964) nasce a Colotlán, nello Stato messicano
di Jalisco, nel 1891. Arruolato nellesercito
costituzionalista, partecipa alla rivoluzione messicana nelle file dellala più
giacobina e anticlericale. Nel 1926 aderisce a una Chiesa pentecostale. Poco dopo, lascia lesercito e va
a vivere con la moglie nella casa dei due pastori che lo avevano
convertito e che si facevano chiamare semplicemente Saulo e Silas, a Monterrey. Qui secondo
il suo racconto il 6 aprile 1926 riceve da Dio in visione il nome di Aarón e il comando di recarsi a
piedi a Guadalajara per fondare la Chiesa La Luz del Mundo. Durante il cammino
verso Guadalajara predica e cerca
di reclutare qualche fedele, ma è maltrattato e ripetutamente arrestato.
Finalmente, il 12 dicembre 1926 arriva a Guadalajara
e spostandosi da un locale allaltro raduna un piccolo numero di seguaci,
nonostante la prevedibile opposizione dei cattolici e quella non meno viva
delle comunità protestanti già esistenti, che temono la concorrenza del nuovo
movimento.
Finalmente, nel 1934, Aarón
riesce a fondare la Chiesa La Luz del Mundo, con sede nel quartiere popolare di San Juan de Dios. Ulteriori
rivelazioni che dichiara di avere ricevuto da Dio permettono ad Aarón di strutturare la Chiesa intorno a due
caratteristiche che mantiene ancora oggi: una struttura gerarchica piramidale,
e lobbligo della riunione di preghiera quotidiana per i fedeli. Non tutti sono daccordo, e ne nasce qualche scisma (il più
importante, nel 1942, dà vita al movimento El Buen Pastor, tuttora esistente).
Nel 1943 un anno dopo lo scisma di El Buen Pastor
Aarón si ribattezza da solo, sia perché dubita
della validità del battesimo precedentemente ricevuto, sia per segnalare il
carattere autoctono e indipendente della nuova Chiesa, che non deriva la sua
autorità da Chiese precedenti né da missioni straniere. Grazie a unintensa attività missionaria, la Chiesa prospera. Nel 1952 Aarón può acquistare
quattordici ettari in una zona alla periferia orientale di Guadalajara
che chiama Hermosa Provincia. Qui si trasferisce la
gran parte dei circa duemila fedeli della Chiesa residenti a Guadalajara, che danno vita a una
vera e propria colonia, autoctona anche dal punto di vista economico. Fin da
questo periodo, La Luz del Mundo
insiste sul suo carattere nazionale e messicano, e collabora strettamente con
il Partito Rivoluzionario Istituzionale (P.R.I.), partito di governo fino allanno 2000, anticlericale e ostile alla Chiesa cattolica.
Aarón muore il 9 giugno 1964, onorato dai suoi
fedeli e dalle autorità politiche. Gli succede per suo volere il figlio
minore Samuel Joaquín Flores (1937-), mentre le
spoglie del fondatore sono deposte nel Giardino del Getsemani,
che sorge nel cuore della Hermosa
Provincia. Sotto la guida del nuovo dirigente, La Luz
del Mundo sviluppa una sorprendente attività
missionaria in Messico e allestero. I membri sono meno di cinquantamila alla
morte di Aarón,
settantacinquemila nel 1972, diversi milioni oggi (osservatori esterni parlano
di due milioni, pubblicazioni interne di cinque).
In Italia, dove il nome utilizzato (traduzione del nome completo in
spagnolo) è Chiesa del Dio Vivente Colonna e Sostegno della Verità La Luce del
Mondo, la prima Chiesa è aperta nel 1996 a Venezia, la seconda a Roma nel 1998
dove ora si contano tre luoghi di culto, di cui uno
chiamato tempio sulla Tuscolana. Un nucleo più
piccolo esiste a Napoli, e attività missionarie sono svolte a Belluno e Cortina
dAmpezzo (Belluno). Simbolo della prosperità della Luz
del Mundo sono i grandi templi: quello della Hermosa Provincia,
completato nel 1993, costituisce uno dei maggiori se non il maggiore (sul
punto esistono controversie) edificio di culto dellAmerica Latina, e come
scrive unedizione speciale Templos del 14 agosto 1993
della Revista La Luz
del Mundo testimonia allumanità che la Hermosa Provincia è la capitale mondiale della vera fede
cristiana.
Affermazioni di questo genere, evidentemente, suscitano anche reazioni. La
Chiesa battezza nel nome di Gesù Cristo e dà
unimportanza particolare alle visioni e rivelazioni del proprio fondatore.
