LArmée de Marie
si situa alla confluenza di diverse correnti escatologico-mariane,
che possono essere fatte risalire se non al ritrovamento e alla
pubblicazione, nel 1842, del Trattato della vera devozione alla Beata
Vergine Maria di san Luigi Maria
Grignion de Montfort
(1673-1716) alle controversie melaniste originate
dalla divulgazione a partire dal 1879 da parte della veggente dellapparizione
mariana di La Salette (1846), Mélanie
Calvat (1831-1904), nellultimo periodo della sua
vita con lappoggio del vescovo di Lecce, Salvatore Luigi Zola (1822-1898), di
un segreto di La Salette non riconosciuto come autentico dalla gerarchia
ecclesiastica (e di cui la pubblicazione sarà vietata dal SantUffizio
nel 1915), che pure aveva invece riconosciuto il carattere soprannaturale
dellapparizione del 1846. Alla divulgazione del segreto di Melania dà un
contributo decisivo lo scrittore cattolico francese Léon
Bloy (1846-1917), acceso melanista,
considerato un padre spirituale da Raoul Auclair
(1906-1997), un autore cattolico di successo di libri sulle profezie e le
apparizioni mariane, che unisce un interesse per La Salette
e il melanismo peraltro non esclusivo, e anzi inquadrato nel tentativo di
abbracciare in uno sguardo dinsieme tutte le apparizioni riconosciute dalla
Chiesa cattolica nel XIX e XX secolo alla divulgazione delle
apparizioni della Signora di Tutti i Popoli a Ida Peerdeman
(1905-1996), che sarebbero avvenute ad Amsterdam dal 1945 al 1959. Su tali
apparizioni lautorità ecclesiastica cattolica ha mantenuto a lungo un
atteggiamento riservato, fino a che dapprima, con una notifica del 31 marzo
1996, il vescovo di Haarlem (Olanda), monsignor Henrik
Bomers, ha autorizzato il culto pubblico della
Madonna con il titolo di Signora di Tutti i Popoli, quindi il 31 maggio 2002 il
successore di Bomers, monsignor Jozef
Marianus Punt, ha
dichiarato che le apparizioni sono di origine
soprannaturale.
Marie-Paule Giguère
(1921-) nasce a Sainte-Germaine-du-Lac-Etchemin,
una località di campagna del Québec. Prende in
considerazione la vita religiosa, ma la sua cattiva salute è interpretata dai
confessori come segno di una vocazione al matrimonio. Nel
1944 sposa Georges Cliche
(1917-1997), cui darà cinque figli. Il marito si rivela ben presto
prodigo, alcolista e infedele, e su consiglio di diversi sacerdoti Marie-Paule lo lascia nel 1957 (diversi tentativi di
riconciliazione non si riveleranno fruttuosi). Fin dalladolescenza, Marie-Paule sente le voci interiori di Gesù e della Madonna, che in seguito le chiedono
di scrivere una voluminosa autobiografia spirituale, Vie dAmour,
pubblicata in tredici volumi fra il 1979 e il 1980; i volumi 4 e 6 (su alcuni
primi compagni di Marie-Paule) seguono nel 1993 e
1994, e cinque volumi di appendici sono pubblicati nel 1992. Nel
1954 Marie-Paule sente per la prima volta un
riferimento allArmée de Marie, un meraviglioso movimento che un giorno
guiderà. Negli anni 1960 nasce una piccola équipe mariana che comprende
una suora della Carità, Jeanne dArc
Demers, e due padri camilliani,
Denis Laprise e litaliano Victor Rizzi.
LArmée de Marie
è ufficialmente inaugurata il 28 agosto 1971; un sacerdote della Diocesi di Rimouski (Québec), don Philippe Roy (1916-1988) aderisce
nel 1972 e ne diventa in seguito direttore generale. Su
richiesta di monsignor Jean-Pierre van Lierde (1907-1995), vicario
generale del Santo Padre per la Città del Vaticano, larcivescovo di Québec, cardinale Maurice Roy (1905-1985) omonimo ma non parente di don Philippe Roy erige lArmée de Marie
in pia associazione nel 1975. Nel 1974 e 1977 Marie-Paule
incontra Ida Peerdeman in Olanda (più tardi, le
controversie indurranno il circolo intorno alla veggente olandese a chiedere a questultima di mantenere le distanze). Nel 1976 Raoul Auclair legge il manoscritto di Vie dAmour e
aderisce allArmée de Marie; nel 1978 si trasferisce dalla
Francia nel Québec e dal 1979 assume la
direzione della rivista del movimento, LÉtoile. Seguono
anni di grande successo per lArmée
de Marie (dovuto secondo vari osservatori
alla promozione di un cattolicesimo tradizionale e conservatore, che nello
stesso tempo accetta il Concilio Vaticano II), che portano fra laltro alla
fondazione, il 31 maggio 1981, di una Famiglia dei Figli e delle Figlie di Maria e della Comunità dei Figli e delle Figlie di
Maria, questultima
una famiglia religiosa accolta all'inizio del 1986 dallallora vescovo de
LAquila, in Italia, monsignor Mario Peressin
(1923-1999).
Giovanni Paolo II (1920-2005) ordina personalmente il primo sacerdote dei
Figli di Maria nel 1986; seguono altre ordinazioni, e
i Figli e le Figlie di Maria sono accolti in numerose
diocesi del mondo. Dopo la morte del marito, Marie-Paule
stessa diventa religiosa nel 1997 ed è in seguito eletta superiora generale
delle Figlie di Maria. Una più ampia Comunità
della Signora di Tutti i Popoli comprende oggi
cinque organizzazioni: lArmée de Marie,
la Famiglia dei Figlie e delle Figlie di Maria, la
Comunità dei figli e delle Figlie di Maria, e inoltre
gli Oblati-Patrioti, fondati nel 1986 per la diffusione della dottrina
sociale cattolica, e lIstituto Marialys (creato
nel 1992), che raccoglie sacerdoti che promettono speciale fedeltà al Papa e un
impegno per il rinnovamento cristiano della gioventù.
Parallela alla storia dellespansione dellArmée
de Marie è quella dei suoi conflitti con alcune
autorità ecclesiastiche, di cui del resto si possono trovare antefatti fin
dalle origini del movimento. Nel 1984 larcivescovo di Québec,
e futuro cardinale, Louis-Albert Vachon
(1912-2006) nomina una commissione per indagare sullArmée
de Marie, sollecitato da vari oppositori critici
nei confronti della dottrina ipotizzata da Raoul Auclair
secondo cui QUELLA (CELLE, scritta in tutte maiuscole), lImmacolata,
partecipa al mistero originario di Dio, co-opera con Dio nella creazione e
quindi entra nel cuore della Vergine Maria; oggi si
prepara a trionfare nel settimo giorno della storia umana, il giorno del
Regno, annunciato dalle apparizioni mariane e in particolare da quelle di Amsterdam, in cui lumanità sarà restaurata nello stato
glorioso voluto per essa da Dio nel giardino dellEden e distrutto dal peccato
originale. In realtà, per quanto Marie-Paule stimi
Raoul Auclair, non ci sono prove che la dottrina del
settimo giorno della storia umana abbia giocato un
ruolo importante nella sua esperienza spirituale; tuttavia, i problemi sono
complicati dal fatto che alcuni membri dellArmée
de Marie si convincono che CELLE, così come un
giorno ha inabitato il cuore di Maria, oggi
misticamente inabita Marie-Paule.
Già nel 1958 la voce di Gesù Cristo aveva annunciato
a Marie-Paule: Oggi Ella
[la Madre di Gesù] è diventata incarnata, e i suoi
occhi materni si sono rivolti verso di te. Sei tu, figlia mia, che stai soffrendo la mia passione e che, a nome della mia amata
Madre, darai di nuovo Cristo al mondo (
). Tutto questo, figlia mia, per
mostrare che cè stata Trinità e per provare, ancora una volta, che cè
reincarnazione (Vie dAmour, vol. I, Vie
dAmour, Limoilou [Québec]
1979, pp. 326-328). Nel 1958 le controversie sulla penetrazione di dottrine
della reincarnazione fra i cattolici sono ignote in Québec,
e i sacerdoti e teologi che leggono il manoscritto se pure avanzano qualche obiezione
interpretano reincarnazione come presenza mistica e simbolica di Maria nel cuore di Marie-Paule.
Nel 1985 e 1986 un membro belga dellArmée
de Marie che si è trasferito nel Québec, Marc Bosquart,
pubblica due volumi (De la Trinité Divine à lImmaculée-Trinité. Éléments pour servir à la Contemplation dun
mystère - I, La Famille
de Fils et Filles de Marie, Limoilou [Québec] 1985; e Le Rédempteur et la
Co-Rédemptrice. Éléments pour
servir à la Contemplation dun mystère
- II, La Famille des Fils et Filles
de Marie, Limoilou 1986) in
cui introduce la nozione di una doppia Trinità, la prima nota alla tradizione
cristiana, e la seconda la Trinità-Immacolata composta da
Maria, Marie-Paule e dallo
Spirito Santo, che prepara il glorioso avvento del settimo giorno della storia
umana. Queste speculazioni vanno al di là di quanto
la gerarchia cattolica nel Québec e a Roma sia
disposta a tollerare, e il 27 febbraio 1987 la Congregazione per la Dottrina
della Fede ne dichiara le dottrine gravemente erronee, lasciando libero il
cardinale Vachon di ritirare allArmée
de Marie il riconoscimento come pia
associazione, misura che il porporato assume il 4 maggio 1987. Successivi
appelli alle istanze gerarchiche romane si rivelano
infruttuosi. Dal canto suo, lArmée de Marie ritira dal commercio i libri di Bosquart e dichiara che si tratta di semplici ipotesi
private dellautore, mai insegnate dal movimento; sospetta pure che i due libri
costituiscano solo un casus belli colto al volo per unazione che almeno
i vescovi del Québec andavano preparando da tempo.
Nella stessa gerarchia cattolica del Canada (e altrove) non manca chi pensa
che le sanzioni siano eccessive, e che in ogni caso riguardino lArmée de Marie
e il suo status canonico di associazione riconosciuta,
non la Comunità dei Figli e delle Figlie di Maria.
In effetti, sia in Italia (dove peraltro la relazione con monsignor Peressin finirà per deteriorarsi) sia in alcune province anglofone del Canada e altrove Figli di Maria
sono ordinati sacerdoti dopo il provvedimento del 1987 del cardinale Vachon e per tutti gli anni 1990, fino al 1999; in Giamaica
un Figlio di Maria, padre Michel
Palud, è nominato vicario generale della Diocesi di Mandeville. Dopo gli avvenimenti del 2000, su cui
torneremo, il vescovo locale ritirerà però il suo appoggio ai Figli e alle
Figlie di Maria, che lasceranno la Giamaica nel 2001,
mentre Palud e cinque confratelli sceglieranno di
rimanere sullisola e di abbandonare i Figli di Maria. Peraltro,
la situazione canonica dei Figli e delle Figlie di Maria
non è a sua volta chiarissima e nel 1997 è nominato
per chiarirla un Commissario pontificio, il vescovo monsignor Gilles Cazabon O.M.I., la cui missione procederà fra alti e bassi. Per
quanto riguarda lArmée de Marie nonostante dissensi al riguardo fra vescovi
canadesi, manifestati anche pubblicamente il 31 marzo 2000 la Conferenza
episcopale canadese ha trasmesso a tutti i vescovi del paese
una lettera del cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina
della Fede (oggi Papa Benedetto XVI), dove si afferma che le pubblicazioni
dellArmée de Marie,
compresa Vie dAmour, contengono gravi errori e aberrazioni e si
suggerisce che i vescovi canadesi pubblichino una nota avvertendo che lArmée de Marie
non può più essere definita unassociazione cattolica.
