I Tatuaggi
Oggi
sono tanto di moda tra gli adolescenti ed i giovani i tatuaggi (Tattoos) ed i piercing. Nella
Bibbia è detto qualcosa in proposito?*
Già nellAntico Testamento, agli israeliti usciti
d'Egitto, Dio aveva proibito di praticare incisioni sul corpo e tatuaggi: Non
vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi farete dei tatuaggi
addosso. lo sono il Signore (Levitico
19:28). Ai sacerdoti ebrei era vietato farsi incisioni nella carne (Levitico 21:5) ed a tutti gli
Ebrei veniva altresì ricordato: Voi siete figli per il Signore vostro Dio; non
vi fate incisioni addosso e non vi radete tra gli occhi per un morto (Deuteronomio 14:1).
Incisioni
e tatuaggi nell'antichità
Gli israeliti venivano dall'Egitto, dove la
pratica di farsi tagli sul volto, sulle braccia e sulle gambe nel periodo del
lutto era comune tra i pagani ed era considerato un segno di rispetto per il
morto, ma anche una specie di offerta propiziatoria
verso le deità che governavano la morte e la tomba[1][1]. Altra pratica diffusa nel paese che li aveva
resi schiavi, era quella dei tatuaggi rappresentati con figure, fiori, foglie,
stelle o altri disegni su varie parti del corpo. Erano realizzati con dei
ferri infuocati, talvolta con inchiostro o pittura ... È
probabilmente associato, secondo Levitico
19:29, al costume di adottare tali segni in onore di qualche idolo, così si
spiega chiaramente la proibizione. Perciò, venivano
saggiamente vietati perché erano segni di apostasia e inoltre erano indelebili[2][2].
Il termine tatuaggio deriva dal taitiano tatu, che significa segnare
qualcosa.
I tatuaggi sono stati praticati,
nelle diverse civiltà, per scopi differenti: in alcuni casi, soprattutto in
estremo oriente, erano legati a riti religiosi o all'appartenenza ad un
determinato clan per indicare maturità e coraggio; I greci usavano i tatuaggi
per comunicare nel mondo dello spionaggio; i romani li usavano per segnare
criminali e schiavi.
Nella Scrittura i due divieti citati, relativi alla proibizione di deturpare il
corpo, erano giustificati perché ritenuti come un'offesa verso il Signore, il
Creatore, ed erano considerati come atti di violenza a danno del corpo umano
creato da Dio. Incidersi il corpo era soprattutto una manifestazione violenta
del dolore per la perdita dei propri cari, mentre i tatuaggi avevano una funzione
di carattere superstizioso e religioso, come dimostrazione di dedizione alla
deità. Servivano come segno di riconoscimento di
persone devote ad un determinato idolo. Per questa ragione la legge del Signore
vietava incisioni e tatuaggi.
Incisioni
e tatuaggi nel mondo moderno
Fino ad alcuni anni or sono, le incisioni, ma
soprattutto i tatuaggi, non erano assolutamente d'uso
comune. Non esistevano, come succede invece oggi, specialisti di tatuaggi e piercing (uno spillo penetrante sul corpo), che propagandano la propria attività con studi aperti al
pubblico. I tatuaggi erano usati unicamente da determinati individui, come per
esempio i marinai provenienti da lontani porti dell'Asia o dell'Africa, che avevano accettato questa moda per ostentare la propria
forza bruta e l'assoluto disprezzo di ogni regola sociale.
Un altro gruppo era costituito da personaggi che
avevano avuto a che fare col mondo della malavita e spesso il tatuaggio era
stato loro praticato in carcere mentre scontavano qualche pena.
Era un segno distintivo di appartenenza
ad una determinata cerchia sociale, connessa con la criminalità.
A questo proposito, persone di una certa età
ricordano bene che si evitavano gli individui con tatuaggi in bella mostra,
perché considerati pericolosi. Chi non ricorda i corsari dei libri di avventura o del cinema che mostravano tatuaggi e segni
deturpanti, magari con ferite sul volto, a testimonianza del coraggio e delle
forza manifestata nel corso di combattimenti ingaggiati da filibustieri e
pirati.
Con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa, in un mondo ormai post-cristiano come l'attuale, i
costumi pagani dell'America e dell'Asia sono diventati popolari.
Cantanti e complessi musicali come gli Hells Angels (Angeli
dell'inferno) usano i tatuaggi come simbolo del gruppo. La TV ed il cinema
usano l'idea del tatuaggio come indicazione di una società particolare. Si fa
credere che chi ha tatuata un'immagine, ad esempio, di
una tigre si apre allo spirito della ferocia
{sic} e questo costume ha avuto indubbiamente grande successo.
Immediatamente, i giovani, per una sorta di esterofilia
sempre molto diffusa, hanno attuato sui loro corpi tatuaggi e piercing, imitando quelli visti su cantanti e gruppi
musicali stranieri. Questa moda si è diffusa a macchia d'olio; basti pensare
che su internet esistono ben ottantatrè siti, che
trattano di tatuaggi e piercing.
Passata la moda, si vorrebbero cancellare con la dermo-abrasione i segni indelebili del tatuaggio, ma rimane
lo sfregio e la cicatrice. È di questi giorni la notizia riportata da giornali
che decine di migliaia di persone si sono rivolte a chirurghi
estetico sperando di cancellare i tatuaggi, in quanto è stato
sperimentato un metodo indolore, che non lascia cicatrici di sorta.
LA POSIZIONE CRISTIANA
Per le implicazioni connesse con i tatuaggi e i piercing, crediamo che i credenti fedeli all'Evangelo
debbano attuare l'insegnamento della Parola di Dio riguardo a queste
manifestazioni. È scritto: Non sapete voi che il vostro corpo è il tempio
dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenente a voi stessi. Poiché
foste comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo
(1Corinzi 6:19,20).
Certamente il Signore non apprezza che il Suo
tempio sia segnato e sfregiato in questo modo. Dimostrazioni di questo genere,
che rivelano credenze pagane in contrasto con la Sacra Scrittura, devono essere
evitate perché lo scopo dei veri seguaci di Cristo è quello di glorificare Dio
anche con il proprio corpo, come ulteriore segno di
una vita cristiana equilibrata.