RIVESTIAMOCI.

            “L’uomo comincia a combattere, quando nasce”. Questa massima racchiude un fondo di verità, ma soprattutto ci ricorda, che se questo è vero per l’uomo naturale, lo è anche per l’uomo spirituale che comincia a combattere, quando “nasce di nuovo”. Con la conversione, infatti, il credente si ritrova a sostenere un combattimento nuovo, non contro carne e sangue, ma contro le forze spirituali della malvagità:  “Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesini 6:12).

        Questo combattimento non è limitato ad un periodo della vita del credente, ma è continuo nel tempo. L'apostolo Paolo, consapevole che la sua corsa stava per finire affermava di aver combattuto il buon combattimento:  “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede” (2Timoteo 4:7).

            Egli poteva inoltre invitare i credenti di ogni tempo a combattere il buon combattimento : “Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni” (1Timoteo 6:12).

La nostra lotta non è politica, sociale o umana, ma è un conflitto spirituale. Le nostre armi  non sono carnali o umane:  “In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti” (2Corinzi 10:3,4)

Sono armi di fede, perché poggiano sulla potenza di Dio: “Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il Signore degli eserciti” (Zaccaria 4:6).

È importante sottolineare che questa lotta è impari, simile a quella fra Davide e Golia, infatti, il combattimento è verso il regno malvagio preternaturale. Per questa ragione vi è un forte invito da parte di Dio a rivestirci della Sua completa armatura: “Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo” (Efesini 6:11).

Dio ha provveduto tutto per noi, ossia un’armatura per restare in piedi al termine del combattimento:  “Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere” (Efesini 6:13 ).

Qual è dunque l’armatura che Dio ci propone d'indossare? Essa è composta dai seguenti elementi:

LA CINTURA DELLA VERITA'.

“State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi” (Efesini 6:14).

    La cintura era una fascia larga 20/30centimetri che cingeva, teneva e stringeva la vita. Legava l’abito, affinché il soldato potesse muoversi con facilità. Era inoltre un sostegno per le armi. 

    Il mondo è schiavo della bugia, perché il diavolo è il padre della menzogna:  “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna" (Giovanni 8:44).

    In un mondo pieno di menzogna e di inganno c’è bisogno della verità. Dobbiamo essere delle persone sincere che hanno realizzato la verità e che vivono nella verità. Nel mondo la nostra parola deve avere valore, perché questo glorificherà il nome del Signore che vive in noi:  “Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6)

    Fra noi credenti ci deve essere la verità, la limpidezza altrimenti la fiducia viene a mancare: “Prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento, perché possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo” (Filippesi 1:9,10). 

LA CORAZZA. 

Efesini 6.14 “Rivestitevi della corazza della giustizia”.

    Essa era fatta di piastre o lamine che ricoprivano tutto il corpo. Proteggeva gli organi più importanti principalmente il cuore. Dio conosce a fondo il nostro cuore: “Tutte le chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere” (Apocalisse 2:23).

    Ricordiamoci che è dal cuore che procedono i pensieri cattivi e come disse Gesù: “Non è peccato quello che entra dalla bocca, ma quello che esce perché viene dalla profondità del cuore: “Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina? Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l'uomo” (Matteo 15:17-20).

    Rendiamo sicuri i nostri cuori dinanzi a Dio per essere beati ed entrare nel regno di Dio:  “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Matteo 15:17-20).

    Proteggiamo il nostro cuore più di ogni altra cosa: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita” (Proverbi 4:23).

I CALZARI 

 “Mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace” (Efesini 6:15).

    Essi erano sandali con i chiodi, legati alle gambe. Questo ci dà l’idea della stabilità, di un fondamento sicuro “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida” (Isaia 26:3,4).

    È indispensabile indossare questi calzari, se non vogliamo scivolare, cadere e soccombere nel giorno malvagio. Gesù insegnò l’importanza della stabilità nella parabola delle due case: “Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia. Assomiglia a un uomo il quale, costruendo una casa, ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta un'alluvione, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto smuoverla perché era stata costruita bene. Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, assomiglia a un uomo che ha costruito una casa sul terreno, senza fondamenta; la fiumana l'ha investita, e subito è crollata; e la rovina di quella casa è stata grande» (Luca 6:47-49)

LO SCUDO.

“Prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno” (Efesini 6:16).

    Lo scudo di cui Paolo parlava, era grande quasi come una porta: basti pensare che era 90 cm. x 140 e proteggeva il soldato dalle frecce, dalle lance e dai sassi. Qui viene usata un’espressione importante: "Prendete oltre a tutto ciò”, significa che tutti gli elementi che compongono l’armatura, sono importanti, perché tutti hanno una funzione specifica. Lo scudo della fede, infatti, protegge contro le frecce infuocate del maligno. E’ lo scudo della fede, quella fede in Cristo che ci difende dagli attacchi del maligno: “Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!” (Giovanni 14:1).

    Quando uno scudo si unisce agli altri il risultato è formidabile perché si costituiscono le falange:  “Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede” (1Giovanni 5:4)

    Dio allora sarà uno scudo intorno a noi:  “Ma tu, o Signore, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo" (Salmo 3:3)

L’ELMO.  

  “Prendete anche l'elmo della salvezza” (Efesini 6:17).
   
L’elmo romano offriva al soldato protezione contro i colpi alla testa. Molti attacchi del nemico avvengono a livello mentale. Come qualcuno ha detto, la nostra mente è “un campo di battaglia”. Qui si realizzano i combattimenti più cruenti fra i desideri della carne e quelli dello Spirito ed è qui che viene sancita la nostra vittoria o la nostra sconfitta: “Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste.  Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge. Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge. Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito” (Galati 5:16-25).

Nella mente cerca di albergare anche il dubbio, che come un tarlo, cerca di demolire le nostre convinzioni e la nostra fede. Ma ad ogni dubbio rispondiamo con la certezza delle promesse di Dio:  "É anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno” (2Timoteo 1:12).

Se ci rivestiamo dell’elmo della salvezza, Dio custodirà i nostri pensieri: “E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Filippesi 4:7)

LA SPADA  

“Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio" (Efesini 6:17).

La Parola di Dio ci dà la vittoria:  Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto” (Ebrei 4:12,13).

Questa è stata la potente arma usata da Cristo Gesù ed è quella che ancora noi oggi dobbiamo usare: “E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra"». Gesù gli rispose: «É altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli:  «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto”» (Matteo 4:3-10).

Come per usare un'arma bisogna conoscerla, allo stesso modo  per usare la Parola di Dio, bisogna conoscerla. Impariamo a memoria i versetti della Parola di Dio, citiamoli e noi avremo la vittoria. Ecco alcuni esempi:

-          Nella malattia: “Io sono l’Eterno e ti guarisco” ;

-          Nello scoraggiamento: “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte io non temerei alcun male perché tu sei con me”:

-          Nel giorno dell’avversità: “Chi confida nell’Eterno sarà come il monte Sion”.

-          Nel giorno della tentazione: “In Cristo siamo più che vincitori”. “Il Signore non ci proverà al di là delle nostre forze”.

-          Nel giorno della prova: “Quando sono debole allora sono forte”.

La parola di Dio ci fa prosperare:  Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai" (Giosuè 1:8).

LA PREGHIERA.  

“Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi” (Efesini 6:18). 

    Molto spesso quest’elemento dell’armatura è dimenticato, ma la preghiera è la nostra arma segreta e vincente che muove la mano di Dio. C’è potenza nella preghiera:  “Pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia” (Giacomo 5:16).

    E’ un’arma temuta molto dal diavolo, per questo vi è un invito continuo a non cessare mai di pregare: “Non cessate mai di pregare” (1Tessalonicesi 5:17).

 

CONCLUSIONE.

    Il profeta Isaia scrive che "molti vacillano e cadono”: non così per chi indossa l’armatura di Dio:  “I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano” (Isaia 40:30,31).

    Per affrontare i momenti o i giorni difficili, per compiere o adempiere i nostri doveri spirituali, per restare saldi ed essere vincitori dobbiamo indossare quest’armatura. L’armatura è di Dio, quindi è importante considerarLo. E’ Lui che ci dà l’armatura, è Lui che rende possibile le nostre vittorie. Se la nostra meta, il nostro desiderio è quello di restare in piedi dopo il conflitto, dobbiamo prendere e rivestirci della completa armatura di Dio.