Benché la lettera del prefetto della Congregazione per la Dottrina della
Fede precisi che essa si riferisce solo allArmée
de Marie e non allIstituto dei Figli di Maria, lesperienza di monsignor Cazabon sembrerebbe piuttosto suggerire che separare le due
branche dellopera fondata da Marie-Paule è
impossibile. Ulteriori conflitti fra vescovi del Québec e Armée de Marie sorgono nel 2000 a proposito della costruzione
del centro Spiri-Maria a Lac-Etchemin,
criticata in una Nota disciplinare del 10 aprile 2000 di monsignor Maurice Couture, arcivescovo di Québec. Il 15 aprile 2001 la Conferenza dei Vescovi
Cattolici del Canada pubblica una Nota dottrinale dei Vescovi cattolici del
Canada sullArmée de Marie,
in cui si dichiara che questultima non è
unassociazione cattolica e che lattività e gli insegnamenti dellArmée de Marie comportano dei
pericoli reali per la Chiesa cattolica del Canada e per la fede dei suoi
membri. Allinterno dellArmée de Marie alcuni interpretano questi documenti come la caduta
della Chiesa di questo mondo che permetterà alla
Chiesa rinnovata di emergere, ma nello stesso
tempo ribadiscono la loro incrollabile fedeltà al
Papa. Quanto alla gerarchia cattolica, molti si chiedono se davvero non
esistano strade che permettano di mantenere in comunione con Roma un movimento
di diverse migliaia di fedeli laici e un gruppo di sacerdoti, di religiosi e di
suore (i Figli e le Figlie di Maria) riconosciuti
anche nei documenti critici come eccellenti per devozione e impegno. Per
perseguire questo scopo il 23 maggio 2003 è nominato un nuovo Commissario
pontificio nella persona di monsignor Terrence Prendergast, S.J., all'epoca arcivescovo di Halifax, con cui inizia un difficile
dialogo, che conosce un momento di difficoltà nellaprile 2005 con una nuova
richiesta ai sacerdoti e alle religiose di separarsi dal movimento laicale, nei
confronti del quale sono state rinnovate le condanne con un messaggio pastorale
del cardinale Marc Ouellet,
arcivescovo di Québec, del 4 aprile 2005, dove si
nota fra laltro che nel 2001 sono stati pubblicati e diffusi due nuovi volumi
di Marc Bosquart che
sembrano riproporre le dottrine condannate nel 1987. Una crisi ancora più
radicale si è aperta il 7 gennaio 2007 con lordinazione di cinque diaconi
membri dellArmée de Marie
da parte di un sacerdote. Nella Chiesa cattolica lordinazione dei diaconi è
riservata al vescovo. In una dichiarazione del 26 marzo 2007 il cardinale Ouellet ha definito le ordinazioni diaconali
non solo illecite, ma anche invalide, parlando di gesto di estrema
gravità che rompe apertamente la comunione con la Chiesa cattolica attraverso
il quale lArmée de Marie
è divenuta pubblicamente un movimento scismatico. A questa dichiarazione ha
fatto seguito un momento di ulteriore rottura, con
lordinazione il 1° giugno 2007 a Lac-Etchemin di sei
sacerdoti, che la Chiesa cattolica considera non solo illecite ma anche
invalide in quanto conferite da don Pierre Mastropietro, che non è un vescovo ma un semplice
sacerdote, e che lArmée de Marie
afferma invece essere avvenute con il permesso del Cielo (e poteva esserci un
mandato più alto?) (Sylvie Payeur,
LArmée de Marie, les dessous dune longue saga, Le Royaume, n. 186, luglio-agosto
2007, p. 19). Con il nome di Padre Jean-Pierre,
don Pierre Mastropietro era stato intronizzato il 17
settembre 2006 come Padre Universale della Chiesa di Giovanni, in cui si
sarebbe trasmutata la Chiesa cattolica (di Pietro) pur rimanendo
misteriosamente la stessa, così che lArmée de Marie, nonostante questi fatti, si considera ancora fedele
a Roma e al vicario di Cristo. Peraltro, Padre Jean-Pierre
ha posto dei gesti che di per sé sono non solo propri dei vescovi (così le
cresime amministrate l8 luglio 2007) ma esclusivi del
Papa di Roma: il 3 giugno 2007 ha canonizzato Raoul Auclair
con il nome di san Raoul-Marie. Già in precedenza,
il 31 maggio 2007, dopo avere cinto una tiara che non rappresenta la Trinità ma
la Quinternità composta dal Padre, dal Figlio,
dallo Spirito Santo, da Maria Immacolata e della
Signora di Tutti i Popoli aveva lasciato pochi dubbi sullidentità di questultima promulgando, di fronte a
oltre mille membri del movimento vestiti di bianco, una bolla con cui
proclama un nuovo dogma. Noi recita la bolla proclamiamo Maria presente in Marie-Paule, e
dunque Marie-Paule stessa, Corredentrice,
Mediatrice e Avvocata con il titolo nuovo di Signora di Tutti i Popoli (Le Royaume n. 185, maggio-giugno 2007, p. 9). Con il che
lArmée de Marie (o meglio
lOpera della Signora, di cui lArmée de Marie costituirebbe solo la prima tappa) sembra tornare
alle tesi più ardite dei libri di Marc Bosquart, il quale dal canto suo paragona dopo le cerimonie
del 2007 il rapporto fra la nuova Chiesa di Giovanni e la Chiesa di Pietro,
di cui la prima non è secondo lui uno scisma ma lerede, al rapporto fra
i cristiani e gli ebrei, fra il Nuovo e lAntico Testamento (Marc Bosquart, 2000 ans plus tard: même attitude et
même incompréhension, Le
Royaume n. 186, cit., p. 24). La Congregazione per la Dottrina della Fede ha
reagito con una Dichiarazione datata 11 luglio 2007, ma resa pubblica dalla
Conferenza episcopale canadese solo il 12 settembre 2007, con cui dichiara
invalide le ordinazioni diaconali e sacerdotali
conferite da don Mastropietro e afferma che sono
incorsi nella scomunica latae sententiae lo stesso don Mastropietro,
le persone da lui ordinate e tutti i membri dellArmée
de Marie e delle organizzazioni collegate che hanno
partecipato a questi atti scismatici e hanno deciso di continuare a militare
nel movimento, il quale non è solo scismatico ma propone una dottrina
eretica. I tentativi di riconciliazione comunque
continuano: dopo la nomina di monsignor Prendergast
come arcivescovo di Ottawa, il suo collaboratore nella Commissione pontificia
don Michel Fournier ha
pubblicato come inserto speciale del numero di luglio-agosto 2007 della rivista
Pastorale-Québec un Document
dappoint dove, senza nascondere le divergenze
inconciliabili, nota che il dialogo con quelli che ormai definisce fratelli
separati mantiene comunque un tono di cortesia e rispetto.
B.: Fonte primaria è lopera di Marie-Paule Vie
dAmour, 15 voll., Vie dAmour, Limoilou (Québec) 1979-1980
(1993-1994 per i voll. 4 e 6), con i cinque volumi di Appendices
(1992). Le vicende dellArmée de Marie vanno pure seguite sulle sue riviste che si sono
succedute nel tempo: LArmée de Marie (1971-1976), Marie
(1976-1979), LÉtoile (1979-1982), Le Royaume (1982-). Tra le fonti secondarie: M. Introvigne, En Route to the Marian Kingdom:
Catholic Apocalypticism and the Army of Mary, in Stephen Hunt (a cura di), Christian
Millenarianism. From the Early Church to Waco, Hurst & Company, Londra
2001, pp. 149-165.
Gabriele Basmahdjj (Basmagi),
nato ad Aleppo - in Siria - il 20 maggio 1943, fonda negli anni 1970
l'Associazione Chiesa Cattolica dei Siri Ortodossi di Antiochia e la Famiglia Spirituale Missione S. Antonio
Abate. Residente a Padova, si avvale inizialmente della collaborazione di due
consacrati: il "vescovo vagante" Vittorio Maria
Francescone (della American Orthodox Catholic Church, di cui si tratta nella scheda seguente, il quale
tuttavia si distacca ben presto da Gabriele Basmahdjj)
e un sacerdote appartenente alla Chiesa ortodossa con la quale il movimento
sostiene di essere attualmente in contatto per completare la formalizzazione
dell'intesa di riconoscimento. Successivamente Basmagi si sposta in un casolare presso San Pietro in Gù (Padova). Collabora alla direzione dell'Associazione
anche la moglie, Ines Dal Soglio di Schio, chiamata dagli adepti Suor Ines, con
la quale ha contratto matrimonio civile nel 1991.
Il Patriarcato Ortodosso di Antiochia
non riconosce lordinazione di Basmagi, avvenuta nel
1989 in modo illecito per le mani di un vescovo siro,
monsignor Crisostomos, responsabile della Chiesa
ortodossa in Brasile. Secondo fonti del movimento, in
seguito, giunto in Italia, lo stesso monsignor Crisostomos
consacra Basmagi anche abate e gli affida alcune
diocesi in Brasile. Il movimento sostiene che questa consacrazione, insieme a
quella ricevuta dal vescovo Francescone, siano pienamente lecite. La missione spirituale di Gabriele Basmagi si svolge prevalentemente sulla strada ed è finalizzata
al recupero di prostitute, drogati, emarginati. Talora si svolge anche
allinterno di ambienti cattolici e gruppi di
preghiera; per questo motivo i proseliti sono spesso fedeli e sacerdoti
cattolici. Uno di essi, il religioso sacramentino
padre Rosario Gozzo sospeso a divinis dal
vescovo di Padova e successivamente, in data 1° maggio 1993, con decreto
congiunto dellarcivescovo metropolita di Fermo, monsignor Cleto Bellucci, e del precedente vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatranzone-Montalto, monsignor Giuseppe Chiaretti
si è allontanato dal gruppo nel 1999.
Il vescovo di Padova (in data 28 Dicembre 1990 e 2 Gennaio 1991) e quello di
Vicenza (in data 2 Gennaio 1991 e 2 Dicembre 1992) hanno
diffidato Basmagi dal presentarsi, agire in nome della
Chiesa cattolica e compiere qualsiasi celebrazione liturgica nelle chiese e
luoghi di culto appartenenti alle diocesi; i due presuli diffidano inoltre dal
compiere esorcismi e riti in privato. Nelle stesse notificazioni i fedeli
cattolici sono invitati a non partecipare a queste celebrazioni illecite. Le
curie vescovili di Padova e Vicenza, il 14 Luglio 1996, hanno emanato
congiuntamente un comunicato pubblicato sullorgano di stampa diocesano La
Voce dei Berici nel quale ribadiscono
le precedenti notificazioni e precisano che Basmagi
non è sacerdote cattolico, non è in comunione con alcun vescovo ortodosso e
non possiede titoli di studi teologici. Da parte sua il movimento afferma che
le curie di Padova e Vicenza non hanno accolto i tentativi di padre Basmagi volti a mostrare i documenti delle sue ordinazioni
e negano che egli si sia presentato come ministro cattolico.
Basmagi che diffondeva i suoi insegnamenti anche
attraverso trasmissioni televisive, durante le quali benediceva
ed esorcizzava amministra il sacramento del battesimo in acqua corrente e
celebra matrimoni allinterno di messe che durano anche dieci ore. La lunghezza
del rito si spiega con il fatto che in esso sono
racchiusi diversi momenti: la predicazione di Cristo, la sua via crucis
e la sua resurrezione. Ancora oggi padre Gabriele, attualmente
residente in Siria, continua a esercitare il suo ministero in spirito,
attraverso comunicazioni telefoniche con i suoi fedeli e grazie allopera di
Ines Dal Soglio. Già espulso dallItalia nel 2001 (dopo essere stato condannato
a otto anni di reclusione dal tribunale penale di
Padova), nel 2002 viene dichiarato defunto dai membri della Missione. La sua
morte sarebbe avvenuta nel giorno di Pasqua e sarebbe stata seguita dalla sua
resurrezione. Essi ritengono che lepisodio in questione non sia né il primo
né lunico poiché sono convinti che lo spirito di padre Gabriele abbia lasciato
il suo corpo altre volte. Il distacco sarebbe durato a volte per ore, a volte
per giorni, fino a quando il suo corpo inanimato non riprende vita. La morte
non avrebbe alcun potere su padre Gabriele e la sua resurrezione significa anche punizione per tutti quelli che lo calunniano
e lo ostacolano.
I problemi giudiziari per padre Gabriele si ripresentano nel novembre 2004,
quando viene condannato a otto anni e undici mesi di
reclusione dai giudici della Corte dAppello di Venezia per abusi sessuali,
sequestro di persona e lesioni personali. Le sue seguaci diffondono volantini
in luoghi pubblici come gli ospedali nei quali i malati ricevono indicazioni su
come contattare lassociazione per chiedere aiuto.
Il movimento che conta qualche decina di fedeli si è diffuso in diverse
regioni dItalia, fra cui le Marche, a Montefiore
DellAso (Ascoli Piceno), il Veneto, a Montecchio Precalcino (Vicenza) e
a Villafranca (Padova), e la Basilicata.
Basmagi è considerato dai suoi seguaci il Figlio
dellUomo di cui parla il libro dellApocalisse ai capitoli 1 e 19,
letti secondo linterpretazione dello stesso Basmagi.
In essi si parla di Cristo risorto, langelo disceso
dal Cielo con la chiave dellabisso, del mandato, colui che, attraverso le
opere, rivela la sua potenza. È chiamato dai suoi fedeli Papy,
come pure Dio Padre è chiamato Abba. Basmagi, che i suoi seguaci dicono assomigli anche
fisicamente a Gesù Cristo, vive la sua stessa
condizione di innocente perseguitato, imprigionato e
condannato. Egli sostiene di non avere creato alcuna nuova dottrina, ma di
volere mettere in pratica ciò che è già scritto nella Sacra Scrittura. Le sue miracolose opere si sarebbero verificate dalla fine degli
anni 1980: nel 1988 sconfigge definitivamente Satana; nel 1989, con laiuto
della madre celeste, lega Beelzebul; nel 1991 accende
il fuoco della Geenna, evento visibile a tutti nelleruzione dellEtna.
In quel momento Basmagi prende il posto di Gesù e dà inizio al giudizio attraverso la separazione
delle pecore dai capri.
Secondo alcune fonti, peraltro smentite dal movimento, in
quanto profeta, Basmagi avrebbe previsto la
fine del mondo per il 10 maggio 1996, giugno 1996 e, infine, nel 1999. Nei suoi
messaggi afferma, comunque, esplicitamente, che i
castighi descritti nel capitolo 24 del Vangelo di Matteo si stanno già
realizzando in questo tempo, nel quale egli compie la sua missione: quella di
avvisare il mondo che questo è il tempo della fine e che è importante pentirsi
al più presto se si vuole salvare la propria anima.
Basmagi sostiene che nella Chiesa cattolica,
considerata la Babilonia peccatrice, ci siano sia sacerdoti chiamati da Dio con
una vera vocazione sia sacerdoti chiamati da satana per distruggere il regno
di Dio. I vescovi e i cardinali cattolici consacrano pane e vino, ma in essi potrebbe nascondersi solo il corpo di Satana. I
sacramenti amministrati nella Chiesa cattolica non produrrebbero frutti
spirituali perché chi li amministra non è mandato da Dio e durante la
celebrazione non invoca lo Spirito di Dio. I membri del movimento che vivono
nella Missione contribuiscono al loro mantenimento attraverso il lavoro, che di
solito non è retribuito e mettono i propri beni in comune pro-missione. Il
digiuno è permesso e frequente, nellattesa costante della fine del mondo. Bevono acqua benedetta da Basmagi
e mangiano il pane azzimo che nutre e purifica non solo il corpo, ma anche
lanima. Il loro cammino, affidato a Basmagi, è un
percorso di purificazione e pulizia spirituale, un detersivo necessario per
pulire il corpo, una catechesi che comprende anche una forma particolare di educazione alla castità.
Lo scopo del movimento si riassume in questo motto: Insieme si può
costruire una famiglia unita nellamore per un mondo migliore che viva nella
vera pace senza distinzione di razza e religione. Questa è la prima Chiesa
universale il cui nome è LUmanità Chiesa di Fraternità.
B.: La dottrina apocalittica del movimento di Basmagi è desunta da volantini distribuiti dai fedeli:
Bestemmia, Messaggi di Padre Gabriele-Missione S.
