La seconda ondata: (a) organismi di collaborazione fra Chiese indipendenti

protestantesimo pentecostaleDalla prima ondata – che comprende le grandi denominazioni pentecostali e le loro derivazioni e variazioni – quasi tutti gli storici del pentecostalismo distinguono una seconda ondata (second wave), che sorge come movimento di protesta contro una certa freddezza e un venire meno dell’entusiasmo iniziale, che avevano accompagnato il processo di istituzionalizzazione della prima ondata. Dal punto di vista sociologico troviamo alle origini della second wave una protesta contro il denominazionalismo e il tentativo di formare network che resistano alla propria auto-trasformazione in denominazioni. Dal punto di vista storico e sociologico possiamo identificare quattro radici della seconda ondata: un rinnovato movimento anti-denominazionale, l’ascesa dei guaritori pentecostali indipendenti, il Latter Rain Movement e l’emergere di correnti “carismatiche” al di fuori del mondo pentecostale. La varietà di origini spiega anche gli esiti in parte diversi della seconda ondata rispetto alla prima.

La seconda ondata comprende, anzitutto, un’ampia serie di Chiese indipendenti che – sulla base di principi congregazionalisti – scelgono di non aderire alle più grandi aggregazioni o denominazioni. Questo fenomeno si manifesta in Italia con la scelta di non entrare nelle Assemblee di Dio in Italia (ADI) e di continuare a perseguire la strada delle congregazioni indipendenti. Fanno piuttosto parte della prima ondata le Chiese di origine più antica, come le Congregazioni Cristiane Pentecostali, di fatto sempre più vicine alle ADI per impostazione dottrinale, le Chiese nella Valle del Sele, il movimento zaccardiano e i gruppi più direttamente ispirati alla teologia petrelliana. Molte Chiese indipendenti di origine più recente fanno parte invece della seconda ondata (anche se le distinzioni non devono ovviamente essere intese in modo rigido), in quanto sono “neo-pentecostali”, e adottano uno stile più immediato ed esperienziale. Come fatalmente avviene, le Chiese pentecostali indipendenti si sono trovate di fronte alla necessità di costituire comunque – se non vere e proprie strutture simili alle denominazioni – almeno alleanze o aggregazioni, per la gestione di progetti comuni e, più recentemente, anche per coltivare la prospettiva di Intese con lo Stato. Alcune aggregazioni e federazioni hanno rilievo nazionale, altre locale; alcune comprendono esclusivamente Chiese pentecostali, altre sono aperte a Chiese evangelical di matrice e sensibilità diversa. Nella evidente impossibilità di esaminare tutte le Chiese pentecostali indipendenti italiane, dedichiamo attenzione anzitutto alle principali aggregazioni e federazioni (che comprendono, accanto a gruppi della seconda ondata, altri che fanno parte piuttosto della prima) quindi (in una scheda separata) a singole Chiese e gruppi di Chiese scelte come particolarmente rappresentative.

La Federazione delle Chiese Pentecostali

 

La Comunione delle Chiese Evangeliche Pentecostali (CCEP), gia di per sé la più grande aggregazione di Chiese pentecostali libere e di Chiese pentecostali in genere dopo le Assemblee di Dio in Italia (ADI) cambia, l’8 aprile 2000, la sua struttura divenendo l’attuale Federazione delle Chiese Pentecostali (FCP). Essa trae le sue origini da un incontro tenuto nel 1983 quando, per impulso di alcuni pastori, tra cui Bruno Crociani e Cesare Adriani di Roma, si promuove la prima Conferenza Ministeriale a Massafra (Taranto), celebrata nello stesso anno, con l’intento di avviare un dialogo fraterno tra i responsabili di Chiese che hanno in comune alcune basilari attività spirituali.

Le comuni radici spirituali – l’esperienza della Pentecoste, il battesimo dello Spirito Santo, un ritorno alla Parola e alla testimonianza cristiana in ogni area, un bisogno di autentico risveglio a tutti i livelli e per tutta la nazione – consentono lo sviluppo di un dialogo tra i pastori che diventa la base per il Coordinamento dei Ministri Pentecostali (CMP). Tale collaborazione sottolinea la necessità di arrivare a un punto d’incontro dottrinale, ecclesiale e teologico. Negli anni successivi, i pastori partecipanti si alternano nella predicazione e nella conduzione di culti in comune; si nomina un comitato di coordinamento con l’incarico di stabilire il tema della successiva conferenza e di scegliere la sede in diverse parti d’Italia; cresce il numero dei partecipanti.

