LA VITA IN… FUMO

La nostra società giorno dopo giorno evidenzia sempre di più di essere profondamente malata. C’è però qualcosa che possiamo salvare, tra queste per la sua utilità c’è senz’altro la «prevenzione». Grazie alle scoperte scientifiche nel campo della medicina da un lato, al sempre maggiore sviluppo dei mezzi d’informazione dall’altro, rappresenta un tratto positivo del nostro tempo. Tra le campagne di prevenzione più in voga c’è senz’altro quella contro il fumo, aspirato dai vari strumenti quali le sigartte prima di tutto, senza dimenticare il sigaro e la pipa. La prevenzione contro i numerosi e letali danni che questo vizio produce all’organismo umano sono denunciati attraverso trasmissioni televisive e “spot ” di vario genere, ma più di tutte quella fatta sugli stessi pacchetti di sigarette con frasi scritte a gradi caratteri che dicono cose del tipo: «IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE»; «IL FUMO AUMENTA IL RISCHIO DI CONTRARRE MALATTIE POLMONARI E CARDIOVASCOLARI»; e la più eloquente di tutte che dice «IL FUMO UCCIDE»! A questo punto, date anche le sanzioni per chi fuma in determinati ambienti, tutti ci aspetteremmo che di colpo tutti i fumatori, messi di fronte a questa cruda realtà, smettessero immediatamente di fumare. La realtà invece ci dice che la maggior parte dei fumatori continua imperterrita a fumare incurante dei danni che subisce. Come è possibile? L’uomo emancipato del terzo millennio, l’uomo delle scoperte scientifiche, l’uomo lanciato alla conquista dello spazio, l’uomo che ha la presunzione di dire che Dio non esiste solo perché non lo sa spiegare con la sua limitata razionalità, l’uomo così “evoluto” da porsi al centro dell’universo sempre più convinto delle proprie capacità, che considera la fede utile solo per le persone deboli ed incapaci, fa abuso deliberatamente e coscientemente di sostanze che lo portano alla fine di questa vita sulla quale egli concentra tutti i suoi sforzi e le sue speranze!
Come sempre di fronte alle enormi contraddizioni dei nostri contemporanei, possiamo trovare esaurienti risposte nella Parola di Dio
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UN PROBLEMA DI CUORE

Il profeta Isaia diceva da parte del Signore: “Parlate al cuore di Gerusalemme…”.
Certamente l’uomo nel corso dei secoli è molto migliorato per ciò che riguarda, la cultura, le condizioni igienico - sanitarie e in generale la qualità della vita, ma il suo cuore continua ad essere lo stesso dell’uomo del Diluvio, del sodomita, degli abitanti di Pompei ed Ercolano distrutti nel 79 D.C. dall’eruzione del Vesuvio…fino ad arrivare ai giorni nostri. Gesù disse queste parole agli israeliti del suo tempo che si sentivano più “giusti” dei loro antenati: «In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato coi loro sacrifici .E Gesù, rispondendo, disse loro: Pensate voi che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei perché hanno sofferto tali cose? No, vi dico; ma se non vi ravvedete, tutti similmente perirete. O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate voi che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico; ma se non vi ravvedete, tutti al par di loro perirete» (Luca 13:1-5).
Il vizio non è altro che il sintomo di una malattia del cuore dell’uomo: la schiavitù del peccato.
Una malattia umanamente incurabile al pari di un tumore, tale che anche la “cura” dello sviluppo sociale ed economico non hanno potuto guarirlo: «Può un Cusita cambiare la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Solo allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene» (Geremia13:23).

LA SOLUZIONE

Un giorno i discepoli di Gesù, dopo che un giovane “ricco ed emancipato” si rifiutò di seguire il Maestro perché il suo cuore era dominato dall’amore per il denaro, gli chiesero: «Chi dunque può essere salvato? Gesú fissò lo sguardo su di loro e disse: Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile» (Matteo 19:26).
Ciò che l’uomo con i suoi circa seimila anni di storia, di civiltà, di emancipazione non ha potuto fare è possibile a Dio nel Suo figliuolo Gesù Cristo. L’uomo ha bisogno dell’intervento soprannaturale di Dio, non basta solo aggiustare qualcosa della nostra vita, effettuare qualche “riparazione”, curare qualche sintomo o magari frequentare i tanto gettonati “Centri Benessere”, abbiamo bisogno di un cuore completamente nuovo, di una rinascita spirituale che possiamo realizzare per la fede in Gesù, nella Sua opera redentrice: «Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie; E vi darò un cuor nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; torrò dalla vostra carne il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove» (Proverbi 23:26; Ezechiele 36:26; II Corinzi 5:17).
Dio è l’unico che può guarire il nostro cuore dal peccato e liberarlo da ogni forma di vizio e di male. Con tutto il rispetto per le “campagne di prevenzione”, non c’è prevenzione migliore di quella che opera la Parola di Dio nella nostra vita tenendoci lontani da ogni forma di peccato. Essa è l’unica Parola che va direttamente al problema, che può agire direttamente nel cuore per illuminarlo sugli effetti letali del peccato, che vanno ben oltre il danno fisico, portando alla morte eterna del cuore, quindi della nostra vita spirituale. Opera per purificarlo dai falli commessi dandogli il perdono e la riconciliazione con Dio; per rigenerarlo, cioè farlo rinascere da un seme nuovo, santo ed eterno: «perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio» (I Pietro1:23).
Il nostro cuore è stato creato su misura della Parola, ciò vuol dire che non può essere guarito, appagato, trasformato se non da questa. Tutte le iniziative umane, anche le più nobili, non potranno mai riportare risultati positivi, perché inadeguate per la vita spirituale.
Tante persone prima che sul pacchetto di sigarette ci fossero i suddetti avvertimenti, tanti incalliti giocatori, schiavi della droga e dell’alcool, toccati dalla Parola di Dio sono stati liberati da ogni vizio in un momento.

Il cuore rigenerato dalla Parola di Dio non è più attirato dal perverso piacere del peccato, ma si lascia guidare dallo Spirito di Dio non più in ciò che distrugge ma in ciò che edifica, non nelle cose che portano alla morte ma nei sentieri della vita.