Antonio Abate, Perché Dio dovrebbe castigare lumanità, LUmanità Chiesa di
fraternità, Il Signore ti benedica; Gabriele -Il Santo di Dio; altri
elementi della dottrina si ritrovano in opuscoli scritti da Basmagi
e diffusi allinterno della Missione come Il cammino verso la pace e
Ghiaccio dal cielo. Un testo liberamente consultabile presso il movimento è
il Libro delle testimonianze, che riporta innumerevoli racconti di
miracoli, liberazioni e grazie spirituali ricevute attraverso padre Gabriele.
In chiave critica, si vedano: Giancarla Perotti
Barra, Gruppo Gabriel Basmahdjj (Basmagi),
in Movimenti Religiosi Alternativi - Dossier a cura del GRIS, n. 27,
allegato a Presenza Cristiana, luglio 1997, pp. 38-41. Per quanto riguarda la dichiarazione ufficiale congiunta dei
vescovi delle diocesi di Padova e Vicenza si fa riferimento a I due comunicati
ufficiali del Vescovo, in La Voce dei Berici,
14 luglio 1996.
Chiesa Cattolica Ortodossa Americana
Mons. Vittorio Maria Francescone
C. P. 137
80058 Torre Annunziata (Napoli)
Una filiazione della American Orthodox
Catholic Church (titolo
vantato da diverse organizzazioni religiose con sede negli Stati Uniti
dAmerica) è presente anche in Italia sin dalla fine degli anni 1960.
La linea di successioni episcopali vantata da questa denominazione risale
allarcivescovo ortodosso libanese Aftimios Ofiesh (1890-1971; secondo altre fonti 1880-1966), che era stato a capo negli anni 1920 di un tentativo di
creazione di un movimento ortodosso americano, inizialmente approvato dalla metropolia russa, e quindi ripudiato anche a causa del
matrimonio (successivo allordinazione, in spregio ai canoni ortodossi) dello
stesso Ofiesh nel 1933.
Attraverso uno dei vescovi che avevano raccolto leredità di
Ofiesh, Walter Myron
Propheta (1912-1972), fu consacrato nel 1967 (e
riconsacrato sub conditione il 3 ottobre 1968
da Milton Cunha della Chiesa Cattolica Apostolica
Brasiliana fondata da Carlos Duarte
Costa) Giuseppe Santo Eusebio Pace, già prete sotto un altro vescovo
indipendente, mons. Giovanni Taddei (1917-1979) e
negli anni dal 1961 al 1967 parroco di una parrocchia italiana di rito
occidentale del Patriarcato di Mosca.
A mons. Eusebio Pace oggi a riposo si deve latto di costituzione
dellEsarcato apostolico per lEuropa e lAmerica Latina della Chiesa Cattolica
Ortodossa Americana, con sede a Roma in Via Flaminia 495,
riportato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 luglio 1973. Il primate di
riferimento negli Stati Uniti risultava mons. Lorenzo
de Vatlich, con il titolo di Sua Beatitudine Dom Lorenzo, O.S.B., Patriarca a
Primate Metropolitano della Chiesa Cattolica Ortodossa Americana, Giurisdizione
di New York.
Attualmente, mons. Vittorio Maria
Francescone, consacrato il 30 agosto 1975 da mons.
Eusebio Pace, si presenta come suo coadiutore. Il movimento non risulta avere in Italia luoghi di culto aperti al pubblico.
B.: Chiesa Cattolica Ortodossa dAmerica, numero unico a cura
dellEsarcato Apostolico per lEuropa, Firenze s.d.
Il Movimento Impegno e Testimonianza - Madre dellEucaristia è un gruppo di
preghiera per il Trionfo dellEucaristia, fondato e guidato dal sacerdote
cattolico don Claudio Gatti, che nasce intorno alle apparizioni di Marisa Rossi, veggente fin dalletà di due anni e mezzo.
Misticamente presente il 9 Marzo 1963 allordinazione sacerdotale di don
Gatti, lo incontra e lo riconosce, diventando alcuni anni dopo la sua figlia
spirituale.
Le apparizioni di Marisa possono essere suddivise in tre periodi. Dal 1971
al 1985 sono strettamente private; dal 1986 al 4 settembre 1993 avvengono alla
presenza di alcune persone riunite in preghiera;
infine, dal 4 settembre 1993 come richiesto dalla Madonna in un messaggio
diventano pubbliche. Da quel momento, ad assistere alle apparizioni sono
ammesse anche alcune persone chiamate dalla Madonna per formare un cenacolo di
preghiera e di formazione. Il cardinale Camillo Ruini,
vicario generale di Papa Giovanni Paolo II (1920-2005) per la Diocesi di Roma,
con lettera datata 6 dicembre 1994, ha sospeso la facoltà di conservare
leucaristia e di celebrare la messa nella cappella del movimento. Nel 1995,
lautorità ecclesiastica di Roma istituisce una commissione di
inchiesta per verificare lattendibilità dei fenomeni soprannaturali e
lidoneità ed ecclesialità della formazione
spirituale proposta agli aderenti.
Dal 14 settembre 1995 cominciano a verificarsi i miracoli eucaristici
durante le apparizioni pubbliche: una o più particole diventerebbero
improvvisamente visibili fra le mani di Marisa Rossi
di fronte ai fedeli in preghiera presso la sede del movimento e residenza di
Marisa, don Gatti e alcuni collaboratori. Ogni domenica mattina, ogni primo
sabato del mese e in occasione delle feste non di precetto dedicate a Gesù e alla Madonna, ogni giovedì sera e ogni giorno di
festa cristiana, ha luogo unapparizione pubblica. Secondo
fonti del movimento, il giorno 26 novembre 1995 si sarebbe verificato
uno straordinario evento eucaristico preannunciato dalla Madonna: la veggente
si è presentata ai fedeli raccolti in preghiera con una grande ostia in mano,
visibile a tutti, comparsa improvvisamente nelle sue mani. Il 13 marzo 1996, il
cardinale Ruini proibisce con un decreto di prestare
il culto alle ostie che appaiono nelle mani di Marisa, ritenute consacrate
dagli aderenti al movimento. L8 marzo 1998, 35°
anniversario dellordinazione di don Gatti, il sacerdote riceve da Dio lordine
di celebrare la messa, nonostante il divieto dei superiori, e il 1° aprile 1998
è sospeso a divinis dal cardinale Ruini. Il 20 giugno 1999 Dio Padre, per sua libera
iniziativa e senza chiedere il consenso dellinteressato, lo ordina vescovo ed
egli riceve tutti i poteri da Gesù Cristo. Il 14
settembre 2000 don Claudio Gatti, Vescovo ordinato da Dio, Vescovo
dellEucaristia, emana il decreto ufficiale in cui riconosce lorigine
soprannaturale delle apparizioni, dei miracoli eucaristici e delle teofanie
trinitarie avvenute nel luogo taumaturgico.
Egli, mentre riafferma la sua obbedienza al Papa e lunione con i vescovi e
i sacerdoti che amano leucaristia, raccomanda ai fedeli la lettura delle
lettere di Dio e permette ufficialmente il culto della Madre
dellEucaristia. Lultimo miracolo eucaristico si verifica
il 15 gennaio 2004. Il movimento lo definisce straordinario perchè
in esso si sarebbe verificata la contemporanea
presenza di sangue divino e sangue umano in unostia. Mentre,
infatti, nei miracoli precedenti leucaristia, trasportata nel luogo
taumaturgico da Gesù, dalla Madonna, dagli angeli e
dai santi, si era appoggiata sui fiori del giardino, sui vasi sacri o
sullaltare, in questultimo miracolo la Madonna
stessa avrebbe adagiato una particola sulla fronte insanguinata di Marisa. Il
12 gennaio 2001 la Conferenza Episcopale Italiana pubblica un comunicato
ufficiale nel quale rende noti i provvedimenti adottati nei confronti del Rev. Claudio Gatti e del suo Movimento, in tutto il
territorio nazionale. In seguito, con una lettera (prot.
174/95-15938), la Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso noto al
Vicariato di Roma che il 18 ottobre 2002 il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II
ha disposto limmediata dimissione dallo stato clericale di don Claudio Gatti,
decisione da considerarsi inappellabile. In seguito a questa decisione don
Claudio Gatti, in una lettera circolare, dichiara che lautorità ecclesiastica
ha sbagliato gravemente nei suoi confronti e gli ha inflitto lultimo colpo
di satana. Nel mese di agosto del 2003 il movimento
riceve da Dio Padre un altro dono spirituale: la consacrazione a luogo
taumaturgico di una località (Fonte San Lorenzo) situata in una vallata a pochi
chilometri da Frontignano (Macerata). Si tratta del
luogo in cui, nel 1971, avvennero le prime apparizioni della Madre
dell'Eucaristia, alla presenza dellallora sacerdote don Claudio Gatti. Da
allora i membri del movimento si recano periodicamente a Fonte San Lorenzo per
compiere pellegrinaggi di ringraziamento.
Lopera di apostolato del fondatore si svolge
attraverso le catechesi, i momenti di preghiera, le celebrazioni eucaristiche e
i miracoli connessi che si svolgono nella sede del movimento luogo ritenuto
taumaturgico oppure in altre località (Liguria, Marche, Sardegna, Abruzzo,
Emilia Romagna, Veneto), dove sono nati altri gruppi di preghiera Madre
dellEucaristia, che riuniscono alcune centinaia di persone. Affluiscono a
Roma e partecipano agli incontri di preghiera pellegrini provenienti
dallestero: U.S.A.,
Messico, Canada, Mozambico, Zaire, Camerun, Brasile,
Argentina, Spagna, Francia, Belgio, Svezia e altri paesi.
Il Movimento Impegno e Testimonianza diffonde la
notizia che la Madonna appare a Roma, poiché vuole sottolineare lelezione di
questa città a centro della cristianità. La veggente Marisa afferma di ricevere
messaggi destinati a tutta lumanità. Lorigine di questi messaggi sarebbe la
Madonna, che vuole essere chiamata Madre dellEucaristia. Ella
afferma che leucaristia, cuore della fede cattolica, è ridotta dai teologi a
semplice simbolo e che la devozione verso questo sacramento deve essere
rinnovata. Riguardo alle apparizioni nei messaggi si afferma che esse sono le
più importanti e combattute specialmente dal clero e si richiede ai fedeli
del movimento di parlare della Madre
dellEucaristia, considerato come levento culminante della storia, nello
stesso modo in cui lImmacolata Concezione è levento che ha dato inizio alla
storia. Il 25 marzo 1995 la Madonna ha stabilito che la festa (provvisoria)
della Madre dellEucaristia deve essere celebrata il 25 marzo di ogni anno. La statua della Madre dellEucaristia,
custodita dal 1989 nella cappella del movimento e dichiarata taumaturgica da Gesù, è stata realizzata in base alla descrizione data
dalla veggente. La Madonna in essa rappresentata
sorregge fra il dito medio e lanulare della mano unostia ruotata di tre
quarti verso di lei e nellaltra mano tiene un calice: limmagine sta a
significare che ella è madre di Cristo, integralmente presente nel sacramento.
Nei messaggi il luogo delle apparizioni è stato dichiarato santo e
taumaturgico da Dio Padre, da Dio Figlio e da Dio Spirito Santo, poiché in esso si è verificata diverse volte anche la teofania di Dio
uno e trino. I miracoli eucaristici che sono al centro delladorazione del movimento avvengono quando la Madre dellEucaristia, gli
angeli o Gesù prelevano unostia da un tabernacolo o
la sottraggono alla profanazione portandola a Marisa. Le ostie profanate appaiono, a differenza delle altre, frantumate, calpestate,
bruciate, trafitte. Leucaristia non è solo presenza di Gesù
in corpo, sangue, anima e divinità, ma è anche presenza della Trinità, come
afferma la Madonna che, dopo avere consegnato le ostie a Marisa, si prostra ad adorarle. Le tre persone divine sono state viste
allinterno di unostia immensa, segno che leucaristia è anche presenza reale
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Nei messaggi la Madonna si rivolge ai membri del movimento incoraggiandoli a
pregare e a fare opere buone al fine di compiere la loro grande
missione di salvezza. Dopo venticinque anni di sacrifici ella
ha comunicato che ciascun membro del gruppo ha salvato 9.132 anime. A messaggi
di conforto e richieste di preghiere e sacrifici si intrecciano
messaggi di preoccupazione per il Sommo Pontefice e per le sorti della Chiesa,
che sarebbe governata da molti uomini affiliati a potenti e segrete associazioni,
sostenuti da forti centri di potere e provvisti di unenorme quantità di
denaro. In una lettera datata 7 ottobre 1999 spedita a cardinali, vescovi e
sacerdoti, don Claudio Gatti li invita finalmente a
schierarsi con lui, dalla parte di Dio. Egli annuncia anche che il 1999 è
lanno del trionfo delleucaristia, della verità e del Movimento Impegno e
Testimonianza. Successivamente, in seguito al mancato
verificarsi di questa profezia, le rivelazioni confortano i fedeli precisando
che, poiché devono convertirsi ancora milioni di persone, compresi molti
ecclesiastici, Dio ha concesso ancora del tempo per attendere la conversione
dei suoi figli. Il giorno 1° Novembre 1999 alle ore 10, mentre la comunità è
raccolta in preghiera, Marisa va in estasi e vede in visione un fuoco dal quale
sente uscire la voce di Dio: questo evento è
considerato, dai presenti, come un fatto straordinario e unico nella storia
della Chiesa. La notte di Natale dello stesso anno la Madonna porta una lettera
di Dio a Marisa nella quale egli rivela di avere concesso l'indulgenza plenaria
del giubileo a tutti coloro che visiteranno la
cappella Madre dellEucaristia.
In un recente numero (del 2005) del giornalino mensile Perle della Madre dellEucaristia si dice che le apparizioni della Madre
dellEucaristia sono collegate con quelle avvenute a Lourdes e Fatima di cui
sono il naturale completamento voluto da Dio. Infatti, così come preannunciato nella lettera di Dio dell11 febbraio 1995,
lImmacolata Concezione apre la storia, la Madre dellEucaristia chiude la
storia. Nello stesso numero si afferma che le apparizioni dureranno fino alla morte della veggente Marisa Rossi; in seguito,
probabilmente, le apparizioni mariane non si verificheranno più in nessunaltra parte della terra.