Durante la conferenza che si tiene nel maggio 1997 a Castelvolturno, sotto la presidenza di turno del pastore Remo Cristallo, di Aversa, fondatore della Chiesa Cristiana Evangelica “Nuova Pentecoste”, il Coordinamento dei Ministri Pentecostali – formato da Bruno Crociani, Vincenzo Grande, Silvano Lilli, Giacomo Loggia, Roberto Mazzeschi, Giuseppe Piccolo, Liborio Porrello, Romolo Ricciardiello, Michele Romeo, Antonio Romeo, Filippo Wiles (la maggior parte dei quali ora membri del Consiglio Nazionale della FCP) – propone all’assemblea il proseguimento dell’attività mediante un organismo stabile, idoneo ad assumere maggiori responsabilità e rappresentatività. La proposta è approvata all’unanimità. Dando un nuovo impulso al lavoro compiuto fino a quel momento dal Coordinamento, si approva la trasformazione e il proseguimento dello stesso nella Comunione delle Chiese Evangeliche Pentecostali (CCEP). Emerge allora la necessità di redigere uno statuto che illustri i fini e che regoli i rapporti interni per creare uno strumento operativo che consenta alla CCEP di assumere caratteristiche definite. L’obiettivo è quello di offrire a tutte le realtà pentecostali – siano associazioni di Chiese, comunità locali, opere, istituzioni, enti d’altra natura – la possibilità di aderire a un comune progetto condividendone lo spirito comunitario e i fini istituzionali.

La CCEP è formalmente costituita l’11 febbraio 1999. Essa associa circa 300 comunità locali e dichiara di raggiungere circa trentacinquemila fedeli e simpatizzanti. Uno di questi organismi, la Consulta Evangelica di Napoli - Secondigliano ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica con  D.P.R. del 13.09.1999. Formano parte della CCEP tra le altre: la Chiesa Apostolica in Italia, le Chiese “Gesù è il Signore”, la  Chiesa Evangelica Internazionale, la Chiesa Evangelica Internazionale La Parola della Grazia, le Chiese Elim in Italia, la Missione del Pieno Vangelo (MPV), la Chiesa Cristiana Evangelica “Nuova Pentecoste”, l’Assemblea Cristiana Evangelica, la Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana, le Chiese nella Valle del Sele, la Comunità Bethel di Cosenza, diverse Chiese pentecostali nella Missione Italiana per l’Evangelo (MIE) e Chiese di Dio di Cleveland (Tennessee).

Trasformandosi il 15 settembre 1999 nella FCP, la CCEP si presenta oggi come una federazione di Chiese, dotata di uno statuto, ma per il momento prive di Intesa con lo Stato Italiano (diverse di esse sono associate all’Alleanza delle Chiese Cristiane Evangeliche in Italia - ACCEI). La FCP si propone di promuovere “l’unità nella fede e ricercare una linea di testimonianza”, di propagare la conoscenza della Bibbia, promuovere attività editoriali e interventi sociali, di “vigilare sul rispetto dell’esercizio dei diritti di libertà in tema di religione”, di “rappresentare eventualmente gli associati verso lo Stato”. Nell’aprile 2000 assume la presidenza della FCP Remo Cristallo; alla vice-presidenza è chiamato Silvano Lilli, soprintendente della Chiesa Evangelica Internazionale; tesoriere è Antonio Romeo, della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Giugliano in Campania (Napoli).

Dal punto di vista dottrinale, la Federazione delle Chiese Pentecostali si fonda sui seguenti principi dottrinali (corrispondenti al “Credo” delle Chiese della FCP) che le singole Chiese devono condividere: ispirazione dell’intera Bibbia quale Parola di Dio; unità e trinità di Dio; nascita verginale, vita senza peccato, morte espiatoria, resurrezione trionfale, ascensione e intercessione costante, seconda venuta di Gesù Cristo; giustificazione per fede e opera rigeneratrice dello Spirito Santo; azione dello Spirito Santo nel credente mediante il battesimo nello Spirito Santo, la guarigione divina ottenuta per fede, la liberazione, l’esercizio dei carismi; conferimento dei ministeri quali strumenti di servizio per la guida e l’edificazione della Chiesa; pratica del battesimo in acqua per immersione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; celebrazione della Cena del Signore sotto le due specie del pane e del vino; giudizio finale.

L’Alleanza delle Chiese Evangeliche Pentecostali Milanesi

 

L’Alleanza delle Chiese Evangeliche Pentecostali Milanesi nasce nel 1997. Ne fanno parte, con altri, la Chiesa Gesù Vive con sede a Baranzate di Bollate (Milano), la Chiesa Evangelica Centro Cristiano Elim (di Via Gaetano Sbodio, 16 a Milano, tel.: 02-2157765, la Chiesa Evangelica Apostolica di Milano (Via Adige, 11) la Chiesa Evangelica Internazionale Ministero Sabaoth. Coinvolge dai dieci ai quindici pastori in una comunione interdenominazionale e organizza eventi internazionali, anche con la partecipazione di noti evangelisti stranieri.