Peraltro, le ragioni di contrasto non sono principalmente di carattere
teologico. Si riferiscono piuttosto allesclusivismo, che tende a identificare
la vera fede cristiana con la sola Luz del Mundo, e con il carattere di istituzione totale delle
colonie dove molti dei fedeli tendono a vivere, regolando il ritmo
dellesistenza non solo sulla preghiera comune e quotidiana ma anche sulla
supervisione che (tramite appositi ministri) le
autorità della Chiesa svolgono nei confronti delle diverse attività personali. Se le polemiche dei movimenti anti-sette laici e contro le
sette cattolici e protestanti sono, in un certo senso, endemiche, nel 1997 il
tono diventa più violento. Dopo i suicidi del culto dei dischi volanti Heavens Gate nella vicina California,
la stampa locale si chiede se vicende simili possano avvenire in Messico. Il
biologo e teologo Jorge Erdely,
direttore del Centro de Investigaciones del Instituto Cristiano de México punta il dito sulle presunte potenzialità suicide
de La Luz del Mundo. Ne
segue una violenta polemica, con lintervento di teologi, sociologi,
giornalisti e deputati, nel corso della quale se le prospettive di un
suicidio collettivo appaiono pretestuose riemergono vecchie accuse di abusi sessuali che coinvolgono lo stesso fondatore e il
suo successore. Il fatto che nella polemica intervengano
a sostegno della Luz del Mundo
esponenti importanti del partito P.R.I. mostra come la posta in gioco
almeno in Messico (mentre nei paesi di missione leco di queste controversie è
modesto) sia non soltanto religiosa ma anche, se non soprattutto, politica.
B.: Informazioni sulle attività della Chiesa si ricavano dalla Revista La Luz del Mundo. La letteratura secondaria è prevalentemente
polemica; fa eccezione il saggio di carattere sociologico di Renée de la Torre, Los hijos de la luz. Discurso, identidad y poder en La Luz del Mundo, ITESO - CIESAS - Universidad
de Guadalajara, Città del Messico - Guadalajara 1995. In italiano cfr. lopuscolo 5 milioni già
seguono la Luce
, Chiesa del Dio Vivente Colonna e Sostegno della Verità La
Luce del Mondo, Mestre (Venezia) s.d.
Leonor Paredes
(Fratello José, 1898-1970) nasce a Villarica, in Paraguay. Nel 1940 riceve il battesimo dello
Spirito Santo; si trasferisce quindi in Argentina dove esercita per ventanni un ministero di predicazione e vita cristiana. Ispirato da segni profetici, nel 1963 decide di ritornare in
Paraguay, approfittando della Legge di Rimpatrio che fissa condizioni
favorevoli per il ritorno in patria dei paraguayani
emigrati allestero. Fonda la comunità del Pueblo de Dios
(Popolo di Dio) nella località di Repatriación, a
circa 250 chilometri da Asunción, dove si
trasferiscono inizialmente ventidue famiglie. La teologia e lo stile di vita
comunitario sono di matrice pentecostale, sia pure con
caratteristiche peculiari, compresa uninsistenza sulla demonologia e sul
celibato, che è praticato da molti dei membri che vivono in comunità pur non
essendo una via esclusiva né obbligatoria. Il Popolo di Dio insiste sui
miracoli, sulle profezie, sul valore profetico dei sogni, sul ruolo carismatico
del fondatore e dei suoi successori. Propone in particolare la Chiave di Orazione, nel corso della quale una formula di preghiera
(Dio mio, nel nome di Gesù Cristo, distruggi dal mio
corpo tutti gli spiriti immondi, purificami il cuore col Tuo Santo Fuoco
Purificatore, e riempilo con la Santa Grazia dello Spirito Santo) è ripetuta
per sette volte, in ginocchio, seguita da un colloquio con Dio.
Fratello José muore nel 1970; gli succede come
Anziano Principale Mariano Bobadilla (Fratello
Luca, 1915-1991), che si era convertito dopo essere stato guarito da una serie
di gravi malattie grazie alla Chiave di Orazione del
Fratello José a Laguna Blanca
(Argentina) nel 1946. Il mandato di Fratello Luca che coincide in parte con
la dittatura in Paraguay del generale Alfredo Stroessner
(nato nel 1912, al potere dal 1954 al 1989 e morto in esilio nel 2006) è
particolarmente difficile. Accusato di essere una setta e sospettato di
comunismo a causa della sua esperienza di vita comunitaria, il Popolo di Dio
è sottoposto a una serie di persecuzioni e diversi
dirigenti, compreso Fratello Luca, sono arrestati. La congregazione riesce a
sopravvivere grazie al professor Carlos Marcial Russo Cantero, avvocato, uomo politico e professore
di diritto allUniversità Nazionale di Asunción, che non solo difende con successo Fratello Luca e
altri dirigenti, ma conquistato dal loro messaggio si converte alla fede
del Popolo di Dio aderendo alla comunità Santo Domingo Libertador
di Lambare, presso Asunción,
la più grande comunità del Popolo di Dio dopo la Central
di Repatriación.