Il 28 maggio 2007 Dio Papà, durante una teofania riservata a Claudio
Gatti e a Marisa, ha annunciato che, in bilocazione,
Claudio Gatti ha ordinato 51 vescovi e 77 sacerdoti:
in Brasile (4 vescovi e 6 sacerdoti), in Argentina (5 vescovi e 11 sacerdoti),
nel resto dell'America Latina (5 vescovi e 11 sacerdoti), nella Repubblica
Democratica del Congo (3 vescovi e 5 sacerdoti), nell'Africa Centrale (4
vescovi e 5 sacerdoti). In Italia non ha ordinato nessun vescovo e nessun
sacerdote. Questi vescovi e sacerdoti sono le primizie dei pastori che in
futuro guideranno la Santa Chiesa, essi conoscono molto bene chi è Monsignor
Claudio Gatti, e quali sono le missioni che in nome di Dio ha portato e sta
portando avanti nell'interno della Chiesa. Sono pronti a raggiungerlo, quando
li convocherà a Roma.
B.: Le lettere di Dio trasmesse a Marisa Rossi fino a giugno 2004
sono pubblicate in dodici libri, tutti a cura dellAssociazione Movimento
Impegno e Testimonianza-Madre dellEucaristia. Tra questi, particolarmente importanti
sono: il primo, Io sono Madre dellEucarestia,
Movimento Impegno e Testimonianza, Roma 1993, che contiene i messaggi chiamati
dalla Madonna La Catechesi di Dio Padre (terminati il 4 settembre 1993); il
secondo volume, LEucaristia Trionferà, Movimento Impegno e
Testimonianza, Roma 1994, contiene i messaggi ricevuti dal 24 ottobre 1993 al
16 ottobre 1994; il sesto volume (diviso in due parti), Conoscete
Gesù Parola, amate Gesù
Eucaristia, del dicembre 1999, nel quale sono riportati i documenti relativi
alla situazione canonica di don Claudio Gatti e la serie dei messaggi ricevuti
da Marisa dal 4 ottobre 1997 al 14 settembre 1999. Il libro di don Claudio
Gatti e Marisa Rossi, Tu sei Madre dellEucaristia,
vol. I, Editrice Componendo, S. Giovanni in Persiceto
(Bologna) 1999, è il libro nel quale la Madonna detta la storia della sua vita
a Marisa. I giovani del movimento (apostolini)
curano il giornalino mensile Perle della Madre dellEucaristia (71
numeri pubblicati da dicembre 1998 a novembre 2007). Attraverso il giornalino continuano a essere diffuse le lettere di Dio portate dalla
Madonna o da Gesù.
Le origini dellOpera Padre Gabriele, associazione onlus
promossa e animata da Padre Gabriele Francesco Maria Berardi (1912-1984), risalgono al 1971. In quellanno, per iniziativa dello stesso padre Gabriele
nasce lAssociazione Fra i Volontari della Carità, a Roma. Francesco Maria Berardi era sacerdote
dellOrdine dei Servi di Maria,
nato a Carpegna (Pesaro) e morto a Roma. Il fine perseguito dallassociazione è duplice: restituire ai poveri
di spirito la loro dignità attraverso il recupero dei valori cristiani e
lelargizione ai bisognosi di beni materiali. AllAssociazione Fra i Volontari
della Carità si avvicinano alcune migliaia di poveri che, a giorni alterni,
ricevono generi alimentari e vestiario; è fornita assistenza anche a carcerati,
handicappati e istituti religiosi poveri.
Gabriella Pasquali Carlizzi, figlia spirituale di
padre Gabriele Maria Berardi,
si impegna dal 1985 a proseguire la sua opera e
diventa presidente dellassociazione. Dal 1989 riceve in un filo diretto dal
Paradiso, i messaggi di padre Gabriele che riguardano vicende personali,
sociali e talora il mondo intero; fino al giugno del 1992 i messaggi sono
rimasti segreti. In occasione della strage di Capaci, del 26 Maggio 1992, padre
Gabriele impone a Gabriella la loro pubblicazione a beneficio di tutti. Al
carisma di Gabriella Pasquali Carlizzi si aggiunge, successivamente, anche quello di Anna Galli una veggente
protagonista di fenomeni mistici fin dal 1980 che, alla fine degli anni 1990,
si allontana dallassociazione. Il 22 novembre 1992 nasce la Fondazione del
Centro Editoriale Padre Gabriele. Questa casa editrice si propone di diffondere
le opere redatte o ispirate da padre Gabriele, dopo la sua morte, tramite
Gabriella Pasquali Carlizzi, e di pubblicare opere a
contenuto religioso, sociale o politico che abbiano
come fine la diffusione dellannuncio dellEra Nuova del Cristiano. La
diffusione dei messaggi avviene attraverso stampa, radio e televisione.
Nel gennaio del 1992 è fondato il Partito Cristiano della Democrazia, il cui
fine è quello di offrire al cristiano dellEra Nuova quellalternativa politica ritenuta indispensabile per restituire
onestà e bontà alle classi dirigenti. Fino al 1992 lassociazione è stata
assistita spiritualmente e sostenuta pubblicamente da due sacerdoti cattolici
che, successivamente, se ne sono allontanati. Il
periodico di informazione dellassociazione è stato,
fino allaprile 1994, La Via della Carità. Nellottobre del 1994
lassociazione avvia la pubblicazione di un settimanale, LAltra Repubblica,
interrotta nel febbraio del 1995 (la pubblicazione del periodico, oggi a
cadenza mensile, riprende nel 2007).
Dal febbraio 1997 inizia la pubblicazione del nuovo periodico: Il tempo
di Giusto. Il numero zero è in gran parte dedicato
alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Gabriella Pasquali Carlizzi a causa delle accuse di circonvenzione da parte di
quattro membri dellassociazione. Le accuse sono attribuite dal periodico a un complotto ordito ai danni di Gabriella Pasquali Carlizzi per ostacolare la sua opera di denuncia contro
apparati occulti dello Stato.
In riferimento allAssociazione Fra i Volontari
della Carità il vicariato della diocesi di Roma ha emanato due comunicati nel
1993 e 1997 nei quali dichiara che essa non ha alcun riconoscimento da parte
dellautorità ecclesiastica; che nella cappella della sede dellassociazione
non è consentito celebrare la messa o custodire leucaristia; che non esiste
alcuna causa di beatificazione nei riguardi del sacerdote padre Gabriele e che
essa diffonde messaggi incompatibili con la fede cattolica. I membri
dellassociazione sono circa settanta, e il movimento è presente anche in
Brasile e in Colombia.
Attraverso i messaggi trasmessi per filo diretto (per via carismatica,
sotto forma di locuzioni interiori), che Gabriella afferma
di ricevere da padre Gabriele, questultimo intende
rivolgersi alla società e ai singoli, in tutti i tempi della storia e in
particolare nellattuale frangente. Si tratta di annunci,
avvertimenti, insegnamenti, rivelazioni. Secondo tali insegnamenti, il mondo in
cui viviamo è corrotto, molti sono stati gli errori
commessi dai governanti, e la corruzione dei politici in Italia ha portato a
conseguenze gravissime sul piano sociale, politico, economico e morale. Il male
morale e spirituale imperversa nella società facendo di Satana il padrone di
questi tempi. La corruzione tocca anche ambienti della Chiesa cattolica, poiché
Satana lanticristo è nella Chiesa e si muove
vicino al trono, così come Giuda era accanto a Gesù.
Bisogna dunque rifondare la Chiesa di Cristo sulla verità e la giustizia
intendendo con verità il Verbo rigenerato e purificato dalle interpretazioni
che ne hanno distorto la dottrina. È imminente lo spopolamento del pianeta
Terra; solo un terzo di creature si salverà e si tornerà a vivere come in
epoche passate, in cui la moneta non aveva valore e si viveva solo mangiando il
frutto del lavoro delle proprie mani. Rimane quindi poco tempo per la
conversione e per essere nel novero dei pochi superstiti che vedranno la Nuova
Era.
Per sanare queste piaghe e inaugurare una Nuova Era è necessario un evento
straordinario, annunciato da padre Gabriele il 9 Dicembre 1992. Attraverso
Gabriella, figura del nuovo arcangelo Gabriele, giunge lannuncio della seconda
venuta di Gesù sulla Terra. La nascita è annunciata
per la notte fra il 24 e il 25 Dicembre del 1992, a Roma. Si tratta di una
nascita non simbolica, ma reale, del Cristo della Nuova Era. I credenti lo
riconosceranno attraverso la fede; egli annuncerà la parola, soffrirà, ma non
morirà perché la sua nascita si verifica nellera in
cui il potere di Satana è destinato a cessare. Grazie a
un evento straordinario, il nuovo Gesù sarà
visibilmente presente fino allultimo giorno dei mille anni della Nuova Era.
Chi non lo riconoscerà disconoscerà non questo Gesù,
ma quello venuto la prima volta. I ministri della Chiesa, colpevoli della sua
rovina, profanatori delleucaristia e indegni di annunciare il Verbo,
nonostante neghino il soprannaturale, non potranno non riconoscere la nuova
nascita di Gesù. Il 25 Dicembre 1992 Dio stesso si
rivolge ai membri dellassociazione tramite Gabriella, appellandosi a loro
affinché riconoscano il ritorno di suo Figlio Giusto nel trionfo della
giustizia con il compito di attuare il progetto che il Creatore aveva in mente
fin dalla creazione del mondo. Giusto si manifesterà anche nella
unificazione delle Chiese e quindi da ogni Chiesa dovranno essere
scacciati coloro che indegnamente ne professano e amministrano il credo. Ci
saranno guerre di religione e molti ministri di Dio moriranno, ma alla fine
Giusto riedificherà il suo tempio che è la Terra rigenerata e vivrà fra i
giusti.
Il 25 dicembre 1992 segna anche la data dinizio del nuovo tempo, il primo giorno
dellanno. Lannuncio della nascita di Giusto deve raggiungere lintero mondo,
a cominciare da Gerusalemme, dove Gabriella Pasquali Carlizzi
si reca il 4 febbraio 1993 per consegnare lannuncio dellavvento di Giusto ai
rappresentanti della religione ebraica. Durante la sua
permanenza in Terra Santa, sotto la guida di padre Gabriele, visita i luoghi
santi e si incontra molte volte con le Autorità del
Cielo. A Nazaret incontra la Madonna che,
come Gabriella, ha ricevuto da un angelo di nome Gabriele lannuncio della
nascita del Figlio di Dio sulla Terra. Entrambe hanno
custodito in grembo e nel cuore il Santo Bambinello. Al Santo Sepolcro incontra
Satana e nel deserto nella sua veste di nuova guida del popolo eletto
riceve spiritualmente da Mosè le nuove tavole della
Legge. Sul Monte degli Ulivi incontra Gesù,
ai piedi del Monte Tabor, ascolta la voce del Padre
Celeste e sulle rive del Giordano incontra Giovanni Battista e Gesù.
In seguito alla morte di Giovanni Paolo II (1920-2005) Gabriella Pasquali Carlizzi lo definisce il precursore del Giusto che ha
svolto lo stesso ruolo espresso duemila anni fa da Giovanni il Battista.
Gabriella Pasquali Carlizzi continua a divulgare i
messaggi a diffusione universale di padre Gabriele tramite un nuovo Sito
Internet (dopo il sequestro penale del sito www.giustainformazione.it con
decreto del Tribunale di Firenze in data 3 gennaio 2005, cui ha fatto seguito
il sito www.lagiustainformazione.it, anch'esso sottoposto a sequestro penale
con decreto del Tribunale di Firenze in data 2 novembre 2006) specificando che
ciò che viene pubblicato non intende prevenire il
giudizio della Chiesa e sarebbe conforme ai decreti di papa Paolo VI
(1897-1978) emanati il 14 ottobre 1966. I messaggi del Cielo sono ispirazioni
dellanima che, secondo Gabriella Pasquali Carlizzi, spesso sono un monito e un avvertimento per le
autorità e permettono di prevenire avvenimenti delittuosi oppure di svelare
misteri irrisolti, come quello del mostro di Firenze. Il mistero in questione
sarebbe in realtà legato ad altri misteri poiché un
filo rosso collega gli omicidi del Mostro di Firenze
a molte altre morti efferate e misteriose avvenute in Italia e all'estero.
Questo filo sarebbe la Rosa Rossa, lorganizzazione massonico-esoterica
con ramificazioni internazionali, dietro la quale si celerebbero
gli assassini che hanno agito nelle campagne fiorentine. Questa organizzazione
potrebbe contare sulla protezione di personaggi influenti e soggetti deviati
infiltrati negli apparati dello Stato. Questi ultimi, attraverso ricatti
incrociati, avrebbero cercato di gestire fette di potere o coprire
inconfessabili collusioni con un mondo, quello magico-esoterico,
che coinvolge e condiziona trasversalmente la società.
B.: Una delle prime pubblicazioni di Gabriella
Pasquali Carlizzi è un libro dedicato a padre
Gabriele: Gabriella Pasquali Carlizzi, Coraggio
figlia, taiuterò..., Associazione Fra i Volontari della Carità, Roma 1984.
Nella seconda metà del 1992 sono pubblicati due romanzi ispirati da padre
Gabriele, il primo sul sequestro Moro e il secondo sulla strage di Capaci: cfr. Eadem, Clamorosamente,
Editrice Tipografica, Roma 1992; ed Eadem, Il volo
del falco, Editrice Tipografica, Roma 1992. Cfr. pure Eadem,
Filo Diretto, vol. 1, Centro Editoriale Padre Gabriele (raccolta di
messaggi a cadenza giornaliera degli anni 1989-1990); Anna Galli, Tutta di Gesù, Centro Editoriale Padre Gabriele, Roma 1992;
Gabriella Pasquali Carlizzi, Filo Diretto-Messaggi
Universali di Padre Gabriele (1° Ciclo I-XII e 2° Ciclo XIII-XXIV),
Associazione Fra i Volontari della Carità, Roma 1992 (Messaggi Universali di
Padre Gabriele a cadenza settimanale). Nel numero zero del periodico dellOpera
Padre Gabriele, Il Tempo di Giusto, gennaio-febbraio 1997, si può
leggere la recensione del libro di Gabriella Pasquali Carlizzi,
Il mistero di Giusto, Centro Editoriale Padre Gabriele, pubblicato nel
1996, nel quale si apprende, credendolo per fede, lavvenimento della presenza
di Gesù nel mondo tornato sulla Terra come Giusto.