Gli Incontri Pastorali del Lazio

 

Gli Incontri Pastorali del Lazio sono riunioni bimestrali fra responsabili di comunità pentecostali del Lazio e si svolgono a turno nelle varie Chiese, sin dal 1989. Gli obiettivi dichiarati sono: avere una comunione simile alla prima Chiesa apostolica; lo scambio di vedute ed esperienze sulla Parola di Dio; la promozione dello sviluppo cristiano dei giovani; la reciproca edificazione con scambio di ministeri; la collaborazione, soprattutto nel ministero dell’evangelizzazione; l’organizzazione di riunioni plenarie, nel giorno della Pentecoste, con tutti i credenti delle Chiese rappresentate. L’attuale Presidente di turno degli Incontri Pastorali del Lazio è il pastore Stefano Bogliolo, della  Chiesa Cristiana Evangelica Torre Angela (la quale aderisce anche all’Alleanza Evangelica Italiana - AEI). A questo coordinamento aderiscono oltre trenta Chiese di Roma e del Lazio, oltre a nove parachiese (l’elenco è disponibile sulla stessa home page del sito Internet degli IPL). Queste Chiese sono a loro volta rappresentate nella Federazione delle Chiese Pentecostali (FCP).

B: Le relazioni degli IPL sono consultabili sul sito Internet della stessa organizzazione.

La Comunione Chiese Cristiane

 

La Comunione Chiese Cristiane (CCC) nasce nel 1995 con lo scopo di riunire Chiese pentecostali di dottrina saldamente evangelical. È una comunione di Chiese che organizzano periodicamente conferenze e incontri destinati all’edificazione reciproca. In particolare sono organizzati due raduni annuali, uno per giovani e l’altro per adulti, a novembre e nel periodo pasquale. La Comunione Chiese Cristiane non possiede una struttura organizzativa stabile, né dispone di un comitato o statuto. La direzione dell’organizzazione dei raduni è di volta in volta delegata alle diverse Chiese appartenenti che ospitano a turno le riunioni. Alla Comunione Chiese Cristiane aderiscono, con altre, la Chiesa Cristiana Evangelica “Nuova Pentecoste” di Aversa (Caserta), il cui responsabile è Remo Cristallo; le Chiese “Gesù Cristo è il Signore” di Catania, rappresentate da Ottavio Prato; la Chiesa “Gesù Cristo è il Signore” di Gallico (Reggio Calabria), guidate da Gilberto Perri; la Chiesa Bethel di Cosenza, guidata da Paolo Giovannini; la Chiesa di Palmi (Reggio Calabria), guidata da Salvatore Mauro; la Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Secondigliano (Napoli), guidata da Michele Romeo; la Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Giugliano in Campania (Napoli), guidata da Antonio Romeo; e l’Assemblea Cristiana Evangelica di Roma, guidata da Agostino Masdea. Complessivamente, il numero di aderenti è di circa seimila.

La Consulta Evangelica

 

La Consulta Evangelica, che si è costituita con atto pubblico del 23 luglio 1992, è stata riconosciuta come ente di culto diverso dal cattolico con D.P.R. del 13 settembre 1999. Coordina diverse Chiese evangeliche della Campania – per un totale di circa seimila aderenti – e si propone di favorire sia le iniziative di evangelizzazione e di diffusione della cultura evangelica, sia quelle di solidarietà sociale. Lo statuto le assegna le finalità di “contribuire alla diffusione della Parola di Dio, riunire e coordinare diverse Chiese evangeliche, sviluppare la collaborazione con l’evangelismo italiano e coltivare i rapporti con l’evangelismo internazionale”. Sono associate alla Consulta: la Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Secondigliano; l’Assemblea Evangelica Battista Italiana di San Giorgio a Cremano; la Chiesa Cristiana Evangelica “Nuova Pentecoste” di Aversa; la società cooperativa a r.l. “L’Evangelo per Tutti” di Battipaglia; la Chiesa Cristiana Pentecostale di Piano di Sorrento; le Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele, rappresentate in senso patrimoniale da “L’Evangelo per Tutti”; la Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Giugliano in Campania (Napoli). Le singole Chiese rimangono autonome, mentre la Consulta opera come centro di coordinamento. Tutte le Chiese aderenti sono pentecostali, e la Consulta collabora oggi strettamente con la Federazione delle Chiese Pentecostali (FCP).

L’Unione Evangelica delle Chiese Calabresi

 

L’Unione Evangelica delle Chiese Calabresi è formata dalla Chiesa “Gesù Cristo è il Signore” di Gallico (Reggio Calabria), la Chiesa Evangelica della Riconciliazione (risultato della fusione del Movimento Evangelico Internazionale Fiumi di Potenza e del Centro Italiano di Comunione e Restaurazione), l’Opera Missionaria “Invito al Vangelo” il cui fondatore è il pastore Sebastiano Insinga - che è pure il coordinatore dell’Unione Evangelica delle Chiese Calabresi - e altre.