La prima ondata: (e) il pentecostalismo afro-americano

protestantesimo pentecostaleAzusa Street rappresenta un modello straordinariamente avanzato di integrazione razziale. Molti bianchi riconoscono l’autorità carismatica di un ministro nero, William J. Seymour (1870-1922). Questa politica – certamente in anticipo rispetto ai tempi – si ritrova in numerose delle più antiche comunità, network e denominazioni pentecostali, e diventa presto causa di notevoli problemi e tensioni, particolarmente nel Sud degli Stati Uniti. Il sogno di mantenere unite le comunità pentecostali, senza separare bianchi e neri, era destinato a non durare. La divisione della prima ondata pentecostale americana in tre gruppi – “metodisti”, “battisti” e oneness – negli anni immediatamente successivi alla Prima guerra mondiale (mentre gli apostolici rimangono un fenomeno prevalentemente europeo) porta così alla nascita di sei famiglie, e non soltanto di tre, dal momento che ciascuno dei tre gruppi originari si divide in una corrente bianca e in una nera.

La separazione fra denominazioni (prevalentemente o esclusivamente) bianche e, rispettivamente, nere si è mantenuta fino ai giorni nostri nel pentecostalismo della prima ondata (così come in molti altri fenomeni religiosi di origine statunitense). Questa separazione non deve fare dimenticare che, anche in congregazioni composte pressoché esclusivamente da bianchi, alcuni elementi della religiosità afro-americana trasmessi da padri fondatori del pentecostalismo come Seymour sono stati mantenuti, come parte integrante della mentalità e del modo di esprimersi che la comunità pentecostale internazionale conserva come eredità comune.

La Church of God in Christ

 

Nella corrente “wesleyana” la più grande denominazione afro-americana, la Church of God in Christ è stata diretta per più di cinquant’anni da Charles Harrison Mason (1886-1961). Mason nasce nel 1866 a Bartlett, nel Tennessee. A dodici anni ha un’esperienza di conversione ed è battezzato in una Chiesa battista. Dopo una carriera come predicatore battista, entra all’Arkansas Bible College, che – come altri studenti – lascia sotto l’influsso di idee holiness, convinto che l’esperienza diretta dello Spirito Santo è più importante dell’eduzione accademica. Entra in contatto con Charles Price Jones (1865-1949), che dopo avere completato gli studi presso lo stesso Arkansas Bible College era diventato pastore di una Chiesa battista a Selma (Alabama). Mason e Jones, a causa delle loro idee holiness, sono costretti a lasciare i battisti. Con altri, danno vita a una federazione di Chiese chiamata semplicemente “Chiesa di Dio”. Nel 1907 Mason visita Azusa Street e adotta con entusiasmo le idee pentecostali. Jones non è d’accordo, e la separazione fra i due finisce in tribunale. Come risultato, Jones riorganizza l’ala non pentecostale del movimento come Church of Christ (Holiness) U.S.A., e Mason l’ala pentecostale come Church of God in Christ. Quest’ultima – sotto la guida insieme autocratica e carismatica di Mason – cresce fino a diventare la maggiore denominazione pentecostale afro-americana. Oggi conta nel mondo oltre quindici milioni di membri; dopo la morte di Mason nel 1961 questa denominazione – oltre a conoscere un fenomenale successo missionario, particolarmente in Africa – si è riavvicinata alla corrente “battista” (in cui si collocano pure decine di denominazioni nere minori) e ha aperto un dialogo con denominazioni pentecostali bianche all’insegna della riconciliazione razziale e della comune lotta contro il razzismo.

Le origini della Chiesa di Dio in Cristo in Italia sono collegate al pastore Enzo Maniscalchi, nato ad Alcamo (Trapani) nel 1921. Negli anni della sua gioventù Maniscalchi si trasferisce per ragioni di lavoro a Trieste, e nel 1961 avviene la sua conversione, quando riceve dall’America un opuscolo sulla Chiesa di Dio in Cristo. Nel 1971, in seguito a una visione rivelatrice avvenuta in sogno, Maniscalchi fonda la sua Chiesa, attiva a Trieste per dieci anni, fino a quando – nel 1981 – decide di tornare in Sicilia e fondare un’altra Chiesa, a Palermo. Nel frattempo, il gruppo rimasto a Trieste aderisce alle Congregazioni Cristiane Pentecostali. Attualmente la Chiesa di Dio in Cristo di Palermo è guidata da un responsabile, Antonino Siciliano, da un anziano, Enzo Maniscalchi, e da due collaboratori. Essa consta di circa trenta membri, e fra le attività della comunità gode una particolare attenzione l’assistenza ai bisognosi. La Chiesa di Dio in Cristo – che ha un gruppo di lingua inglese fra i militari statunitensi di stanza ad Aviano (Pordenone) – non è associata a nessun organismo pentecostale né evangelico; tuttavia sono mantenuti rapporti ecumenici con gruppi e singoli cattolici.

B.: J.O. Patterson - German R. Ross - Julia Mason Atkins, History and Formative Years of the Church of God in Christ with Excerpts from the Life and Work of Its Founder – Bishop C. H. Mason, Church of God in Christ Publishing House, Memphis (Tennessee) 1966.