Tra le ultime pubblicazioni dedicate al mistero del mostro di Firenze è da
segnalare: Pietro Licciardi e Gabriella Pasquali Carlizzi, Gli Affari riservati del Mostro di Firenze,
presso gli autori, Roma 2002. Per quanto riguarda le dichiarazioni ufficiali
del vicariato di Roma, sono stati emanati due comunicati: il primo in Rivista
Diocesana di Roma, XXXIV/1 (1993), pp. 21-22; il secondo in Roma-sette, inserto di Avvenire,
14 Settembre 1997, p. 8.
Il Comitato per la diffusione delle opere del dott. Luigi Gaspari è stato fondato dallerede da lui stesso designato,
Silvio Causo, e da altri fedeli dopo la morte di Luigi
Gaspari, avvenuta il 18 novembre 1995 a Cesenatico
(Forlì). Compito del Comitato è quello di diffondere i suoi scritti e di
inviarli a chiunque ne faccia richiesta, al fine di
continuare lopera del fondatore. Il Comitato si ispira,
per la sua attività, a una frase che san Padre Pio da Pietralcina
(1887-1968) avrebbe pronunciato nel maggio 1968:
Tutti coloro che
contribuiranno alla stampa e alla diffusione dei Quaderni dellAmore
riceveranno la Perpetua Gratitudine e Benedizione di Dio e mia.
Luigi Gaspari (1926-1995) nasce a San Felice sul
Panaro (Modena) il 9 aprile 1926. Nella sua autobiografia racconta le vicende
in seguito alle quali si convince di essere destinato a compiere una
particolare missione spirituale. I suoi genitori (Augusto e Ida) rivestono
una grande importanza per la vita e la missione di Luigi e sono costantemente
presenti nei suoi scritti. Ultimo di dieci figli, è contagiato dalla devozione
di sua madre verso Padre Pio da Pietralcina. Dalla madre Luigi Gaspari apprende
che, in un momento di gravi difficoltà economiche, nel 1928, la Divina
Provvidenza aveva inviato il suo Spirito per consigliarla sul da farsi. Il consiglio
era giunto sotto forma di una lettera di Padre Pio nella quale si consigliava
di trasferire la famiglia a Pavignane, dove il padre
avrebbe certamente trovato un lavoro. Nel 1933 la madre riceve da Padre Pio un
secondo consiglio, ovvero di trasferire una parte della famiglia (i genitori e
Luigi) a San Matteo della Decima (Bologna). Al compimento dei 14 anni detà,
nel marzo del 1940, come promesso dalla madre, Luigi Gaspari
si reca a San Giovanni Rotondo per incontrare Padre Pio. La prima volta che si accosta
al suo confessionale è sgridato e allontanato, mentre racconta di essere
stato accolto come figlio spirituale la volta seguente. Il 5 maggio 1940
Luigi riceve una lettera dalla signorina Olimpia Pia Cristallini (conosciuta in
occasione del viaggio a San Giovanni Rotondo), nella quale questultima
dice di essere stata incaricata da Padre Pio di dirgli che desidererebbe che
Luigi di Bologna studiasse di più e che deve con un po di più fervore
pregare Gesù Ostia. Nella lettera Luigi è anche sollecitato
a obbedire al Padre per non far gemere dalle sue
ferite tanto più sangue, poiché il Padre già vede il suo avvenire ed ha già
stabilito della sua posizione.
Nellestate del 1954, dopo la morte del padre avvenuta lanno precedente,
Luigi si trasferisce a San Matteo della Decima per aiutare la sua famiglia e
confortare la madre. A settembre Luigi ritrova in soffitta la lettera ricevuta
nel 1940, la rilegge e comincia a comprendere molte cose accadute negli anni
precedenti. Decide di ritornare a San Giovanni Rotondo e, durante la Messa,
oppresso dal senso di colpa per essere stato per quattordici anni lontano dal
Padre, piange lungamente, ma è consolato dallo stesso Padre Pio il quale,
mentre si reca nella sua cella, si ferma accanto a lui e lo chiama figlio
mio. Da quel momento Luigi sente che Padre Pio prende il posto di papà
Augusto, ritornato in Cielo, e i viaggi a San Giovanni Rotondo diventano
molto frequenti. L8 Giugno 1956 anche la madre
ritorna in Cielo, dopo avere scritto durante lagonia un testamento spirituale.
A San Giovanni Rotondo, Padre Pio dice a Luigi di recarsi a Pompei perché
Mamma Ida vive nel Cuore di Gesù e ora la Madonna
è la tua Mamma. Dal 1957 al 1968 i viaggi a San Giovanni Rotondo diventano
mensili. Luigi dice di avere ricevuto lincarico da parte di Padre Pio di
recarsi spesso a Roma per ottenere finanziamenti dalla Cassa del Mezzogiorno, e
nel frattempo si forma intorno a lui a San Matteo della Decima un gruppo di
collaboratori che organizzano viaggi a San Giovanni Rotondo. Ad accompagnare
Luigi cè spesso anche sua nipote Anna Andreaus (nata il 2 ottobre 1940), anche lei figlia
spirituale di Padre Pio. Nella notte fra l8 e il 9
aprile 1968 ha inizio la rivelazione: Padre Pio ispira a Luigi le pagine del
Quaderno dellAmore. Alla fine di aprile, Luigi
lo invia al Padre che lo avrebbe definito Testamento-Promessa di grazie che si
doneranno, attraverso lo spirito di queste parole, allo spirito delluomo che
vorrà accoglierle con tutto lamore del suo cuore. Padre Pio avrebbe
raccomandato limmediata pubblicazione e linvio al Santo Padre, ai vescovi e
al mondo.
La distribuzione del Quaderno dellAmore fra i pellegrini di San Giovanni Rotondo è, tuttavia, vietata, così come non
è consentito ai fedeli di Luigi Gaspari di parlarne
ai pellegrini. Alle ore 18 del 21 settembre 1968 Padre Pio si fa presente a
Luigi mentre si trova a Chianciano e gli dice che
deve anticipare la sua partenza per il Cielo per salvare il salvabile.
Sulla Terra il Padre non si sente ascoltato e quello che si poteva salvare per
mezzo del Testamento-Promessa nel mese di giugno, ora (settembre 1968) non si
può più salvare. Gli scritti serviranno ugualmente per il bene dei singoli. Il
22 settembre Luigi fa un sogno profetico: vede Padre Pio che lo conforta per
la sua morte e riceve da lui un esercito di angeli che
gli avrebbero obbedito in tutto. Egli, avvicinando la testa di Luigi alla sua,
dice Porterò in Cielo il pensiero tuo, lascio a te il pensiero mio!, e Luigi
ha la sensazione di svuotamento del suo cervello e di riempimento di una
nuova sostanza. Luigi Gaspari afferma che il 17
ottobre 1968 il primo Quaderno dellAmore giunge nelle mani del
pontefice Paolo VI (1897-1978), che lo avrebbe definito unopera di alta mistica.
In seguito Luigi diventa lambasciatore di Padre Pio che versa nel suo cuore
le perle della conoscenza perché egli le distribuisca durante riunioni,
conferenze e momenti di preghiera.
Il Quaderno dellAmore è tradotto in francese, tedesco e spagnolo,
inglese e russo, poiché lopera spirituale affidata a Luigi deve diffondersi
non solo in Italia, ma anche in varie parti del mondo. Il Quaderno
dellAmore aiuta a superare le difficoltà, a
ottenere grazie e miracoli, a ritrovare la salute dellanima e del corpo. Luigi
Gaspari, trasferitosi a Bologna in Via San Felice 83
(oggi Casa Gaspari, centro di documentazione e
diffusione delle opere di Luigi Gaspari), ha svolto,
fino alla sua morte, unintensa attività di apostolato,
sia ricevendo le persone che, dopo aver letto il Quaderno dellAmore
desideravano conoscere lautore, sia recandosi nei luoghi di apparizioni
mariane e ovunque si riunivano fedeli cattolici, in modo particolare
allinterno dei gruppi di preghiera di Padre Pio. Il suo apostolato si è svolto
anche allestero (Russia, paesi dellEst, Francia Spagna), dove ha radunato un
certo numero di devoti. Il 9 aprile 1994 monsignor Riccardo Ruotolo
direttore generale della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza di san
Giovanni Rotondo ha inviato ai capi gruppo e ai direttori spirituali dei
gruppi di preghiera di Padre Pio una lettera nella quale afferma che Luigi Gaspari non fa parte dei gruppi di preghiera di Padre Pio e
non ha alcuna autorizzazione dalla Casa Sollievo della
Sofferenza di svolgere riunioni e conferenze a nome del Centro Gruppi. La
lettera, inoltre, invita tutti i responsabili dei gruppi in Italia e allestero
a vigilare durante le attività di apostolato, in modo
particolare sulla diffusione degli insegnamenti autentici di Padre Pio. Luigi Gaspari, messaggero dellamore, è considerato da coloro
che si impegnano per la diffusione delle sue opere, il
privilegiato Figlio di Padre Pio al quale è stata affidata una grande Opera di
rinnovamento spirituale. I Quaderni dellAmore gli sono stati dettati
direttamente dal Cuore di Dio che concede lamicizia a tutti coloro che crederanno alla sua Opera.
Lo spirito con il quale Luigi Gaspari scrive i Quaderni
dellAmore si ritrova nelle sue stesse parole: Io
sono forse lunico a capire meno di tutti però ho scritto e scrivo per
obbedienza a Padre Pio, per fede e amore a Dio, al Papa Paolo VI e alla S.
Chiesa. Dio ha donato a molti uomini le parole di verità e la Fede necessaria
per divulgarle, ma quegli uomini non hanno potuto comprendere tutto il
significato delle verità che Dio, in un tempo stabilito, avrebbe interamente
rivelato ad altri uomini. In quel tempo tutte le
Parole di verità si fonderanno in una sintesi che farà vedere larmonica unione
di tutte le rivelazioni. Tutte le parole trasmesse a Luigi dal Cuore Divino
sono la rivelazione delle parole scritte nelle Sacre Scritture. La
rivelazione ricevuta da Luigi Gaspari nel giorno
del suo quarantaduesimo compleanno è, infatti, la realizzazione
di quanto rivelato in Mt 1, 1-17. Come le
generazioni da Abramo fino a Cristo sono quarantadue, così moltiplicando
i quattordici anni di Luigi per il numero tre si arriva al numero
quarantadue, nel quale egli riceve la rivelazione. Nei primi quattordici anni
Luigi riceve la Parola di Dio Padre, nei successivi quattordici anni la Parola
è custodita nella Sapienza del Figlio, nel terzo periodo dei quattordici anni
vissuti vicino a Padre Pio, Luigi riceve la Parola di
Dio per bocca del Profeta di San Giovanni Rotondo. Secondo Luigi Gaspari Padre Pio è nello Spirito Santo un sole che porta
alla Terra la luce del Divino e Trino Amore; egli chiede a Luigi di scrivere
ciò che non gli era stato permesso di scrivere durante
la sua vita terrena.
In Luigi Padre Pio ama tutti i suoi figli spirituali. Chiunque avesse accolto le parole dei Quaderni dellAmore avrebbe
ricevuto i doni promessi da Dio, la luce del santo Spirito che porta salute,
gioia e vita. Attraverso le parole degli uomini malvagi, invece, passano nel
cuore delluomo gli spiriti malefici che vivono sulla Terra o dentro di essa. Per difendere la sua opera lo Spirito Santo diventa
giudice severissimo di tutti coloro che osano
giudicare i suoi figli, definiti come il Cuore di Dio nel mondo. Essi avranno
da Dio il potere di smascherare la menzogna e coloro che li criticheranno se ne pentiranno amaramente. Anche la Madonna alla quale
Luigi Gaspari attribuisce messaggi nei quali ella afferma di essere parte della Trinità, Una e Trina e
increata gli rivela che nel volto di Mamma Ida
cera lei stessa, nel suo Spirito di Mamma. Lo Spirito di Mamma Ida vive
nella Trinità di Dio e della Madonna. Luigi, il Bambino che vive ancora
sulla Terra, riceve lamore uno e trino e così accade anche a quanti vivono
nellamore del Bambino. La Madre di Dio ha, infatti, costruito un Tempio nel
cuore delle Mamme elette nel quale si educheranno i figli della Sapienza che
faranno tremare e scappare tutte le intelligenze distruttrici del Bene e,
alla fine, stabiliranno il Regno di Dio sulla Terra. Fra le Mamme elette cè
anche Elisabetta, dalla quale la Trinità fa nascere Giovanni Battista,
discendente dalla stirpe sacerdotale di Elisabetta e
Zaccaria. Compito del Battista è quello di togliere la vergogna ai Sacerdoti
incapaci di donare col Potere dello Spirito di Dio Figli a Dio.
Il Figlio dellUomo, grazie al battesimo ricevuto da Giovanni, diventa
figlio della Trinità di Dio e riacquista i poteri sacerdotali divenendo Sommo
Sacerdote. Giovanni levangelista, dopo avere ricevuto il battesimo del
Battista, diventa lapostolo destinato a restare sulla Terra fino a quando
Cristo non fosse tornato per giudicare. Nei Quaderni
dellAmore di Luigi Gaspari è presente una
peculiare interpretazione del libro dellApocalisse di
san Giovanni apostolo, secondo la quale la donna che fugge nel deserto dopo
avere partorito il figlio maschio vola nel deserto grazie alle due ali della
Grande Aquila, che simboleggiano lapostolo Giovanni. La Madonna, infatti, è consegnata a Giovanni dallo stesso Gesù
morente sulla croce e, a sua volta, Giovanni è affidato a Maria. Giovanni è vissuto, vive e vivrà sulla Terra in attesa del ritorno del Verbo Incarnato che ora vive alla
destra del Padre. È Giovanni, dunque, e non Pietro, a ricevere il mandato da Gesù.