In questa stessa comunità muore Fratello Luca, nel 1991. Gli succede
Severiano Estigarribia (Fratello Elia, 1931-1995).
Sotto il suo mandato, la comunità ottiene il riconoscimento della personalità
giuridica in Paraguay con decreto presidenziale n. 14.336 del 28 luglio 1992.
Fratello Elia muore inaspettatamente nel 1995; è nominato come Anziano
Principale Andrés Fretes
(Fratello Juan, conosciuto in Italia anche come
Fratello Giovanni), nato nel 1941 e che si è segnalato come infaticabile
missionario in Brasile (il principale terreno di espansione
del Popolo di Dio insieme allArgentina, Uruguay, Colombia e allItalia). Nel
1996 nasce la cooperativa COPROSA (Cooperativa Multiactiva
de Producción, Servicios Públicos, Consumo, Ahorros y
Crédito San Andres Ltda.), che inquadra molte delle attività economiche del
Popolo di Dio.
La vita quotidiana dei membri nella Central oggi
oltre cinquemila, fra i quali anche alcuni italiani prevede il canto, le
preghiere e il lavoro (soprattutto nei campi, dove si coltivano cotone, mais,
girasole e soia), seguendo regole di vita piuttosto austere che, insieme alle
peculiarità dottrinali e a un certo esclusivismo,
hanno offerto occasione a polemiche e controversie. La Central
ha un suo sistema scolastico che arriva fino al liceo, attività artistiche e
culturali (particolarmente teatrali improntate su temi spirituali), un sistema
ospedaliero, un ambulatorio dentistico ed esperienze nel settore
dellagricoltura ecologica (in cui è attiva unaltra italiana, Adriana
Antonello). Cè anche un campionato interno di calcio, con undici squadre, la
più importante delle quali la Universo partecipa
dal 1999 al locale campionato regionale. Sotto la guida dellAnziano Principale
(detto anche Apostolo Principale) operano dodici Apostoli Maggiori e dodici
Apostoli Minori; vi sono anche Messaggeri incaricati di diffondere la
dottrina presso le diverse congregazioni paraguayane
e straniere.
In Italia la Congregazione Cristiana Popolo di Dio
è presente dal 1984, per iniziativa di una cittadina paraguayana
Cristina Diarte , moglie dellitaliano Armando
Barbieri. Nei primi dieci anni lattività si svolge quasi esclusivamente in
Veneto (Padova dove si tengono le prime riunioni italiane nella casa di
Francesca Sartori Mazzonetto,
oggi attiva nelleducazione e nellavviamento alla vita spirituale dei bambini
della Central , Vicenza e Treviso); successivamente nasce un nucleo anche nel Lazio, ed è a Velletri che è avviata la prima esperienza italiana di vita
comunitaria (la prima riunione di preghiera si è tenuta il 17 settembre 1990),
sotto la direzione del medico dentista Stefano Giorgi,
che oggi conta una ventina di membri ed è affiancata da due case di preghiera
ad Aprilia e Marino. Nel 2000 una seconda e più grande comunità con un centinaio di membri è stata
inaugurata in una grande proprietà presso Saletto
(Padova), nonostante le opposizioni di una parte della stampa e di ambienti
cattolici locali. Due case di preghiera si trovano a Treviso e Vicenza (questultima tuttora diretta da Cristina Diarte), e fedeli sono presenti in
Puglia (a Molfetta, Bisceglie,
Andria, Santo Spirito), a Fano
(Pesaro) e a Sirmione (Brescia). Lassociazione
italiana Congregazione Cristiana Popolo di Dio si è costituita formalmente
nel 1994 con atto pubblico del 13 maggio. I fedeli italiani, circa un migliaio,
hanno ricevuto nellagosto 1999 la prima visita nel nostro paese di un Anziano
Principale, il Fratello Giovanni. La comunità italiana del Popolo di Dio è la
maggiore fuori del continente americano, e a essa
guardano i dirigenti per una estensione della missione a paesi come la Francia,
la Svizzera e lAustria.