Padre Pio rivela a Luigi il fatto che il trasferimento suo e dei suoi
genitori a San Matteo della Decima era stato deciso
per sottrarre Mamma Ida alle ira di Satana che fa guerra alla progenie di Maria, cioè alle donne che, nel loro canale di discendenza,
portano la Vita di Giovanni. Il Quaderno dellAmore è il libretto
divorato da Giovanni Battista di cui si parla nellApocalisse, nel quale
ci sono le parole scritte in Cielo e dettate l8
aprile 1968 a Luigi da Padre Pio. La diffusione del Testamento si rende
necessaria poiché si è giunti alla fine dei tempi, e sono beati gli uomini che
saranno morti prima che accadano gli eventi scritti nei Quaderni
dati a Luigi di Bologna. I simboli presenti nellApocalisse sono
interpretati alla luce degli eventi della vita di
Luigi Gaspari: la falce è la penna (rivelazione
divina scritta) di Luigi, lAngelo è quello promesso da Padre Pio a Luigi, la
vendemmia è la punizione riservata a chi non crede al Quaderno dellAmore,
lUva gettata nel Tino dellira di Dio sono le parole malvagie degli uomini.
B.: Fra gli scritti di Luigi Gaspari si vedano il Quaderno
dellAmore, Comitato per la diffusione delle opere del Dott.
Luigi Gaspari (C.D.O.L.G.),
Monte Porzio Catone (Roma) 1997; Padre Pio mi ha detto..., Casa Editrice
Istituto Padano di Arti Grafiche, Rovigo 1969 (pubblicazione che raccoglie vari
Quaderni); Testamento promessa di Grazia di Padre Pio, Scuola
Grafica Salesiana di Bologna, Bologna 1971; Amore alla verità, Scuola
Grafica Salesiana di Bologna, Bologna 1971; Lettere 1972-1995, 2 voll., C.D.O.L.G., Bologna 2001.
La Nuova Gerusalemme è un movimento spirituale che nasce in seguito
alle visioni ricevute da Giuseppina Norcia, di Gallinaro
(Frosinone). Nel giugno del 1947 mentre la madre Antoniella prepara dolci per la sua prima comunione con
altre due donne Giuseppina Norcia gioca vicino alla sua casa. Ella racconta di avere visto scendere dal cielo una
nuvoletta sulla quale è adagiato un bambino bellissimo nel quale riconosce Gesù Bambino. Giuseppina chiama la madre per farsi aiutare
ad afferrare il piccolo, ma questultima giunge,
insieme alle altre due donne, troppo tardi: lapparizione svanisce un attimo prima del suo arrivo. Nei giorni seguenti la
bambina attende il ritorno della visione manifestando continuamente il suo
amore per Gesù Bambino. A diciotto anni si sposa con Umberto Lombardi, il quale muore improvvisamente dopo
dodici anni di matrimonio. Nel 1974 Giuseppina Norcia si ammala gravemente.
Durante la sua degenza, il 15 maggio, mentre è in preghiera, viene
investita da una luce intensa e vede Gesù, la Madonna
e san Michele Arcangelo. Gesù questa volta le appare come adulto per consolarla nella sua
sofferenza. Dai tre riceve una missione di salvezza e lavvertimento di una
terribile prova che avrebbe subito nella notte successiva: un attacco di
Satana, superato grazie alla recita del Rosario.
Trascorsi pochi giorni, Gesù riappare insieme alla
Madonna e alla martire santa Mesia Elia (305) il
cui corpo riposa nel castello di Alvito
(Frosinone) preannunciando a Giuseppina che
lavrebbe guarita. Dopo la guarigione, nel 1975, Gesù
le rivela un grande segreto, da non divulgare fino a
quando egli stesso non lo avrebbe permesso. Nello stesso anno sulla collinosa
campagna di Gallinaro (Frosinone),
in via Fonte, viene eretta una chiesetta dedicata a Gesù Bambino costruita grazie allopera della madre di
Giuseppina, Antoniella, su un terreno di sua
proprietà. Questultima, chiamata dai fedeli di Gallinaro Nonna Nella, riveste un ruolo di una certa
importanza allinterno della comunità poiché è stata sempre
vicino alla figlia e lha sostenuta nello svolgimento della sua
missione. Giuseppina sostiene che sia stato il Signore a chiedere la
costruzione di una chiesetta nel luogo della sua prima apparizione che servisse
come Culla per Lui, volendo da essa elargire alle
anime tesori celesti. In una visione il Signore le mostra una strada luminosa,
sospesa in aria, recante allestremità una freccia che indicava con precisione
il luogo in cui doveva essere edificata la cappella.
Nei messaggi che riceve ancora oggi Giuseppina
riferisce che il Signore vuole che presso quella culla si preghi insieme, per
ottenere da Lui le grazie desiderate, non solo per la salute delle anime, ma
anche per quella dei corpi. Nei messaggi ricevuti dalla veggente sono presenti
anche accenti apocalittici che si riferiscono alla manifestazione di una Nuova
Gerusalemme che è regno dei giusti ma che sarà preceduta da eventi
drammatici: catastrofi naturali, morti e sofferenze. Negli
anni passati e fino alla sua morte avvenuta nel 1989, grande importanza ha
avuto per il movimento il sostegno di monsignor Ernesto Cardarelli,
che è stato collaboratore del vescovo molto vicino al movimento e convinto che
al suo interno vi si manifestasse la divinità. Nella piccola Culla di Gallinaro Giuseppina esorta alla conversione, a ricevere i
sacramenti della confessione e della comunione, a guardarsi dagli attacchi di
Satana e a pregare incessantemente.
Fin dal suo sorgere la cappella dedicata al Bambino Gesù
è considerata dai devoti un santuario. Esso accoglie continuamente gruppi di
pellegrini e fedeli che vi si recano per impetrare le grazie promesse da Gesù Bambino a Giuseppina Norcia per coloro
che pregano insieme in quel luogo. Nel febbraio 2001 il vasto movimento
originatosi dal carisma di Giuseppina ha dato vita alla Casa Serena del
Bambino Gesù, una Organizzazione
non lucrativa di utilità sociale (Onlus) costituita
per volere divino. Obiettivo dellassociazione è quello di realizzare una
struttura di accoglienza per tutti coloro che giungono
alla Nuova Gerusalemme. La Piccola Culla del Bambino Gesù
è aperta tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle ore 15 fino al tramonto. Oggi
si recano al luogo chiamato la Nuova Gerusalemme decine di migliaia di fedeli
provenienti non solo dallItalia, ma anche da varie parti dEuropa. Tra essi vi sono i più assidui che vi si recano a scadenze molto
ravvicinate, anche giornalmente, e coloro che partecipano solo ai raduni
mensili o annuali.
Il raduno annuale dei gruppi di preghiera del Bambin Gesù è organizzato nel
mese di giugno per ricordare la prima apparizione di Giuseppina. I rapporti con
la gerarchia cattolica sono stati sempre conflittuali. Preceduta da alcune
prese di posizione emanate a partire dalla fine degli anni 1980, è la notificazione
della Curia Vescovile di Sora-Aquino-Pontecorvo
pubblicata da LOsservatore Romano del
25 ottobre 2001. Essa ribadisce quanto già affermato
nel bollettino ufficiale della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo,
pubblicato nel numero di gennaio-giugno 1992, e cioè che nessuna esplicita ed
autorevole approvazione è mai stata data dalla competente Autorità
ecclesiastica a fatti che tendono a presentarsi come straordinari
o soprannaturali, mentre non risultano tali né per
origine, né per natura, né per contenuto.
B.: La storia e le preghiere del movimento sono
pubblicate nel libretto Una Culla per Gesù Bambino
nella terra di Gallinaro, redatto da mons.
Ernesto Cardarelli, di cui è possibile leggere alcune
parti nel Sito della Nuova Gerusalemme. La notificazione della curia vescovile
di Sora-Aquino-Pontecorvo si può trovare ne LOsservatore Romano, 25 settembre 2001, p. 4. Uno
studio approfondito e documentato sul fenomeno di Gallinaro
è quello di Floriana Ciccodicola, Una nuova Gerusalemme in Ciociaria, in Quaderni di Storia,
antropologia e scienze del linguaggio, n. 6, Domograf,
Roma 2000.
Come ha scritto la sociologa Myriam Castiglione
(1946-1982) tutta la parte settentrionale della Puglia (Gargano e Capitanata)
pullula di visionari e guaritori (Sogni, visioni e devozioni popolari nella
cultura contadina meridionale, in Gustavo Guizzardi
e altri, Chiesa e religione del popolo: analisi di unegemonia,
Claudiana, Torino 1981, pp. 75-103 [p. 76]). I casi di cattolicesimo di
frangia acquistano nella provincia di Foggia particolare rilievo e meritano un
cenno particolare.
- Domenico Masselli
Secondo la stessa Castiglione, Domenico Masselli (1922-1994), di Stornarella
(Foggia), è stato lesponente più noto del visionarismo
della Capitanata (Eadem, I professionisti dei
sogni. Visioni e devozioni popolari nella cultura
contadina meridionale, Liguori, Napoli 1981, p.
122). Nato a Stornarella il 26 febbraio 1922
in una famiglia di contadini, devoto alla Madonna della Stella che si venera
nel suo paese natale, il 2 dicembre 1959 Domenico ha secondo il suo resoconto
una prima apparizione della Madonna nella sua camera da letto. Da allora e
fino alla morte, nel 1994, le apparizioni e i colloqui
con la Madonna e con Gesù Cristo sono frequentissimi;
i fedeli li hanno in parte raccolti in un volume a circolazione privata. Il
volume fa stato anche di diciannove giuramenti in cui Domenico avrebbe dovuto riconfermare il suo impegno e la sua
accettazione della missione di profeta. Si tratta di poesie in uno stile
popolare ingenuo. Così, per esempio, nel decimo giuramento Domenico afferma: Vorrei
lottare forte/incutendo gran terrore/vorrei sempre difendere/il mio buon
Signore./Maledetti che voi fate/arriva il giorno che le pagate/le pagate con
gran peso/perché fate tanto offesa./Sono
sceso già le scale/sono molto stanco/in ogni occasione/difenderò la mia
missione./Mi avvierò da solo/nessuno se ne accorgerà/mi
avvio allegramente/verso il giuramento./Io ricordo questo punto/dove un giorno
lottai/lottai forte e arrabbiato/e dal Cielo fui
premiato.
Con citazioni implicite delle apparizioni mariane (riconosciute dalla Chiesa
cattolica) di Fatima e La Salette, i messaggi rivelano
che molte anime si trascinano allInferno, che Satana regna sui più alti
poteri e sta per riuscire ad introdursi fino alla sommità della Chiesa. Ci
avviciniamo agli ultimi giorni, quando Iddio castigherà il mondo con maggiore
severità che non abbia fatto con il diluvio. In una visione Domenico vede il
Cielo, rosso di fuoco, molte case bruciavano procurando grandi fiamme, acque
che travolgevano tutto, una grande cosa venire giù dal
Cielo e girare a grande velocità nellatmosfera. Tuttavia quella cosa
terribile potrà essere fermata: sarà il più grande
miracolo di Dio che, per intercessione della Madonna, fermerà quella cosa
terribile se il mondo sarà capace di chiederlo nella preghiera e nella
penitenza altrimenti sarà la distruzione del mondo. Anche se la distruzione
totale potrà forse essere evitata, sono comunque
imminenti due castighi sulla terra: uno sotto forma di guerra, rivoluzione e
pericoli; laltro, una oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti e
nulla sarà visibile. Laria sarà nociva, pestilenziale e arrecherà molto danno.
Durante questi tre giorni di tenebre, la luce artificiale sarà impossibile
averla per cui arderanno solo le candele benedette.
Durante tali giorni di sgomenti i fedeli dovranno rimanere in casa a recitare
il Santo Rosario e chiedere misericordia a Dio. Tutti i nemici della Chiesa,
visibili e sconosciuti, periranno sulla terra in questa universale
oscurità. Nei tre giorni di tenebre coloro che camminano per i loro sentieri di
depravazione periranno di modo che sopravviverà
soltanto la quarta parte dellumanità. Con questo residuo dellumanità la
Madonna opererà grandi cose. La Vergine dichiara che con un piccolo numero di eletti edificherò il Mio Regno. Questo Regno verrà prima
di quanto si creda. Come si vede, un elemento millenaristico non è assente, anche se linterpretazione in
chiave puramente millenaristica appare riduttiva ed è
stata contestata da alcuni studiosi.
Intorno a Domenico Masselli si costituisce fin
dagli anni 1960 una comunità animata da fatti giudicati miracolosi. Così,
nellottobre del 1964, durante un pellegrinaggio a Pompei il
Signore appare a quattordici fedeli di Stornarella,
compresi Domenico e sua moglie (il profeta era infatti sposato e con sei
figli). A poco a poco la comunità sale fino a circa trecento persone, che si
radunano i primi tre venerdì del mese in attesa di una
manifestazione miracolosa della Madonna in un vecchio locale (forse una ex
stalla) che non manca di elementi spettacolari: una grande stanza (...) divisa
in due e dietro una specie di basso cancello con un vero e proprio spazio
sacro a cui potevano accedere solo i devoti più vicini a Domenico. Qui si
trova un altare riccamente addobbato e un quadro della Madonna, la cui
iconografia è stata rivelata afferma Domenico nel corso di una visione.
Ai piedi dellaltare i fedeli depositavano le lettere indirizzate alla
Madonna, corredate da normale affrancatura; a queste lettere la Madonna avrebbe
risposto per bocca di Domenico. In un angolo di questo recinto, contro il muro,
era posta una specie di cella-confessionale con un finestrino rivolto verso il
pubblico: dentro questa cella, Domenico riceveva le visite della Madonna e dal
suo tetto scoperchiato si sollevava in levitazione. Domenico entrava nella
cella con una sorta di rituale e dopo diverso tempo dallingresso nella cella
(...) cominciava a sollevarsi in aria, tra la meraviglia generale, rimanendovi
sospeso per alcuni istanti. Quindi usciva dalla cella, apriva le lettere e
scriveva le risposte, eseguendo come sotto dettatura e concludendo
con un messaggio della Madonna per tutti (così M. Castiglione,
ibid., pp. 123-125).
Nel 1976 la crescita del consenso (un migliaio di persone) permette la posa
della prima pietra di un vero e proprio oratorio, che è inaugurato il 20 marzo
1977 con discorso elogiativo del sindaco ma senza la partecipazione del clero,
che rimane diffidente e si limita ad accogliere i pellegrini in una
celebrazione, nettamente separata, nella Chiesa madre. In realtà, fra il 1976 e
il 1977 come risulta dalla documentazione conservata
nella curia vescovile di Cerignola-Ascoli Satriano si svolge una corrispondenza fra il parroco di Stornarella, il vescovo e la Segreteria di Stato vaticana,
cui i devoti di Stornarella si erano rivolti
chiedendo lautorizzazione a fare celebrare la Messa nelloratorio di Domenico.
La risposta è negativa, giacché lopinione trasmessa dal vescovo alla
Segreteria di Stato è che a mio sommesso avviso si tratta di pratica
superstiziosa e dellammissione di qualche cosa aliena dalla fede e non
conforme alla tradizione ecclesiastica, e che potrebbe avere in futuro anche
apparenza di guadagno. A Stornarella opera allepoca
unassociazione laicale denominata Maria SS.
Immacolata del Rosario e San Gerardo Maiella, non
riconosciuta dalle autorità ecclesiastiche, che si propone per statuto
di disciplinare e coordinare le iniziative, la vita di preghiera e le attività
di quanti seguono lilluminato Domenico Masselli.
Dopo lapertura delloratorio, il culto extra-liturgico di Domenico è
descritto, fra laltro, nel 1977 dal sociologo Roberto Cipriani
che trova nel nuovo tempio centinaia di persone. Rispetto al passato, scrive Cipriani, alcuni momenti sono stati soppressi, altri se ne
sono aggiunti, con una cura precipua per tutto quello che può risultare spettacolare, imprevedibile, prodigioso. Durante
la preghiera Domenico rimane rinchiuso nel suo sgabuzzino, dove si vedono
fenomeni ritenuti miracolosi: candele che si muovono, un crocifisso
che appare e scompare, gesti e movimenti del corpo dellilluminato che danno
limpressione di una profonda sofferenza, oltre alle consuete levitazioni. Di
tanto in tanto si vedono pure volare fuori dallo
sgabuzzino, lanciati in aria, dei foglietti: sono le richieste di grazia
avanzate per iscritto dai fedeli, che si aspettano una risposta positiva dalla
Vergine con la mediazione di Domenico (Religiosità popolare: due casi
emblematici, IDOC 1977, p. 31).
Nel 1978 si verifica un episodio inquietante. Si
presenta a Stornarella un presunto frate
francescano (non riconosciuto come tale da alcuno degli ordini francescani
cattolici), Angelo Chiriatti, un leccese
nato nel 1955, che inizia a celebrare la Messa e ad amministrare i sacramenti.
Di più: Chiriatti si presenta come vescovo e
perfino cardinale. Lequivoco è di breve durata: Chiriatti
è sì cardinale nonché vescovo e sacerdote , ma
in una Chiesa scismatica che non è la Chiesa cattolica romana: vanta una
consacrazione dallantipapa lorenese Michel-Auguste-Marie Collin
(1905-1974), di cui si tratta in altra parte di questo progetto. Lattività di Chiriatti si inserisce nella fase
confusa successiva alla morte di Collin, avvenuta nel
1974, segnata da divisioni e scismi nel gruppo di Clémery.
Poco familiari con i vaganti e con gli antipapi, i poliziotti e i carabinieri
della provincia intervengono e arrestano Chiriatti,
il 4 dicembre 1978, a Stornarella. Rilasciato,
continua per qualche tempo a operare nel leccese, attirando alcuni dei devoti di Stornarella.
È peraltro possibile che il gruppo di Stornarella non
fosse a conoscenza della complessa situazione dei
vaganti e degli antipapi di Francia, cui si riferiva Chiriatti,
già difficile da dipanare per gli specialisti.
Di fatto, dopo lepisodio Chiriatti, Domenico
Masselli e i suoi seguaci cercano di riavvicinarsi allautorità ecclesiastica
cattolica, proponendo la cessione delloratorio purché il venerdì venga loro concesso in uso per il rito, completo delle
famose ascensioni, cioè levitazioni. Il vescovo considera la richiesta
inaccettabile, e laccordo sfuma. Come aveva rilevato Cipriani
nel 1977, quasi tutti i devoti di Domenico continuano a frequentare
regolarmente le attività cultuali della Chiesa cattolica, sia pure con una
partecipazione e un impegno ridotti in quanto devoluti
alla forma preferita di presenza e di azione religiosa: quella della
confraternita di Stornarella. Il sistema
istituzionale cattolico, secondo Cipriani,
considerava allora il gruppo di Stornarella come una
sorta di area di riserva, in qualche maniera recuperabile ad un consenso
generico, per quanto negato e formalmente divergente (ibid., p. 34). Tuttavia il vescovo monsignor Giovan Battista Pichierri
interviene nel 1994 quando Domenico è ormai prossimo alla morte perché a
sacerdoti delle Diocesi di Trani e di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, che celebrano
messe nelloratorio di Masselli, sia impedito di continuare a farlo. La
situazione ha unulteriore svolta con la morte di
Domenico, il 28 dicembre 1994, avvenuta con il conforto dei sacramenti dopo una
visita del parroco, nonostante le antiche divergenze. Dopo la morte, il vescovo
di Cerignola-Ascoli Satriano
ha fatto visita ai familiari. Negli ultimi anni il fenomeno sembra attenuarsi
sempre di più; il gruppo venera la memoria dellilluminato, ma si considera
ormai pienamente cattolico e chiede al vescovo la Messa nelloratorio dove
Domenico operava, che è concessa ed è attualmente
svolta periodicamente.
- I visionari della Madonna dellAltomare
La devozione alla Madonna dellAltomare ha origine ad Andria
(Bari) nel 1598, con il salvataggio ritenuto miracoloso di una bambina caduta
in una cisterna in cui si ritrova unimmagine della Vergine. La devozione
decade nel Seicento, ma diventa nuovamente popolare dopo una guarigione
miracolosa, e si è mantenuta viva dal Settecento a
oggi in tutta la Puglia. Nel XX secolo la Madonna
dellAltomare insieme, più recentemente, al beato Padre Pio da Pietralcina (1887-1968) compare in modo insistito nei
culti extra-liturgici. Le origini di questo movimento risalgono a Marietta DAgostino (1899-1977). Da visioni della Madonna
dellAltomare, Marietta deriva un dono di preveggenza
considerato straordinario anche al di là della
provincia e della stessa Puglia. Il rapporto con la Chiesa e con le autorità
pubbliche è allinizio conflittuale, e Marietta
nel 1945 è persino arrestata. Successivamente Marietta dichiara la sua sottomissione alla gerarchia
ecclesiastica che, nonostante qualche diffidenza, sembra avere finalmente
accettato i suoi fedeli. La Castiglione parla di
accettazione forzata del culto da parte della gerarchia ecclesiastica e (del)
progressivo, quasi totale assorbimento della iniziale
autonomia nella vita religiosa ufficiale.
A partire dagli anni 1950 e 1960 i pellegrinaggi ufficiali diretti al
santuario dellIncoronata di Foggia includevano una sosta ad Orta Nova, per consultare Marietta
e salutare la Madonna di Altomare. La costruzione di
una Chiesa dedicata alla Madonna di Altomare, divenuta
nel 1974 parrocchia, è lultimo atto di un processo ormai scontato di coesistenza
tra i due devozionalismi, quello extra-liturgico e
quello ufficiale (Sogni, visioni e devozioni popolari nella cultura contadina
meridionale, cit., p. 98). Dopo la morte di Marietta DAgostino, nel 1977, il figlio Leonardo Balsamo
riunisce ancora i devoti della madre e ne conserva i ricordi, ma senza
ereditarne il carisma. Emergono così nel mondo del cattolicesimo di frangia
altri personaggi che lasciano intendere, a diverso titolo, di essere i
successori di Marietta e i figli prediletti della Madonna
dellAltomare.
Il personaggio più studiato dagli autori che si sono interessati ai culti
extra-liturgici della Capitanata un personaggio che trova peraltro la sua
clientela soprattutto fuori della provincia di Foggia è una
ex-guardia campestre di San Ferdinando, che ha costruito un santuario
privato in contrada Colapatella, al settimo
chilometro della strada provinciale Cerignola-Trinitapoli,
Michele Acquaviva. Michele raduna i fedeli della
Madonna dellAltomare nella sua masseria, afferma di avere avuto visioni e
messaggi dalla Madonna fin da quando aveva sette anni, e che di simili fenomeni
avevano beneficiato suo padre e suo nonno. Peraltro
linaugurazione del santuario è avvenuta nel 1975, e Michele ha cercato di
raccogliere leredità di Marietta soprattutto dopo la
sua morte, nel 1977. Ampliato nel 1978, il santuario è uno stanzone che può
contenere circa trecento persone: al centro, un quadro
della Madonna dellAltomare, ai lati Marietta e il
beato Padre Pio da Pietralcina. Come negli altri
culti extra-liturgici sono frequenti gli ex-voto. Anche
in questo caso sono le visioni ad autenticare il personaggio, ma i fedeli
accorrono soprattutto per le guarigioni, che si realizzano in particolare
attraverso lolio benedetto da Michele.
Secondo losservazione di Cipriani del 1977 quasi sempre la diagnosi è attendista:
tutto dipende dalla Madonna e dalla fede di chi dovrà fare la cura prescritta,
cioè bere ogni giorno un po di olio benedetto per un certo periodo fissato,
dopo del quale occorrerà tornare per un controllo. Lo stesso Cipriani afferma che i fedeli ricevono lolio, le immaginette e altro materiale devozionale gratuitamente in apparenza, ma devono in
realtà pagarlo con offerte di alcune migliaia di lire. Qualora ciò non avvenisse e le offerte non fossero sufficienti è lo stesso
incaricato addetto alla distribuzione il quale fa presente che occorre
provvedere al pagamento con almeno millecinquecento lire [del 1977] per
bottiglietta (il cui numero dipende dalla durata della cura prescritta).
Laffluenza è ampia e prevalentemente contadina, ma con qualche presenza che
proviene da fasce sociali medio-borghesi (ceto
impiegatizio e terziario) (op. cit., p. 35).
Nel caso di Michele Acquaviva, lautorità
ecclesiastica mostra un atteggiamento decisamente
negativo. Constatato che sacerdoti dellArcidiocesi di
Trani, Barletta e Bisceglie
celebravano nel santuario, la curia di Cerignola
esprime il suo disappunto, provocando una circolare della vicina Arcidiocesi in
cui si comunica a tutto il clero che chiunque si reca a celebrare nei luoghi
in cui svolge lattività il succitato sig. Michele o organizza nellambiente
delle nostre diocesi qualsiasi manifestazione o pseudo-pellegrinaggio
intesi a favorirne la propaganda rimane ipso facto sospeso a divinis a nostro beneplacito (cfr.
M. Castiglione, I professionisti dei sogni. Visioni
e devozioni popolari nella cultura contadina meridionale, cit., pp. 152-153). La Castiglione nota che questa decisa presa di posizione,
peraltro, non impedisce che parecchi sacerdoti, appartenenti ad altre diocesi,
si rechino a celebrare messa nel Santuario o accompagnino in pullman i pellegrini provenienti da altre province e regioni (Ibidem).
Questa situazione è perdurata nel tempo, tanto che il 19 ottobre 1996 la curia
vescovile di Cerignola ha inviato una circolare ai
vescovi italiani a proposito di Michele Acquaviva e
del suo gruppo, diffidando i sacerdoti extra-diocesani dal celebrare leucarestia nelloratorio privato del guaritore, sottolinenando lestraneità della Chiesa Locale a questi
fenomeni pseudo religiosi e definendo le dottrine
del gruppo false credenze. La situazione non è, da allora, migliorata.
Un secondo caso in cui la rottura con la Chiesa ufficiale sembra talora
evidente riguarda Antonio De Michele, detto Tonino di Altomare.
Nato nel 1947, vive a Milano e a Voghera, e nel 1968 si sposa con Elisabetta
Sasso, di Bisceglie. Apre con la moglie un ristorante
rustico e ha cinque figli. A Bisceglie diventa noto
come pellegrino della chiesa di Orta
Nova fatta costruire da Marietta. Verso il 1990
Tonino comincia a ricevere messaggi dalla Vergine dellAltomare e insieme a un geometra di Bisceglie, Luigi
Zingaro, decide di convertire il ristorante in un luogo di accoglienza per i
pellegrini. Nonostante lo scetticismo della moglie e del parroco della Madonna
dellAltomare di Orta Nova,
don Ugo Gentile, Tonino inizia a raccogliere devoti, proclamandosi successore
di Marietta. Don Gentile finisce per vietare luso
della chiesa della Madonna dellAltomare per le
riunioni di preghiera. Tonino apre allora una Casa di Missione a Foggia,
presso un seguace, Mario Forcella. In seguito le Case di Missione si
moltiplicano: a Tripalda (Avellino), Valenzano (Bari)
e in seguito anche a Corato (Bari), Bisceglie (Bari), Reggio Emilia, Voghera (Pavia), Varazze (Savona), Milano, Torino. Apparentemente il
successo della missione di visionario di Tonino non
giova al ristorante di famiglia, che è chiuso.
La principale collaboratrice di Tonino diventa Caterina Zippari
che vive a Orta Nova,
separata dal marito, con due figli. La casa di questa signora è convertita
nella Casa di Missione Zippari del Gruppo di
preghiera Tonino di Altomare, e Tonino, separato
dalla moglie, vi si reca a vivere. Un cambio di parroco nella parrocchia della
Madonna dellAltomare a Orta
Nova permette brevemente nuove riunioni nella chiesa, ma nel settembre 1994 il
parroco cambia ancora e il nuovo, prese informazioni, decide di non concedere
luso dei locali parrocchiali. Riferisce che gli aderenti al gruppo si
comunicano ma per quanto ne sa non si confessano, che si incontrano
in case private e che Tonino vende quadretti e immagini della Madonna
dellAltomare insieme ad un olio detto della Madonna cui si attribuisce uno
straordinario potere di guarigione. Il gruppo pubblica anche un bollettino, Il
giornalino del Gruppo di Preghiera Tonino di Altomare,
dove da una parte sono riportati inviti a una pietà tradizionale e
dichiarazioni di fedeltà alla Chiesa, mentre dallaltra emergono toni più
originali. Tonino dichiara per esempio: Noi predichiamo la coscienza di Dio.
Dio è Dio. Dio è cristiano, induista, mussulmano, ecc. Nel nostro movimento si
predica lamore per Dio; quindi, non importa che genere di religione uno segue,
vogliamo solo vedere che si abbia amore per Dio. La religione migliore è quella
che, praticata, porta ad amare Dio; non importa che religione si segua (Senza
distinzione di credo religioso, Il giornalino del Gruppo di Preghiera
Tonino di Altomare, ottobre 1994, p. 4).
Vi è, soprattutto, una forte insistenza sul
ruolo profetico di Tonino, scelto già dalla Madonna dellAltomare prima della
sua nascita, soprattutto negli articoli del suo collaboratore Luigi Zingaro.
Guai a coloro che ostacolano, si intromettono e
deridono lopera del Suo Servo [Tonino], scrive per esempio Zingaro; i
fratelli della Comunità che invece di attaccarsi maggiormente al Servo di Maria [Tonino] si sono allontanati da lui, sono caduti
nella ragnatela del male e sono diventati veri Giuda Iscariota (La Madonna
che piange. Un Cuore di Madre trafitto, Il giornalino del Gruppo di
Preghiera Tonino di Altomare, maggio 1994, pp.
7-9). Daltro canto, il fratello Luigi scrive pure che Tonino ed i fratelli
e sorelle di missione (i discepoli) non vogliono affatto sostituire i Preti e
religiosi vari nella loro opera, ma cercano, con la propria opera laica, di ampliare e diffondere levangelizzazione dei
popoli e di poter essere di valido contributo al cammino della Chiesa (Un
laico profondamente religioso: Tonino di Altomare, Il
giornalino del Gruppo di Preghiera Tonino di Altomare, giugno 1994, pp.
1-2). Sembrerebbe che il gruppo, che conduce unesistenza discreta e appartata,
abbia ridotto le sue attività negli ultimi anni.
Anche il gruppo dei seguaci di Mamma Lucia si inserisce
nella tradizione popolare dei devoti alla Madonna dellAltomare. Leader
carismatica è Lucia Frascaria, chiamata Mamma Lucia,
nata a Sannicandro Garganico
il 7 gennaio 1927. Trasferitasi a Sesto San Giovanni (Milano), vi rimane fino
al 1973; svolge lattività di sarta e si dedica a
opere di beneficenza insieme ad alcune collaboratrici. Mamma Lucia racconta di
essere stata, fin da bambina, oggetto di favori celesti sotto forma di visioni
soprannaturali, nelle quali la Madonna le parla e le affida una missione. Nella
prima visione la piccola Lucia a cinque anni si incontra
a Torre Mileto, nei pressi di un olivo, con una donna
che le chiede un po di olio. Lucia e la sua poverissima famiglia non hanno olio, ma miracolosamente la donna dellapparizione ne
fa comparire una piccola bottiglia, così che Lucia può soddisfare la sua
richiesta. Le è chiesto anche, una volta divenuta adulta, di costruire un
santuario in onore della Madonna per consacrare il luogo dellapparizione.
L11 marzo del 1970 sei amiche di Lucia, mentre si trovano a casa sua,
vedono una grande luce allinterno della quale compare
una figura che le giovani identificano con la Madonna dellAltomare. Mentre
sentono diffondersi un forte profumo di incenso, la
figura parla loro per circa mezzora, presentando scenari apocalittici per
lumanità e raccomandando alle sei donne di obbedire a Sorella Lucia perché,
così facendo, possono aiutare le anime dei peccatori a salvarsi. Per compiere
questa missione di salvezza è necessario non solo obbedire a Mamma Lucia, ma
anche collaborare con lei nella costruzione del santuario. Il luogo scelto per
la costruzione è in Puglia, la regione che è destinata a diventare una nuova
Terra Santa. Tre anni dopo questo episodio, nel 1973,
Lucia parte assieme alle sue amiche alla volta di Torre Mileto,
località vicina a Sannicandro, per costruire il nuovo
santuario in realtà mai edificato , dove oggi giungono pellegrini
provenienti da tutte le parti dItalia.
Il 29 Agosto 1974 lAssociazione Mamma Lucia si costituisce come ente morale
a Torre Mileto. Latteggiamento della Chiesa
cattolica riguardo a questo movimento è sfavorevole: monsignor Angelo Criscito, vescovo di Lucera, ha
diffuso nel 1974 un avviso nel quale avverte i fedeli cattolici che i fatti
attribuiti a Mamma Lucia non hanno natura soprannaturale (una notificazione in
cui sono espresse gravi riserve sul movimento, e lesortazione ai fedeli di non
recarsi in pellegrinaggio a Torre Mileto, è stata
pure diffusa dalla Diocesi di San Severo). Nonostante le
notificazioni delle autorità ecclesiastiche, i fedeli cattolici che si recano
da Mamma Lucia non si sentono estranei alla loro fede né al di fuori della
Chiesa cattolica. In occasione del venticinquesimo anniversario
dellapparizione della Madonna, l11 Marzo 1995, Mamma
Lucia ha invitato centinaia di fedeli e sono giunti a Torre Mileto
circa settanta autobus per un totale di circa 3500 persone.
Il culto di Mamma Lucia è guidato dalle sue sorelle. Queste ultime, vestite
tutte allo stesso modo (abito nero, grembiule e foulard blu), mostrano
alla folla dei fedeli come accogliere degnamente la veggente. Mamma Lucia si
presenta con le mani sempre coperte da guanti bianchi per nascondere le
stigmate ed è accolta con entusiasmo al grido di Mamma, mamma!. Dopo avere
distribuito il cibo benedetto comincia a predicare ponendosi accanto
allaltare della Madonna. Subito dopo riceve privatamente i fedeli che
chiedono guarigioni fisiche e spirituali o semplicemente consigli. Essi
ricevono anche lolio benedetto e taumaturgico (immagine di quello ricevuto per
la prima volta dalla piccola Lucia) e oggetti raffiguranti Mamma Lucia.
Terminati i colloqui, nel primo pomeriggio Lucia lascia la sua cappella e
inizia il rito. Legge il Vangelo e lo commenta, predica e distribuisce la
mensa. Il cibo distribuito dalla veggente cura il corpo e lanima e sembra
non esaurirsi mai, nonostante il gran numero di persone che si nutrono. Anche gli oggetti e il cibo acquistati nel santuario sono
considerati oggetti di devozione e Lucia consiglia di dare agli ammalati il
cibo acquistato sul posto. La comunione è ricevuta sotto forma di un pezzetto
di pane, per imitare il gesto compiuto da Gesù
nellultima cena.
Per raggiungere il santuario un gruppo di edifici
dove abitano Mamma Lucia e le sue sorelle è necessario prenotarsi presso
persone che da tempo la seguono; sono queste seguaci che contattano le
compagnie di autobus e radunano in un giorno stabilito i fedeli che vogliono
recarsi al santuario. Arrivati a destinazione, dopo la
preghiera dattesa, compare Mamma Lucia che benedice e subito dopo comincia a
ricevere le persone, una alla volta. Oltre alla
liturgia ordinaria ci sono altre ricorrenze, come una fiaccolata, la veglia di
preghiera e la commemorazione della visione fondatrice del culto. Nel
luogo del santuario i fedeli raccontano di visioni individuali e collettive, di
foto straordinarie sulle quali è rimasta impressa limmagine di Gesù, presente vicino a Lucia.
Negli insegnamenti di Mamma Lucia non mancano, infine, accenti apocalittici: la
veggente, infatti, che ha affermato di condividere con Giovanni Paolo II
(1920-2005) la conoscenza del terzo segreto di Fatima prima della
sua pubblicazione, sollecita i propri fedeli a vigilare perché la fine dei
tempi è vicina. Sostiene di avere vicino a sé il nuovo Cristo, nato nel 1975,
che attende, per rivelarsi, il momento prestabilito. LAssociazione Mamma Lucia
diffonde tra i fedeli una Via Crucis nella quale, al termine di
ogni stazione, cè una invocazione tradizionale alla Santa Madre (con la
quale tradizionalmente i cattolici intendono invocare la Madre di Dio), e dopo
ogni invocazione alla Madonna è riprodotta una fotografia di Mamma Lucia.
B.: Per comprendere il culto di Mamma Lucia e
il fenomeno visionario del Foggiano nel contesto in cui è nato e si è
sviluppato, quello delle devozioni popolari nate nella provincia foggiana, si veda Luigi Berzano -
M. Introvigne (a cura di), Il gigante invisibile.
Nuove credenze e minoranze religiose nella provincia di Foggia, Edizioni N.E.D., Foggia 1997, pp. 204-211 e
249-262.
Hada Esmeralda Gutierrez
nasce il 1° aprile 1924 a Montevideo (Uruguay), in
una famiglia piuttosto umile. Comincia a sentire la voce del padre subito
dopo la prima comunione, ricevuta nel 1932. Più tardi lavora
come sarta e si diploma in taglio e confezione. Coltiva una vocazione
religiosa, ma il Signore, dichiara, le fa comprendere che la destina al
matrimonio, che sarà nelle sue stesse parole un calvario. Nel 1950 è
assunta presso la Corte dei Conti uruguayana; nel frattempo continua a lavorare
come sarta, e inoltre come cosmetologa. Nel 1967 la
voce del Signore la chiama a lasciare limpiego, e a dedicarsi allaiuto degli
altri e alla diffusione delle parole interiori che aveva
sempre continuato a ricevere (dal 1984 fino a oggi i messaggi ricevuti e
archiviati sono stati oltre quindicimila).
Benché alcuni sacerdoti cattolici la aiutino, le
autorità ecclesiastiche diffidano delle sue rivelazioni, una delle quali aveva
del resto predetto: Questa Chiesa un giorno ti chiuderà le sue porte. La
Missione da lei avviata che non comporta gruppi e strutture formali, e alla
quale la partecipazione è assolutamente gratuita si diffonde però non solo in
Uruguay, ma anche in altri paesi: su piccola scala tra laltro in Cile
(dove è invitata originariamente dal vescovo di una Chiesa evangelica) e in
Brasile, su scala maggiore in Argentina e in Italia, un paese che Madre
Esmeralda ha visitato una quindicina di volte fino al 1998, data del suo ultimo
viaggio.
A poco a poco afferma di comprendere che il Signore non si
inclina per una determinata Chiesa e che la sua religione deve essere
quella dellamore, la Casa del Padre che ha porte aperte per tutti. La
Missione chiama tutti, uniti, a formare un solo tempio; e così sarà fondata
quella Nuova Chiesa, e sarà la Chiesa dellAmore dove a nessuno sarà chiesto a
quale Chiesa apparteneva prima (la voce del Signore si esprime qui con una
metafora calcistica, che fa riferimento alle due squadre più popolari in
Uruguay: Tutti, uniti per mano, non chiederete più: Tu,
prima, a che squadra appartenevi, al Nacional o al Peñarol?: rivelazione del 4 novembre 1989).
Un tema particolare delle rivelazioni (che ha suscitato linteresse di
gruppi come Nonsiamosoli in Italia, di cui si parla
in altra parte di questo progetto) è quello dei Fratelli del cosmo che vivono
sulle stelle lontane, alcune delle quali si stanno avvicinando alla Terra.
Questi Fratelli sono un tempo partiti dalla Terra, dove sono destinati a
ritornare, ma nel loro soggiorno stellare hanno superato molti limiti
dellumanità terrestre e non conoscono più lambizione, lodio e il rancore.
Oggi ci aiutano come Legionari dellAmore. Lo scopo della Missione è
escatologico, e consiste nel preparare lAurora Benedetta: limminente seconda
venuta del Cristo, il Fratello maggiore (che i buoni incontreranno dapprima
quando saranno invitati a salire sulle stelle come, nel tempo antico, lo è
stato Giona). Egli viene a trasformare la Terra (che Dio chiama Tempio di
purificazione) in Tempio della Divinità, giardino dellEden e Gerusalemme
Celeste. Questo mondo nuovo, il Regno della Bontà, è ormai alle porte. La
Missione lo prepara offrendo speranza tramite un messaggio di
amore e di pace, che si diffonde nella discrezione ma non senza
successo.
In Italia, grazie alle visite di Madre Esmeralda, la Missione si è diffusa
efficacemente. Dal 1998, per problemi di salute, Madre Esmeralda risiede
stabilmente a Montevideo (Uruguay) assistita da padre
Giancarlo Rebonato (nato a Verona nel 1947, ordinato
sacerdote nel 1971 e residente in Uruguay dal 1983), che visita periodicamente
lItalia per continuare a diffondere la Missione. Padre Rebonato
ha conosciuto Madre Esmeralda il 7 luglio 1980 mentre, da quattro anni, era in
missione in una parrocchia di Salto (Uruguay). Dopo avere conosciuto Madre
Esmeralda si convince che in lei cè una presenza divina speciale e sente un
forte invito a capire, a seguire, a parlare di questa presenza divina. Nel
novembre 1984 egli si sente chiamato a seguire direttamente Madre Esmeralda e
la sua Missione in Uruguay. Particolarmente significativo
è stato il viaggio che padre Rebonato ha fatto nellaprile
2004, durante il quale ha visitato venti località italiane. Questo viaggio ha
segnato la chiusura di una tappa, per quanto riguarda la Missione in Italia.
Egli, in una lettera inviata ai membri italiani da Montevideo
(Uruguay) il 1° Maggio 2004, scrive di avere intuito che le diverse stazioni
in Italia per il viaggio divino del futuro sono ormai pronte, e che i diversi
messaggeri, sono già preparati allannuncio delle meraviglie divine.
La presenza in forma organizzata della Missione in Italia è peraltro venuta
meno: i membri continuano un cammino personale, mentre la diffusione dei
messaggi e dellinsegnamento continua dallUruguay tramite il sito
internazionale, che offre anche pagine in lingua italiana.